Tema

Diritti

lunedì 24 Novembre 2025

Contro le donne ormai è guerra. Usciamo fuori tutte e tutti

Crescono le violenze sulle giovanissime e sulle studentesse tra i 16 e 24 anni e resta per ogni età “elevatissimo il sommerso”. I retaggi di un patriarcato che non passa, rivendicati anche da esponenti del governo Meloni, si mescolano allo sdoganamento di una cultura individualista e militarista. I linguaggi tossici, in particolare dei social e degli algoritmi dell’intelligenza artificiale, sempre più estranei alle regole democratiche. Mentre auspichiamo l’approvazione in Senato della modifica dell’articolo 609-bis del codice penale, senza “consenso libero e attuale” è stupro, l’Anpi sarà a tutte le manifestazioni promosse per il 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza di genere. Un impegno che parte dalle parole, nel segno del messaggio lanciato quest’anno da Gino Cecchettin, in nome della figlia Giulia, uccisa nel 2023

giovedì 13 Novembre 2025

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

domenica 2 Novembre 2025

Riforma della Giustizia e decreti Sicurezza: dalla democrazia costituzionale allo stato penale?

Il progetto di modifica della Costituzione ha preso il via negli anni Novanta. Oggi stiamo vivendo la tappa finale con la riforma della Giustizia, sbrigativamente definita come riforma per la separazione delle carriere. Il testo è stato approvato in Senato in quarta lettura, con un iter parlamentare senza alcuna possibilità di emendamenti, fatto che non ha precedenti nella storia delle riforme costituzionali. Ora la legge sarà al vaglio del referendum, previsto per la prossima primavera, che essendo una consultazione costituzionale non prevede quorum. Ecco i motivi per opporsi a questo stravolgimento degli assetti democratici

sabato 18 Ottobre 2025

Sostenere la Palestina. “Stop al commercio con gli insediamenti illegali israeliani”

È il titolo della campagna lanciata da Amnesty International Italia, Cospe e Oxfam Italia, con il sostegno dell’Anpi nazionale e di decine di altre realtà dell’associazionismo italiano. Si chiede all’Unione europea, all’Italia e al Regno Unito di vietare gli scambi commerciali con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania. “Per porre fine all’occupazione illegale, consentendo la nascita di uno Stato palestinese, è decisivo che l’Italia e l’Unione europea interrompano ogni relazione commerciale”. Durante la conferenza stampa di avvio è stato presentato un report sulla drammatica situazione dei territori. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Basel Adra, regista del documentario “No Other Land”, vincitore del premio Oscar

giovedì 11 Settembre 2025

Alfredo Bandelli, parole e musica del proletariato

Operaio, figlio di partigiano, grande musicista (“un miracolo”, lo definì Giovanna Marini), militante attivo della sinistra extraparlamentare, artista riservato, Bandelli non firmava le sue canzoni che sono però diventate la colonna sonora delle manifestazioni di lavoratori e studenti degli anni Sessanta e Settanta. Per Ivan Della Mea, Bandelli fu “il vero cantore del Sessantotto”. Nel 1973 scrisse un brano in memoria di Salvador Allende che l’11 settembre di quell’anno era stato ucciso, vittima del colpo di stato del generale fascista Augusto Pinochet

martedì 17 Giugno 2025

Il voto è un diritto. Ma è davvero solo questo?

L’analisi del dettato costituzionale, e in particolare dell’articolo 48, ci aiuta a ridare il vero senso della partecipazione dei cittadini alla vita politica. Il diritto di voto viene rappresentato più come una facoltà che come un “dovere civico” e per tale motivo da circa quarant’anni, soprattutto in occasione di referendum abrogativi promossi dall’elettorato, l’opinione prevalente di autorevoli personaggi politici è quella secondo cui andare recarsi alle urne per esprimersi oppure astenersi è mera prerogativa delle cittadine e dei cittadini. Viene così stravolto lo spirito della Carta e il risultato è lo svuotamento progressivo della democrazia

sabato 7 Giugno 2025

Una “staffetta partigiana” per un’Europa dei popoli

Pace, lavoro, democrazia, diritti: ecco l’Unione Europea che vogliamo, contro qualsiasi deriva bellicista o sovranista. Dieci luoghi in cui sarà presentato l’appello Anpi “per più Europa, un’altra Europa”. Le tappe: Ventotene, Predappio, Acerra, Ragusa, Milano, Fondotoce, Fermo, Venezia Mestre, Pontremoli, Trieste. Con un’aggiunta: Marzabotto per “Save Gaza”

domenica 25 Maggio 2025

Cinque ragioni per votare Sì ai referendum. Cominciamo da 2 (e Sì anche agli altri 3)

L’8 e il 9 giugno prossimi saremo chiamati a esprimerci sui referendum abrogativi in materia di lavoro e cittadinanza. In questi mesi si è fatta molta confusione sul merito di questa importante prova di democrazia e si sono moltiplicate le provocazioni politiche anche da parte di importanti esponenti della maggioranza di governo. Spiegando a titolo emblematico i contenuti giuridici di due tra i cinque quesiti, dalla disciplina dei licenziamenti all’articolo 18, passando per le norme sulla sicurezza sul lavoro, si toccano anche i temi delle discriminazioni nel mondo del lavoro e della riforma della cittadinanza, e si comprendono le buone motivazioni politiche per andare a votare. E per scegliere cinque Sì

venerdì 9 Maggio 2025

Silenzio sulla nuova strage degli innocenti a Gaza: migliaia di bambini uccisi o deportati

Lo sterminio continua. Nessun governo e nessun organismo internazionale è finora intervenuto per fermare il massacro. E quei “diritti dell’infanzia” autorevolmente affermati in dichiarazioni, trattati, risoluzioni di carattere internazionale, nella Striscia, e non solo, sono sospesi. Così può darsi che in quei piccoli, costretti a crescere nell’orrore, maturi un sentimento di rivolta violenta contro chi sta impedendo loro una vita normale. Eppure, nonostante tutto, nella tragedia generale c’è una vitalità tra i sopravvissuti che può essere un elemento di speranza per un futuro diverso, realmente di pace, per Gaza, per la Palestina, per Israele, per l’intero Medio Oriente

domenica 20 Aprile 2025

Per un’Europa libera e giusta? Perché è solo un altro modo per dire che non c’è più niente da perdere

La regressione dei diritti dei lavoratori nella UE attraverso le sentenze della Corte di Giustizia. Il filo conduttore è il costante spostamento dell’asse in favore del diritto di impresa, a spese di contrattazioni collettive e diritto di sciopero, che ha preso il via fin dagli anni Ottanta. A fronte del principio ritenuto fondamentale della libertà di concorrenza, le aziende possono di fatto competere per la riduzione dei costi fino ad arrivare a una sorta di dumping sociale. I sindacati e le sinistre non sono riusciti finora a riequilibrare la bilancia. Per fermare la valanga, sarebbero necessari progetti illuminati e pensieri lunghi capaci di contrastare le crescenti disuguaglianze e sappiano coinvolgere i ceti fragili per costruire una nuova egemonia

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Leggi anche

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

Il “caso d’Orsi”, il governo e i liberali illiberali

Cancellata, sotto la pressione di personalità liberali, la conferenza del notissimo accademico universitario presso il Polo del 900 a Torino sul tema della russofobia, mentre va avanti da parte di Palazzo Chigi un processo di progressiva torsione autoritaria del sistema democratico. Intanto la propaganda di guerra nega il primato del pensiero critico, riducendo il dibattito pubblico a una tifoseria fra filo Putin e filo Nato. Solidarietà al professor d’Orsi e qualche riflessione sulla vicenda

Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

mercoledì 29 Ottobre 2025

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

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