La spesa solidale di Anpi San Fruttuoso con Coop Liguria per il nuovo socialmarket L’incontro fruttuoso nel Municipio Bassa Val Bisagno

Genova, città Medaglia d’Oro per la Resistenza, ribadisce la sua vocazione antifascista con l’imminente anniversario della Festa della Liberazione, un’occasione per sottolineare uno spirito che abbraccia trasversalmente generazioni, provenienze e tradizioni politiche diverse.

Il 25 aprile nel capoluogo ligure il presidente del Comitato provinciale Anpi Genova, Massimo Bisca, presenzierà accanto al sindaco di Genova, Marco Bucci, e alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, alla cerimonia commemorativa istituzionale mentre nel Comune di Rossiglione decorato con Croce di guerra al Valor Militare (dove il 18 aprile l’ Anpi, con Bisca, è già stato impegnata nella distribuzione delle copie della Costituzione ai neomaggiorenni), le celebrazioni per la Festa della Liberazione vedranno un fitto calendario che culminerà il 25 con la commemorazione dei Caduti e il passaggio della “Camminata della solidarietà” organizzata dall’associazione genitori contro il cancro infantile “Noi per voi”.

A Genova nei locali della sezione Anpi Ansaldo sono stati tre i giorni di raccolta per permettere anche a chi lavora in smartworking di portare il contributo all’iniziativa di solidarietà

La pandemia offre nuovi spunti per riattualizzare i valori dei partigiani, a partire dalla solidarietà e dalle responsabilità individuali. Lo dimostra la raccolta di abiti che fino al 1° maggio interesserà, tra le altre, la sezione “Gino Tasso” di Nervi; ma è anche una chiave di lettura della rassegna in streaming “Cinema resistente”, organizzata dalla sezione di Struppa. La Resistenza interseca il mondo del lavoro il 22 aprile, quando l’Anpi del capoluogo ligure insieme ad Ansaldo energia e la rsu, intitoleranno il nuovo stabilimento nell’area ex Ilva di Cornigliano a Paolo Reti, l’ingegnere Ansaldo e dirigente del Cln che morì fucilato nella Risiera di San Sabba.

Non mancheranno le commemorazioni per il 25 aprile di Anpi San Fruttuoso: in calendario un appuntamento a Villa Migone, luogo simbolo perché rappresenta “un caso unico – ricorda la presidente della sezione e vicepresidente del Comitato provinciale, Arianna Cesarone –, lì firmò la resa il generale Guenter Meinhold e lì i tedeschi deposero le armi di fronte ai partigiani”. La sezione ha anche organizzato un concorso fotografico dal titolo Omaggio ai partigiani e alla Resistenza aperto alla partecipazione di tutti, senza limiti di età. E tra le iniziative c’è pure la spesa solidale con Coop Liguria a favore del nuovo social market del Municipio Bassa Valbisagno. Un modo per tendere la mano ai più bisognosi, passati rapidamente da poche decine a diverse centinaia, e coinvolgerli nelle attività associazionistiche.

La solidarietà è un circolo virtuoso e non si basa solo su gesti caritatevoli: la raccolta alimentare che interessa il punto vendita Coop di Piccapietra è partita lo scorso anno durante il lockdown grazie alla sinergia tra Anpi Teresa Mattei, GenovaSolidale con il suo network di circoli operai e la cooperativa sociale Ce.Sto. e mira a includere gli stranieri del quartiere (la quasi totalità dei destinatari dell’iniziativa) spronando, dove possibile, a contribuire con le proprie competenze e mettendole a disposizione degli altri nella realizzazione di laboratori esperienziali. Ad esempio, per festeggiare il 1° maggio con solidarietà perché – come dichiarato da Valentina Arcuri, presidente della sezione Anpi coinvolta – “è la forma più alta di Resistenza in questo momento”.

Ma non si tratta di un esempio isolato: la onlus Ces.To. coinvolge i giovani migranti nella realizzazione delle 26 corone d’alloro che saranno deposte dall’associazione dei partigiani dei quartieri Oregina, Castelletto e della sezione “Teresa Mattei” davanti alle lapidi commemorative dei Caduti e davanti alla targa all’entrata dei giardini Luzzati dedicata alle partigiane e ai partigiani del centro storico che sarà scoperta proprio nel 76° anniversario della Liberazione.

E siccome i partigiani a Genova non finiscono mai di sorprendere, ecco la versione 6 metri per 3 del manifesto nazionale Anpi, realizzato da Lucamaleonte, che campeggia a Casarza Ligure.


Gigi Ghirotti (fondazioneghirotti.it)

Sono da poco passati 100 anni dalla nascita di Gigi Ghirotti, partigiano del Partito d’Azione, e il Comitato provinciale Anpi di Genova ha reso omaggio all’associazione a lui intitolata che offre supporto ai malati terminali. Attraverso la terapia del dolore e le cure palliative la onlus è stata tra le prime a favorire “il miglioramento della qualità della vita della persona malata e dei suoi familiari garantendone la centralità e la dignità nello spirito della Costituzione”, come recita la pergamena donata a Franco Henriquet, presidente dell’associazione Gigi Ghirotti, da Massimo Bisca e Arianna Cesarone, rispettivamente presidente e vice presidente Anpi della città ligure Medaglia d’Oro al Valor Militare nella Resistenza.

Nella foto: Arianna Cesarone e Massimo Bisca dell’associazione genovese dei partigiani e accanto Franco Henriquet, presidente dell’associazione Gigi Ghirotti

Durante la cerimonia, svoltasi alla presenza di un pubblico molto ristretto a causa delle norme anticovid, sono state inoltre tributate delle medaglie d’argento della Resistenza, Durante la cerimonia sono state tributate, le medaglie con in rilievo i volti di due importanti partigiani genovesi,  Buranello e Bisagno, la tessera Anpi 2021 ad honorem e una stampa rappresentativa della Liberazione, opera di Enzo Sozzo, combattente delle Squadre di azione patriottica in Liguria e autore delle tessere Anpi 1980 e 1982.

Le tessere Anpi realizzate da Enzo Sozzo

Il trait d’union tra le due associazioni, si diceva, è Gigi Ghirotti (1920-1974), partigiano vicentino dalla lunga e impegnata militanza giornalistica che per primo infranse pubblicamente il tabù della malattia, contro cui combatté per due anni. “Ho un tumore maligno e lo so. Un cupo inquilino, l’oscuro signor Hodgkin”, scriverà su La Stampa, dove fu firma di punta per quasi 25 anni.

Nella sua inchiesta Lungo viaggio nel tunnel della malattia (pubblicato da FrancoAngeli edizioni) raccontò, con grande impegno civile appreso per sua stessa ammissione negli anni della Resistenza, un Paese avaro di diritti, in bilico tra arretratezza e modernità, dove “intorno alla malattia la società ha eretto i più feroci e misteriosi fortilizi della riservatezza – denunciava –. Sembra quasi che la malattia sia una colpa, una vergogna da tenere nascosta”, un Paese dove “gli ospedali sono un luogo di segregazione degli ammalati temporaneamente segregati dalla società – riportava –, privati dei diritti di cui da sani godrebbero senza discussione”.

L’opera di Sozzo ispirata alla Liberazione

Ghirotti rifiutò i privilegi della clinica privata e decise di curarsi negli ospedali pubblici: stando “in corsia”, tra la gente, riuscì abilmente a raccontare l’irrequietezza, la sofferenza, l’odissea della lotta contro un male spesso invincibile e le carenze delle cure. Nel 1978, quattro anni dopo sua la morte, verrà istituito il Servizio sanitario nazionale e solo nel 2010 si avrà una legge che sancirà il diritto del cittadino a non soffrire.

Era abituato a combattere Ghirotti, a modo suo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale aveva interrotti gli studi universitari alla facoltà di Lettere per arruolarsi volontario negli Alpini. Ma dopo l’8 settembre fece la sua scelta unendosi al movimento resistenziale. Senza armi però, da pacifista.

La pergamena consegnata da Anpi Genova

A raccontare quel suo modo di operare nella lotta contro l’occupante sarà l’amico Luigi Meneghello, anch’egli azionista vicentino, nel romanzo Piccoli maestri: “Eravamo partiti con l’intenzione di compiere una eliminazione (cosa che poi non avvenne) ed eravamo tutti armati, fuorché Gigi Ghirotti, che si era soltanto munito di badile per procedere alla sepoltura della vittima, perché era contrario a ogni forma di militarismo”.

Il partigiano pacifista vicentino e i suoi valori hanno ispirato nel tempo l’operato di numerose associazioni, come quella di Genova, e fondazioni dislocate su tutto il territorio nazionale che portano il suo nome e che, attraverso il lavoro di volontari e personale medico-sanitario, favoriscono l’assistenza domiciliare, luogo ideale per la cura dell’ammalato circondato dai propri affetti, o presso gli hospice, e promuovendo una nuova coscienza civile che consideri il malato un cittadino a tutti gli effetti anche quando è in piena sofferenza, nonché il diritto alla salute come bene collettivo e il diritto alla non sofferenza.

Il Comitato provinciale Anpi di Genova ha voluto onorare e valorizzare il lavoro che l’associazione Gigi Ghirotti continua a svolgere dal 1984, ponendosi al fianco del malato nell’affermazione di una medicina dal volto più umano e legata ai principi della Carta Costituzionale. Del resto, come recita un’antica massima, “la gratitudine è la memoria del cuore”.

Mariangela Di Marco