![](http://www.patriaindipendente.it/wp-content/uploads/2018/12/A.N.P.I._convegno-6-1024x683.jpg)
Un appello alla collettività a scuotersi dal torpore dell’indifferenza sociale e a impegnarsi in difesa dei valori civili è stato lanciato da storici, studiosi e attivisti dei diritti umani che hanno partecipato al convegno “Razzismi italiani 1938-2018” organizzato dal Comitato Regionale dell’Anpi Friuli Venezia Giulia con il patrocinio del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dell’Università degli Studi di Trieste e dell’Università degli Studi di Udine e che si è svolto a Trieste, sabato 17 novembre 2018, nell’aula Baciocchi dell’Ateneo giuliano. Tracciando un parallelo tra il propagarsi dei comportamenti e dei provvedimenti xenofobi che culminarono nella promulgazione delle leggi razziali del 1938 e le tendenze discriminatorie sempre più apertamente manifeste nella realtà attuale, il convegno – coordinato da Andrea Zannini, professore di Storia Moderna dell’Università di Udine – ha posto l’accento sul concetto di persona e sulla necessità di tutelare i diritti degli individui: quei diritti che sono alla base della società e della cultura democratica e alla luce dell’attualità erroneamente considerati come valori ormai assodati.
![](http://www.patriaindipendente.it/wp-content/uploads/2018/12/A.N.P.I._convegno-5-1024x683.jpg)
Le leggi razziali antiebraiche del 1938 non furono una semplice imitazione delle leggi naziste sulla razza, furono la cartina di tornasole del fascismo, il disvelamento di un’Italia autoritaria e razzista che esisteva da sempre e che, in qualche modo, esiste ancora. La limitazione delle libertà e dei diritti civili subita dagli ebrei e che fu il preludio alle atroci persecuzioni antisemite nazifasciste – analizzata negli interventi di Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale “Ferruccio Pari”, e di Tullia Catalan, docente di Storia dell’Ebraismo all’Università di Trieste – trovò uguale applicazione nei confronti degli zingari e degli omosessuali.
![](http://www.patriaindipendente.it/wp-content/uploads/2018/12/A.N.P.I._convegno-3-1024x683.jpg)
«Rom e sinti condividono con gli ebrei lo stesso destino di persecuzione nazifascista e la deportazione nei campi di concentramento. Ma i pregiudizi verso gli zingari permangono anche nell’Europa liberata e arrivano fino ad oggi. Ad alimentare il senso comune è soprattutto la discriminazione istituzionale: i campi nomadi in Italia sono stati creati dalle Istituzioni negli anni Settanta; ma se le persone sono ghettizzate e costrette a vivere in un contesto separato, è ovvio che si favoriscono le situazioni di degrado. Se a questo si aggiungono le violenze degli sgomberi forzati con ruspe e polizia subite ogni due giorni dai bambini e dalle loro famiglie, come sarà mai possibile costruire la fiducia reciproca su cui fondare la convivenza? Ciò che più spaventa è che tutto avviene nell’indifferenza delle persone che si definiscono perbene», ha affermato Dijana Pavlovic, attrice e attivista dei diritti umani di origine rom che ha anche sottolineato l’importanza di trovare delle alleanze tra i movimenti che lottano per il riconoscimento e in difesa dei diritti civili.
![](http://www.patriaindipendente.it/wp-content/uploads/2018/12/A.N.P.I._convegno-2-1024x683.jpg)
La stessa esigenza di collaborazione per promuovere i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà è stata ribadita anche dal presidente del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” di Roma Sebastiano Secci, che ha aggiunto: «La comunità LGBT è sotto assedio nel 2018. Gli attacchi verbali e fisici si verificano ogni giorno, è come se volessero ricucirci sui vestiti il triangolo rosa. L’Italia vive sotto una costante campagna elettorale dai toni xenofobi, omofobi e misogini. Il linguaggio d’odio dai social entra nelle case dei cittadini: quelle parole legittimano le azioni di violenza. È dovere della nostra comunità lottare in prima linea per impedire che la paura del gender sfoci in odio». Il convegno, presieduto dal presidente regionale dell’Anpi FVG Dino Spanghero e con la partecipazione del vicepresidente Anpi nazionale Alessandro Pollio Salimbeni, ha inteso promuovere la riflessione sui valori civili e democratici nel rispetto delle diversità tra persone e culture in un’ottica di convivenza pacifica.
Aurora Malta, Ufficio stampa del convegno
Pubblicato venerdì 7 Dicembre 2018
Stampato il 27/07/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/anniversari/razzismi-made-in-italy/