CasaPound Italia e Forza Nuova sono attualmente i due partiti principali dell’area politica dell’estrema destra italiana.
I loro recenti risultati elettorali, che per quanto modesti su scala nazionale hanno una rilevanza ben superiore a qualsiasi altro partito della medesima area, e l’attenzione che periodicamente attirano le loro azioni provocatorie li rendono i soggetti più interessanti per comprendere le evoluzioni dell’attuale destra radicale.
Questa rivista ha già trattato la questione della presenza su Facebook dell’area politica e culturale dell’estrema destra, delineando un ritratto d’insieme con la ricerca sulla Galassia Nera, di cui a breve avremo un importante aggiornamento.
Adesso vogliamo invece soffermarci sulla competizione fra queste due forze e su cosa si possa dedurre dalla risposta che ottengono alle loro attività su Facebook.
Abbiamo dunque fatto uno studio sull’interazione più semplice che Facebook permette, cioè abbiamo analizzato le tendenze a reagire con un “mi piace” ai post pubblicati dalle pagine nazionali di CasaPound Italia e Forza Nuova, studiandone l’andamento nel tempo.
Quindi, preso l’insieme di tutti i contenuti pubblicati dalle pagine Facebook nazionali di queste due organizzazioni, abbiamo analizzato anno dopo anno i “mi piace” ricevuti.
Guardando solamente al dato complessivo, ovvero al totale dei “mi piace” accumulato da tutti i loro post in ogni anno, il risultato è il seguente:
Al di là di una panoramica quantitativa generalizzata, siamo però più interessati ai comportamenti di chi con costanza dà segni di apprezzamento per i contenuti di queste due pagine. Vogliamo ossia escludere i frequentatori occasionali, che magari hanno tributato un “mi piace” più per distrazione che per altro o che sono solo debolmente interessati ai temi di CasaPound e Forza Nuova.
Abbiamo quindi operato una selezione, per le analisi che seguono terremo di conto solo di quei profili che in media reagiscono con un “mi piace” sui contenuti complessivi delle due pagine almeno una volta al mese.
Questi profili che mostrano una certa fidelizzazione, anno per anno, sono stati poi suddivisi in polarizzati, ovvero profili fortemente schierati per l’una o per l’altra forza politica, e in non schierati, ovvero che abbiano tributato “mi piace” ai contenuti di entrambe le pagine in maniera equilibrata, mantenendo una certa equidistanza.
Il risultato è il seguente:
Fino al 2015 la crescita dei polarizzati su CasaPound procede di pari passo con quella dei polarizzati su Forza Nuova, anche il gruppo dei non schierati segue, pur con un po’ di ritardo, l’andamento.
Si noti che anche qui, come nei dati generali visti poco sopra, c’è un grande salto in positivo per Forza Nuova nel 2014, subito rientrato. Vista la volatilità dell’avanzanzamento forse si può supporre che sia dovuto ad una serie di campagne pubblicitarie a pagamento.
Il fatto che vi sia del ritardo nel gruppo dei non schierati può essere interpretato come dovuto al fatto che dapprima siano i soli militanti a seguire le vicende dei due partiti, soltanto dopo si crea un pubblico genericamente interessato ai temi e ai modi, che osserva con attenzione ma senza prendere le parti in maniera decisa per l’uno o per l’altro.
Nel 2016 e ancor più nel 2017 CasaPound vede crescere consistentemente il gruppo dei polarizzati, al contempo ne soffrono sia i polarizzati di Forza Nuova che i non schierati. Questo fatto ha probabilmente una spiegazione nella diversa esposizione mediatica che CasaPound ha conquistato: nel 2016 e poi nel 2017 ottiene molta attenzione dai grandi media nazionali non solo per fatti di cronaca, non solo per stigmatizzarne le azioni e le idee, ma soprattutto a seguito dei risultati nelle elezioni amministrative, in particolare per i successi a Bolzano nel 2016 e a Lucca nel 2017. Si sono proposti articoli e interviste, anche a doppia pagina su quotidiani nazionali, ai leader di CasaPound; oltre al fatto di essersi imposti come avversari politici ed elettorali non più ignorabili, almeno a livello locale.
Al contempo in CasaPound non sono stati tralasciati gli aspetti comunicativi più legati al fascismo storico, come la sfilata del 29 aprile 2017 insieme ad altri gruppi (ma non con Forza Nuova) al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano con saluto romano dedicato ai caduti della Repubblica Sociale Italiana lì sepolti.
Per completare il quadro vediamo la mobilità fra i due partiti, sempre considerando solo i profili che con costanza interagiscono con i contenuti social di queste due organizzazioni.
Si scopre quindi che nel 2017 Forza Nuova ha visto spostare verso CasaPound Italia il 13% dei profili che la preferivano, mentre al contempo il percorso inverso è stato fatto solo dal 3.1% di chi preferiva CasaPound Italia, confermando e accrescendo un trend che era già presente l’anno precedente.
Di nuovo si noti l’anomala variazione fra 2014 e 2015 nei dati di Forza Nuova, anche qui sembra avvalorarsi la tesi di una sovraesposizione dovuta ad investimenti pubblicitari e non ad una reale maggiore attrattiva politica.
Tutti insieme questi andamenti, se verranno confermati nel tempo, suggeriscono un netto affermarsi di CasaPound. CasaPound attrae a sé nuove persone, suscita in loro una più forte affiliazione e, almeno in parte, cannibalizza la principale forza competitrice.
È un fatto di grandissimo interesse: per la prima volta dal 1995 sembra possibile il delinearsi di una forza egemone nell’area politica dell’estrema destra italiana.
Pubblicato giovedì 26 Ottobre 2017
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