La tomba con la stella trafugata

È probabilmente accaduto di notte. La stella, emblema della XVI Brigata Garibaldi, sulla tomba non c’è più, rubata. A fare la brutta scoperta, sabato mattina, è stata la figlia dei due combattenti della Resistenza, Irene Rosso, recandosi al cimitero di Asti.

I suoi genitori si erano conosciuti durante la lotta contro l’occupazione nazifascista. La ventenne Maria Pia Galderisi, nata a Genova, aveva un fratello, Duilio “Cobra”, a capo della Brigata “Generale Perotti”, distaccamento della XVI Brigata Garibaldi il cui comandante era l’astigiano Francesco Rosso, nome di battaglia “Perez” e futura Medaglia d’Argento al Valor Militare. L’amore tra i due, nato durante la Resistenza, sarà coronato dal matrimonio subito dopo la fine della guerra. Perez e Maria Pia sono restati insieme per tutto il resto della vita, impegnati entrambi nell’Associazione dei partigiani. Rosso fu per quarant’anni presidente dell’Anpi di Asti, con Maria Pia sempre al fianco. E sempre accanto erano alle celebrazioni del 25 Aprile. La tomba dove riposano (Perez è scomparso nel 1987, Maria Pia nel 2010) è meta di omaggio in occasione delle celebrazioni della Festa di Liberazione.

La figlia Irene Rosso, anche lei nell’Anpi, componente del direttivo astigiano, non solo ha denunciato il fatto ma con una lettera aperta ha scelto di rivolgersi direttamente all’autore (o autori) del furto.

Redazione

 

La stella trafugata

Lettera aperta a chi si è portato via la stella dal cimitero di Asti, violando la tomba, non solo dei miei genitori, ma, di tutti i Partigiani! È giusto che conosca almeno il significato di quei pochi centimetri di metallo con inciso “XVI Brigata Garibaldi”.

C’era una volta un giovane astigiano che pur essendo orfano di madre vedova fu chiamato alla leva e dovette combattere su vari fronti per trovarsi l’8 settembre 1943 ricoverato all’ospedale militare di Bari. Poi un’avventura di 29 giorni per tornare in Piemonte, in gran parte a piedi. Non restò a casa imboscato ma prese la strada dei monti e diventò Perez. Già, il nome che hai letto sulla tomba. Rimase nelle Langhe sino al momento in cui scese coi suoi 350 uomini a Torino e consegnò il suo sten nel maggio 1945.

Quella XVI Brigata Garibaldi racchiude tutto. La lotta, gli ideali e la speranza di un mondo migliore. Tra i suoi uomini “Cobra”, un genovese bellissimo che fu raggiunto dalla sorella, Maria Pia, quando la loro madre morì assieme a 350 civili sotto le bombe cadute su Genova il 4 settembre 1944 (Maria Pia, come avrai letto sulla tomba che hai violato, divenne staffetta partigiana della XVI Brigata Garibaldi, e si unì in matrimonio col Comandante Perez).

Cobra muore in azione poco prima della Liberazione. Perez tiene testa ai tedeschi in una battaglia di 9 ore in quel di Feisoglio e per questo riceverà la decorazione di Medaglia d’Argento al Valor Militare. Ti racconto tutto questo perché tu sappia fare buon uso di quella minuscola stella che ti prego di conservare. Racchiude un patrimonio di storia patria e umana. Poi Perez non tornò Francesco. Fondò ad Asti l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Ne fu eletto presidente e ricoprì la carica per 40 anni.

La tomba come era prima dell’atto vandalico
La tomba come era prima dell’atto vandalico

Sai, il tuo gesto non riesco a capirlo. Non può essere per monetizzare quella stella. Io l’ho scoperto alla vigilia di un referendum che chiede di modificare norme costituzionali. Il clima elettorale neppure si respira.

Allora perché? Se invece sei un collezionista di cimeli… Hai scelto bene. Conservala con cura. Una stella resta una stella. La farò rimettere. Un modo di ricordare i ragazzi che non sono ritornati.

La figlia del Comandante


Il comunicato del Comitato provinciale Anpi Asti

Sdegno dell’Anpi per il furto di ignoti sulla tomba di Francesco e Pia Rosso.

Un ignoto, le cui intenzioni sono tuttora da chiarire, nei limiti tra una stupida bravata, un atto di ignobile vandalismo ed uno degli ormai numerosi attacchi ai valori Resistenza e della democrazia, ha rubato nei giorni scorsi dalla tomba del Cimitero di Asti dove sono sepolti Francesco Rosso e la moglie Maria Pia Galderisi, una stella in bronzo che ricordava la loro fervida partecipazione alla Resistenza. “Perez”, questo il nome di battaglia di Rosso, era stato infatti comandante della XVI Brigata Garibaldi nelle Langhe, fondatore e poi presidente per quarant’anni dell’Anpi di Asti, mentre la moglie era stata impegnata nella lotta di Liberazione come staffetta sempre nella XVI Brigata Garibaldi. Proprio questa formazione era ricordata dalla stella in bronzo trafugata dalla tomba del cimitero astigiano.

Il furto è stato denunciato ai Carabinieri di Asti dalla figlia di Perez e Maria Pia, Irene, dirigente a sua volta dell’Anpi di Asti, che l’hanno giustamente considerato reato di vilipendio, in attesa di conoscere, nel caso il ladro venga individuato, le motivazioni dello sconsiderato gesto.

Alla luce di questi fatti l’Anpi di Asti stigmatizza fortemente l’assurdità di un atto che non trova spiegazioni plausibili che non siano quelle dell’imbecillità o della stoltezza di chi l’ha commesso, confida ovviamente nell’opera di indagine delle Forze di polizia e si impegna, in accordo con Irene Rosso, a cui va tutta la sincera solidarietà dell’Anpi astigiana, a risistemare al più presto la stella sulla tomba di “Perez” e di sua moglie.