
Esilio. Sono quasi 200.000 i Saharawi che da cinquant’anni vivono segregati in uno dei più grandi complessi di campi per rifugiati al mondo. Enormi distese di lamiera e sabbia fagocitate dal deserto che circonda Tindouf, estremo sud-ovest dell’Algeria.

La loro casa, il florido territorio conosciuto come Sahara Occidentale, è stato invaso dal Marocco nel 1975, costringendoli a fuggire o a vivere sotto occupazione. Una casa depredata che misura 280.000 km quadrati per un totale di 1.200 km di costa bagnata dall’Oceano Atlantico. Il Marocco a nord, l’Algeria a est, la Mauritania a sud.

Nonostante il Fronte Polisario (l’organizzazione politica e militare dei Saharawi) abbia tentato di resistere e contenere l’esodo, per tanti non c’è stata alternativa ai granelli di arena e alle pietre dure dell’Hammada, soprannominato “Il giardino del diavolo”, uno dei luoghi più ostili del pianeta: 50 gradi d’estate, 0 in inverno, al riparo delle Haimas, le tende tradizionali puntellate nella terra. La tragedia umanitaria del popolo Saharawi è diventata, anno dopo anno, una delle più lunghe e controverse della storia moderna. Una tragedia silenziosa, accantonata, spesso dimenticata.

Rio de Oro Onlus è un’organizzazione italiana, laica e indipendente, che si batte per i diritti del popolo Saharawi, offrendo cure mediche e assistenza gratuita ai disabili, in particolare ai bambini. L’associazione opera all’interno dei campi profughi nel deserto del Sahara algerino, con programmi di salute, edilizia sanitaria e miglioramento della qualità di vita.

Ogni anno vengono ospitati in Italia decine di minori per offrire loro trattamenti medici e un periodo di vacanza lontano dalle condizioni estreme dei campi. La disabilità è al centro dell’azione umanitaria di Rio de Oro, affinché ognuno, adulto o bambino, abbia diritto a un’esistenza dignitosa.
Matthias Canapini, scrittore, giornalista e fotografo. Nato a Fano nel 1992, dal 2012 viaggia per il mondo per raccontare storie con taccuino e macchina fotografica. Per Prospero editore il libro “La pelle. Diari dal Kurdistan iracheno”
Pubblicato lunedì 30 Giugno 2025
Stampato il 30/06/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/reportage/quel-fiero-popolo-del-deserto-segregato-nel-giardino-del-diavolo/