
Nei primi momenti, un pensiero carico di emozione è stato dedicato a Lorenzo Parrelli, ragazzo poco più che maggiorenne, morto a Udine mentre in orario scolastico svolgeva uno stage sul modello dell’alternanza scuola-lavoro. Una morte che lascia senza fiato e segna il presente del nostro Paese. La necessità di incontrarsi era quella che ha tratteggiato, in un denso intervento introduttivo, il presidente dell’Anpi provinciale di Roma e coordinatore regionale, Fabrizio De Sanctis, che ha parlato anche a nome dell’Aned. La pandemia ha acuito in modo strutturale le disuguaglianze sociali. Tutto intorno, ai confini dell’Europa, si alzano muri e fili spinati che lasciano fuori migliaia di donne e di uomini. Le destre reazionarie accrescono i propri consensi in molti Paesi e, in Italia, partiti e organizzazioni neofasciste sviluppano e rafforzano legami pericolosi per la nostra democrazia. De Sanctis ha elencato gli innumerevoli episodi di violenza fascista avvenuti tra Roma e la provincia nel breve arco di tempo tra l’assalto squadrista alla sede della Cgil dello scorso ottobre e oggi.

In apertura, l’assemblea ha goduto del saluto del partigiano Gastone Malaguti, membro della 7 VII Gap di Bologna, che con commozione ha raccontato la sua fuga dall’arresto da parte della Gestapo, avvenuta proprio il 5 febbraio. Un ringraziamento è stato diretto, a tutte e tutti i presenti, in particolare, ai giovani cui ha lasciato il monito di mantenere alta la guardia in tempi difficili. “Viva la Resistenza”, ha concluso, alzando il pugno. Al suo fianco anche Mario Di Maio, partigiano di San Lorenzo. Nei successivi interventi hanno preso la parola i rappresentanti dell’Anfim (associazione nazionale famiglie italiane martiri), dell’Anppia (associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), dell’Anpc (associazione nazionale partigiani cristiani), dell’Aicvas (associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna), oltre che della già citata Aned (associazione nazionale ex deportati) per la quale ha parlato De Sanctis.

Non semplici sigle, ma un fondamentale segnale di adesione che ha contribuito a rendere partecipata la discussione e a strutturare in modo più compiuto, attraverso il processo democratico, le proposte. Parole comuni sono state indirizzate verso il comune obiettivo dello scioglimento delle organizzazioni fasciste e il loro sgombero dai locali pubblici, senza alcuna possibilità di equiparazione con le occupazioni di necessità. Un ulteriore tema, corollario del precedente, è stato l’adozione di un regolamento che vincoli ai principi della Costituzione repubblicana l’affidamento e la concessione di spazi pubblici, escludendo le associazioni che dovessero rinnegarli.

Ulteriori contributi alla discussione sono arrivati dall’associazione Progetto Memoria, dal Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”, dalla Cgil di Roma e del Lazio e dalle organizzazioni studentesche sia liceali che universitarie. Non sono mancati gli interventi dei rappresentanti dell’Arci, del Prc, Pci, Verdi. Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII di Roma, quello in cui si trovano Porta San Paolo e le Fosse Ardeatine, ha evidenziato l’importanza della presenza attiva delle istituzioni repubblicane, dell’impegno a ritrovarsi nell’identità antifascista e nel presidiare le scuole, i quartieri, i posti di lavoro, nella costruzione di un futuro che dia valore e dignità alla memoria che coltiviamo.
Iacopo Smeriglio
Pubblicato martedì 8 Febbraio 2022
Stampato il 03/10/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/servizi/a-roma-antifascismo-lotta-a-mafie-e-diseguaglianze-fanno-assemblea-in-piazza/