In occasione del 60° vi proponiamo “Otto luglio 1960”, un prezioso docu-film di Ottavio Terranova con testimonianze e fotografie dei fatti che scossero l’Italia tra il 25 giugno e il 10 luglio, da Genova a Palermo passando per Roma e Reggio Emilia. Promosso dalla Cgil per non dimenticare, il documentario è firmato da una delle persone che scesero in piazza nel capoluogo siciliano in quei giorni: Terranova, oggi vicepresidente nazionale Anpi, allora era segretario della Camera del Lavoro di Augusta. Pure la Sicilia dovette contare i suoi morti ammazzati dalla polizia: in 4 persero la vita durante le manifestazioni di protesta. “In via Spinuzza – ha ricordato su questo giornale Terranova – la polizia mirò ad Andrea Cangitano, diciannovenne operaio edile, dirigente sindacale e del partito comunista, mentre cercava di placare i manifestanti. Era una personalità conosciuta, lo ammazzarono di proposito, per punirlo”. La violenza della celere con conobbe tregua: “Giuseppe Malleo era un ragazzino, aveva 15 anni, morì in via Celso; Francesco Vella aveva 45 anni – continua l’esponente dell’Anpi –. Quel giorno Palermo divenne teatro di una guerra contro civili inermi: Rosa La Barbera, una signora di 53 anni, morì mentre chiudeva la finestra di casa”. Tutta l’isola era in fermento: “C’era stato un morto anche a Catania, Salvatore Novembre, un giovane disoccupato, massacrato prima dai manganelli della polizia e poi finito con un colpo di pistola”. E la repressione proseguì in altro modo. “Moltissimi partigiani, sindacalisti e politici erano stati feriti, identificati e arrestati durante la manifestazione. Vennero processati e condannati. Si volle processare l’antifascismo”.
Il filmato raccoglie molte testimonianze importanti di personalità che parteciparono agli eventi. Buona visione
Pubblicato mercoledì 8 Luglio 2020
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