La Resistenza all’occupazione nazifascista accomuna due città, Bari e Bitetto, entrambe insignite della Medaglia d’Oro al merito civile: i fatti che sono all’origine del riconoscimento del Presidente della Repubblica avvennero nello stesso giorno, il 9 settembre 1943, a poche ore dalla firma dell’armistizio. A Bari, la difesa del Porto, del palazzo delle Poste, della sede di Radio Bari e della Città vecchia; a Bitetto lo scontro con un reparto dei paracadutisti della Wehrmacht, che costò la vita a 22 militari italiani. In entrambi i casi, decisiva fu la risposta popolare, spontanea, dei civili in armi ai tentativi di sabotaggio e alle rappresaglie dei tedeschi. A settantacinque anni di distanza da quella eroica giornata, prova tangibile della precoce resistenza all’occupazione tedesca nel Meridione, lo scorso 9 settembre si è svolto tra Bari e a Bitetto un fitto programma di manifestazioni, promosse dall’Anpi e dalle amministrazioni comunali.
Nella mattinata, è stato reso omaggio dal vicesindaco di Bari, Pierluigi Introna, e dal sindaco di Bitetto, Fiorenza Pascazio, alla lapide che ricorda i caduti nella difesa del porto barese. Poi, sono stati consegnati diplomi a Michele Mancini e Pasquale Mininni. All’epoca ragazzini, i due presero parte alla difesa di Bari vecchia, insieme al 15enne Michele Romito che fermò un’autocolonna tedesca lanciando le bombe a mano consegnate alla popolazione dal generale Nicola Bellomo.
Nel pomeriggio, la commemorazione a Bitetto: un corteo ha raggiunto il luogo in cui avvenne l’eccidio dei fanti italiani i cui nomi sono stati pronunciati del sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, poi è il corteo è ritornato in piazza Moro, percorrendo la strada lungo la quale i cittadini risposero in armi alle razzie, costringendo alla resa i militari tedeschi.
Una lapide, a ricordo dei fatti, è stata scoperta sulla facciata di Palazzo di Città. La giornata si è conclusa con un incontro nell’aula consiliare sul tema “Resistenza organizzata e spontanea per la Liberazione dal nazifascismo”: hanno preso la parola il sindaco di Bitetto, l’assessore Carla Palone in rappresentanza del sindaco metropolitano di Bari, Antonio Decaro, il presidente provinciale dell’Anpi di Bari, Ferdinando Pappalardo. Anna Di Giannantonio, storica e presidente dell’Anpi di Gorizia, ha ricordato il contribuito dei pugliesi alla Resistenza nella Venezia Giulia e ha sottolineato l’azione del brindisino Vincenzo Gigante, dirigente comunista ucciso alla Risiera di San Sabba. A conclusione della intensa giornata, è stata conferita la cittadinanza onoraria al pittore Natale Addamiano, figlio dell’appuntato dei carabinieri che partecipò alla difesa di Bitetto, 75 anni fa.
Nicola Signorile, componente del Comitato provinciale Anpi Bari
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Pubblicato venerdì 28 Settembre 2018
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