
L’emozionante storia di un bambino che non voleva essere Dio, ma un aquilone. Il cortometraggio God Will Not Be There (Il Dio che non ci sarà) è stato premiato come miglior corto della sezione Next Gen al Milan Shorts Film Festival, che si è tenuto dal 5 al 7 settembre nel teatro Anteo all’interno del palazzo del cinema di Milano. Una rassegna, ben organizzata e gratificata da un’entusiasta partecipazione del pubblico alle proiezioni, che mette in mostra nuovi talenti e sperimentazioni in un contesto internazionale.

L’opera, diretta da Feliciana Rosa e Stefano Spolti, nasce all’interno delle attività dello IULMovie Lab, la factory creativa collegata all’Università IULM di Milano. I premiati, ora laureati, all’epoca delle proiezioni (novembre 2024) erano ancora studenti in corso ed hanno potuto vivere un’esperienza rara per un percorso universitario in Italia. Un viaggio di produzione internazionale in un villaggio del Maharashtra (India), dove hanno realizzato un’opera che intreccia sguardo documentario e sensibilità narrativa.
Il corto racconta una vicenda ispirata a un fenomeno culturale realmente esistente in alcune aree rurali dell’India: la pratica, diffusa soprattutto in villaggi legati a culti locali, di venerare temporaneamente bambini e bambine come incarnazioni divine. Una tradizione apotropaica che attribuisce all’innocenza e alla purezza infantile il potere di propiziare pioggia, salute, fertilità o l’avverarsi di desideri collettivi. In alcuni casi i bambini vengono vestiti e ornati con simboli sacri, condotti in processioni e posti al centro di rituali comunitari: la loro figura diventa un canale tra umano e divino, un contenitore di speranza.
Una pratica antica e controversa, da alcuni considerata superstiziosa o eccessiva, ma che conserva ancora oggi una forza simbolica capace di parlare di fede, vulnerabilità e identità collettiva. Feliciana Rosa ha curato sceneggiatura e produzione, Stefano Spolti fotografia e problematiche tecniche. A sostenerli lo IULMovie Lab, presieduto dal professor Gianni Canova e coordinato dal professor Giuseppe Carrieri, una realtà unica in Italia: non un semplice laboratorio accademico, ma uno spazio di produzione e sperimentazione che apre agli studenti la possibilità di vivere esperienze concrete di cinema, spesso in contesti non convenzionali e internazionali.

Un percorso che si intreccia con il corso di Laboratorio Avanzato di Regia Cinematografica, condotto da Carrieri e concepito come un vero atelier: un luogo in cui ideazione, scrittura, riprese e produzione diventano una palestra per affrontare l’imprevedibile e allenarsi a gestire la complessità reale del mestiere. God Will Not Be There è stato girato in dieci giorni con la collaborazione della casa di produzione indiana Mosaic in Films, a testimonianza della vocazione interculturale dello IULMovie Lab, e successivamente post-prodotto da altri giovani laureati IULM: Margherita Freyrie (montaggio), Cecilia Barbuti (color correction) e Francesco Iachello (post-produzione audio).

Il riconoscimento al Milan Short Film Festival non premia soltanto un film, ma soprattutto un metodo: quello di un’università che apre i propri studenti al mondo, offrendo loro strumenti per crescere come autori e professionisti capaci di portare nel cinema lo sguardo della scoperta, della meraviglia e dell’urgenza contemporanea.
Silvio Masullo
Pubblicato martedì 9 Settembre 2025
Stampato il 10/09/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/red-carpet/il-bambino-aquilone-vince-il-premio-dei-cortometraggi-a-milano/