Le ragazze e i ragazzi di Città di Castello che hanno vinto il premio per la toponomastica al femminile

Il 27 aprile scorso, a Roma, nell’ambito del concorso nazionale indetto dall’Associazione Toponomastica Femminile, i ragazzi delle classi 5B indirizzo chimico, 5D informatico, 5E grafico, 5H Cat dell’Istituto Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, hanno ottenuto il primo premio ex aequo. C’è da essere molto orgogliosi del risultato ottenuto da questi giovani che, aderendo ad un progetto promosso da Anpi Città di Castello, Spi-Cgil Alto Tevere e Toponomastica Femminile, sezione umbra, hanno studiato i profili di donne partigiane, di sindacaliste e di tutte le ventuno Madri costituenti.

Un momento della presentazione pubblica del progetto

Di queste personalità femminili ne hanno scelte nove a cui intitolare alcune rotonde di Città di Castello. Il grande pregio del lavoro fatto dai cento studenti che hanno aderito al progetto è stato quello di aver operato su molte figure di donne, individuando quelle che, con la loro vita e le loro esperienze, i ragazzi sentivano rappresentare al meglio gli ideali della Resistenza e della Costituzione.

Si è pertanto trattato di un lavoro molto impegnativo che si è protratto per un anno e si è concluso, per la prima parte, nella presentazione alla Commissione toponomastica del Comune di Città di Castello del materiale prodotto.

A questa prima fase ne è seguita un’altra consistita nell’esame di fattibilità del progetto: per gli studenti ciò ha significato un confronto con i tecnici del Comune per individuare, stradario della città alla mano, i luoghi da poter dedicare alle nove partigiane, madri costituenti e sindacaliste.

Il progetto è terminato a marzo quando la prima targa è stata scoperta alla presenza delle autorità, degli studenti, dei professori, dei cittadini, con grande soddisfazione di tutti.

Quanto realizzato e ottenuto dai ragazzi vincitori del premio, pone in risalto l’importanza di costruire progetti con le scuole, rendendo gli studenti diretti protagonisti delle iniziative.

Partigiane nel Friuli orientale, estate 1944 (Archivio fotografico Anpi nazionale)

Evidenzia altresì quanto sia ancora necessario per far conoscere la Storia, quella assente dai testi libri scolastici: soprattutto se si tratta di storie di donne. Pone in risalto l’importanza della memoria, una memoria “attiva”, declinata su temi contemporanei per tenere sempre vivi gli ideali della Resistenza e della Costituzione.

Anna Maria Pacciarini, presidente Anpi Città di Castello