Una galleria fotografica della Giornata internazionale promossa dalla Presidente della Camera. Il messaggio di Carla Nespolo, Presidente nazionale dell’Anpi
L’Aula di Montecitorio il 25 novembre 2017. Al centro dello scranno della Presidente, l’on. Laura Boldrini. Carla Nespolo sulla destra dell’immagine
«Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sento forte la necessità di comunicare la solidarietà e la vicinanza mie personali e dell’Anpi a tutte coloro che hanno subito violenza per mano di vigliacchi criminali».
Così la Presidente nazionale, Carla Nespolo, alla vigilia del 25 novembre scorso, precisando che: «È diventata ormai urgente una ferma e continuativa assunzione di impegno da parte delle Istituzioni, affinché questo drammatico problema trovi una solida e chiara via di soluzione. Le donne, e lo dico non solo da donna, ma da Presidente di un’Associazione custode e promotrice della memoria della Resistenza, cui tantissime partigiane combattenti e staffette hanno dato un prezioso contributo, devono essere trattate con sostanziale rispetto della propria identità, dei propri desideri, delle proprie espressioni di volontà, della possibilità di una piena realizzazione sociale e culturale. Il “velinismo”, la proposta orrendamente superficiale di questo modello di donna rischia di portare vorticosamente indietro l’orologio delle conquiste storiche di diritti e civiltà». Poi un deciso invito agli uomini: «Siate protagonisti di questa battaglia contro la violenza, distinguetevi con azioni pubbliche e “contagiose” da chi ancora oggi nel 2017 tende all’uso della donna, al suo annullamento. Costruiamo tutti insieme una comunità di resistenti all’arretratezza culturale di parte di questo Paese. Abbiamo una valida risorsa di pensieri e azioni: i combattenti per la libertà. Che più di settant’anni fa ci hanno regalato, dopo lotte dure ed estremi sacrifici il bene prezioso della democrazia. Curiamo con intelligenza passione e responsabilità il lascito morale e costituzionale della Resistenza, trasmettiamolo giorno per giorno alle nuove generazioni – ha concluso Nespolo –. Non fermiamoci al 25 novembre, costruiamo insieme un percorso di rinnovamento umano del Paese. L’Anpi farà la sua parte».
La Presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo, partecipa ai lavori dallo scranno della Presidenza della Camera dei deputati
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia non poteva dunque mancare all’iniziativa promossa alla Camera dei deputati dalla Presidente Boldrini. A Montecitorio c’era Carla Nespolo, invitata a prendere posto sullo scranno della Presidenza, e in Aula e nella Sala della Lupa una folta rappresentanza del Coordinamento donne Anpi: le partigiane Marisa Ombra e Tina Costa e le antifasciste arrivate a Roma da ogni parte del Paese, sostenendo ognuna le spese di viaggio e permanenza. Le foto che vi proponiamo non sono quindi solo scatti-ricordo ma la testimonianza di un impegno civile cominciato tanto tempo fa. E che continua.
Clicca sulle immagini della galleria per ingrandire e leggere le didascalie.
Foto di gruppo n.1 di alcune rappresentanti del Coordinamento nazionale donne Anpi in attesa di entrare a Montecitorio. Da sinistra: in prima fila, Ornella Ravaglia, Marisa Ferro, Amalia Perfetti, Monica Minnozzi, Vania Bagni e accanto Carla Argenton; in seconda fila: Emanuela Manco, Lucia Pennesi, Marina Pierlorenzi, Natalia Marino (Patria Indipendente), Simona Salustri e Camilla Boldrini
Foto di gruppo n. 2 con altre rappresentanti del Coordinamento nazionale donne Anpi prima di entrare alla Camera dei deputati. Da sinistra: Mariavittoria Albini, Anna Spina, Monica Minnozzi, Vania Bagni, Maria Letizia ColaJanni, Antonella Toffanello, Amalia Perfetti, Valentina Giunta, Ornella Ravaglia e dietreo di lei Camilla Boldrini ed Emanuela Manco
Un primissimo piano di Marisa Ferro con il fazzoletto dell’Anpi. Le donne del Coordinamento hanno scelto di partecipare all’iniziativa del 25 novembre mostrando la loro appartenenza all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Un primo piano di Carla Argenton
Gli scranni della Presidenza della Camera e i banchi del Governo. Carla Nespolo a destra nello scatto
Solo donne a Montecitorio per la Giornata mondiale contro la violenza di genere. Vittime di stupro, violenza domestica, stalking, cyberbullismo insieme a responsabili di associazioni e centri antiviolenza, magistrate, dirigenti di polizia, studiose, giornaliste, autrici teatrali e televisive.
Le generazioni delle donne Anpi insieme. In Aula, sedute in prima fila, le partigiane Tina Costa (a sinistra) e Marisa Ombra (a destra). Con loro nella foto Monica Minnozzi
In Aula alla Camera: sullo scranno della Presidenza, la Presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo. Sotto nella foto, da sinistra, Monica Minnozzi, Amalia Perfetti, Vania Bagni, Marina Pierlorenzi. Tina Costa in primo piano
Camera, Sala della Lupa. Molte delle donne invitate hanno partecipato alla Giornata mondiale contro la violenza di genere nel luogo che ha visto riunirsi i deputati della secessione aventiniana nel 1924, la proclamazione da parte della Corte di Cassazione dei risultati del referendum del 2 giugno del 1946 e dove si conserva una delle copie originali della Costituzione. La Presidente Laura Boldrini incontra le ospiti
Da sinistra Valentina Giunta, Emanuela Manco, Simona Salustri, Camilla Boldrini
Nella Sala della Lupa
Un busto di Nilde Jotti, madre costituente, più volte eletta alla Camera dei deputati. Il 20 giugno 1979 sarà la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera , confermata nel 1983 e nel 1987, dirigerà l’Assemblea di Montecitorio per tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana
La Presidente Boldrini saluta le donne in Aula
In Aula con i fazzoletti dell’Anpi. Da sinistra: Natalia Marino, Marina Pierlorenzi, Amalia Perfetti Vania Bagni, Monica Minnozzi
Si ascoltano gli interventi. Carla Nespolo col fazzoletto dell’Anpi segue dagli scranni della Presidenza della Camera
La dottoressa della guardia medica di Trecastagni, Serafina Strano, vittima di stupro, ha mostrato per la prima volta in pubblico il suo viso in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Al centro della foto, Tina Costa corre ad abbracciare Touria Tchiche, vittima di violenza domestica, una delle diciassette donne che hanno raccontato la loro esperienza in Aula
Touria Tchiche, vittima di violenza domestica e la partigiana Tina Costa
Un’altra immagine dell’Aula gremita di donne
Carla Argenton e Marisa Ferro in Aula a Montecitorio durante l’iniziativa del 25 novembre 2017
Ha appena finito di parlare Concetta Raccuia, la signora bionda, madre di Sara Di Pietrantonio, uccisa e bruciata dal suo ex la notte del 29 maggio 2016
L’autrice televisiva e teatrale Serena Dandini, al centro della foto, con Tina Costa e Marisa Ombra
Dopo Montecitorio una delegazione di donne ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; nel pomeriggio molte donne Anpi hanno partecipato al corteo di “Non una di meno” che ha sfilato nelle strade capitoline. In oltre 150.000 coloro che hanno voluto manifestare a Roma mentre altri cortei si tenevano in altre città italiane
Lo striscione del Coordinamento donne dell’Anpi provinciale di Roma sfila nel corteo “Non una di meno”
Un altro scatto della manifestazione pomeridiana
E per finire ancora una foto con alcune delle rappresentanti del Coordinamento nazionale donne Anpi che hanno partecipato all’iniziativa alla Camera
Pubblicato mercoledì 13 Dicembre 2017
Stampato il 30/04/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/fotostorie/violenza-le-donne-donne-la-violenza/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Marisa Ombra e Vania Bagni, entrambe vicepresidenti nazionali dell’Associazione, prendono posizione contro lo sfratto alla Casa internazionale delle Donne
La lunga e bella storia della Casa internazionale delle Donne, oggi a rischio sfratto. Le responsabilità della giunta. Il dramma dei femminicidi. Il referendum in Irlanda. Ne parla Vittoria Tola, componente della Segreteria nazionale dell’Udi
Con le corde della sua chitarra ha scritto pietre miliari nella storia della canzone popolare e di protesta, generando una schiera di illustri allievi, appassionati cantautori, ispirati da un’idea di canzone politica per niente docile e accomodante, ma foriera di tesi invise alla cultura dominante. Oggi novantenne, ecco cosa ci ha detto l’autore di “Per i morti di Reggio Emilia”, il brano musicale scritto nel 1960, dopo i moti contro il governo Tambroni, divenuto talmente famoso da far pensare a un testo anonimo nato dal popolo. Buon 25 Aprile! E buon ascolto
Jorge Bergoglio dai confini della terra ha portato al cuore di questo nuovo Impero di cui conosciamo il giogo di guerra e discriminazione le ragioni della speranza. Era inviso a molti, che ora ostentano cordoglio, per i pronunciamenti a contrasto di razzismo, le prese di posizione sulle tragedie dell’immigrazione, lo scempio delle guerre ormai massacro di civili, soprattutto bambini (quanto ha detto su Gaza e Ucraina ha visto reazioni bestiali). Ha così mostrato chiaramente una logica fondamentale del Vangelo: se quanto vivi e testimoni della tua fede non produce conflitto vuol dire che non la stai vivendo sul piano concreto
Ecco una mappa interattiva realizzata anche grazie al contributo dei lettori di Patria, parte di un’inchiesta che con il loro aiuto punta a smascherare un’operazione politica e culturale mirata a fare entrare dalla finestra un’ideologia che la Storia ha fatto uscire dalla porta principale. Vi continueremo a raccontare il personaggio e gli scheletri di cui poco o niente si sa, ma sono ben stipati nel suo personale armadio della vergogna. Intervisteremo sindaci per chiedere conto della scelta toponomastica, e lanciamo fin da subito a tutte le cittadine e a tutti i cittadini una proposta: attiviamoci insieme per dedicare ogni strada non intitolata al repubblichino fucilatore di partigiani, oppure soppressa, a un uomo o una donna delle istituzioni democratiche e antifasciste
Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare
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