Anche quest’anno le iniziative promosse dall’Anpi Marche si sono svolte in collaborazione con molteplici soggetti coordinati dalla Presidenza del Consiglio regionale, Assemblea legislativa, ed è stata caratterizzata da due momenti centrali: il “Treno della Memoria” e la posa di sei nuove “pietre d’inciampo”, in ricordo di Umberto Coen, Romilde Coen, Alberto Pacifici, Mosè Coen e la moglie Enrica Coen, Andrea Lorenzetti.
In primo luogo, è da sottolineare il coinvolgimento delle istituzioni, la Regione Marche e il Comune di Ancona, che insieme alla prefettura di Ancona e ai presidenti di associazioni e ai responsabili delle organizzazioni sindacali, hanno voluto sottolineare con la loro presenza l’importanza delle iniziative.
Ed è stata grandissima la partecipazione delle scuole e dei cittadini, superiore addirittura all’edizione dello scorso anno.
Il “Treno della Memoria”, due carrozze allestite con documenti e immagini sulle persecuzioni razziali e la Shoah, è stato inaugurato il 17 gennaio al binario 1 Ovest della Stazione di Ancona, dove ha sostato fino al 27 del mese.
Nella prima carrozza c’erano fotografie, filmati e reperti a cura della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea: in un angolo è stato ricostruito un pagliericcio con valigie ed effetti personali dei deportati.
Il secondo vagone, allestito dall’Aned, era dedicato ai 432 prigionieri del “trasporto 81” – internati prima al campo di transito di Bolzano e poi trasferiti al lager di Flossenburg nel settembre 1944 – documentando la persecuzione fino all’annientamento di ebrei ma anche di intellettuali e oppositori politici.
Le scuole provenienti da varie città della Regione, con classi di istituti medi e superiori accompagnate dagli insegnanti, sono state accolte da Trenitalia.
A far da guida gli iscritti all’Anpi i giovani del Servizio civile dell’Arci, un lavoro prezioso per illustrare i contenuti delle mostre e commentare i video.
Quanti si trovavano a transitare per la stazione, oltre che gli anconetani, hanno intensamente partecipato anche alle iniziative organizzate nella Sala conferenze messa a disposizione dal gruppo Fs; alla mostra su Andrea Lorenzetti (importante figura di antifascista e dirigente politico nazionale originario di Ancona, in ricordo del quale quest’anno è stata posta una delle “pietre d’inciampo”); all’esposizione dei manifesti dell’Anpi e di altre associazioni su temi che hanno costellato l’attività dei sodalizi nel corso del tempo (antifascismo, antirazzismo, pace, diritti, uguaglianze, lotta alle discriminazioni) ed alla visione della raccolta tratta dal database nazionale sul monitoraggio degli atti di razzismo accaduti nelle Marche, realizzata da Lunaria nell’ambito del progetto “Cronache di ordinario razzismo”.
Tante iniziative e tante occasioni, dunque, per scambiarsi informazioni e valutazioni sul Giorno della Memoria, riflettere sullo sterminio degli ebrei e di rom e sinti, oppositori politici, omosessuali, testimoni di Geova e su alcune figure e momenti dell’antifascismo, della Resistenza.
Un’opportunità inoltre per informare sui progetti in corso di realizzazione e aiutare a rintracciare video, fotografie, materiali didattici per future mostre, dare indicazioni sul reperimento di documenti e convenzioni di carattere internazionale e mettere il materiale a disposizione di studenti e insegnanti per ulteriori approfondimenti (per saperne di più: https://www.anpimarche.it).
L’Anpi Marche ringrazia tutti i rappresentanti istituzionali, delle associazioni, delle organizzazioni sindacali e i tanti singoli cittadini che hanno contribuito a costruire l’iniziativa.
Un ringraziamento particolare va agli iscritti Anpi, in particolare della sezione di Ancona e alle altre del territorio, hanno assicurato la riuscita degli eventi, curandone molteplici aspetti e permettendo di trasmettere, attraverso le attività realizzate, il messaggio che volevamo far giungere a più persone possibile: troppo spesso nel corso della nostra vita, delle nostre attività quotidiane succedono intorno a noi fatti che colpiscono altre persone, fatti che non possiamo e non dobbiamo ignorare, affinché non si ripeta quanto già accaduto in passato, quando da alcune stazioni del nostro Paese partivano carri bestiame con uomini, donne e bambini destinati ai campi di sterminio.
E dobbiamo pensare all’oggi, a chi scappa da guerre e povertà e rischia la morte, in mare o lungo i sentieri della disperazione.
Un grande grazie alla Comunità ebraica di Ancona per la disponibilità all’uso della loro mostra “La persecuzione degli ebrei in Italia (1938-1945)”, all’Aned per la mostra “I deportati del trasporto 81”, all’Istituto di Storia delle Marche per la mostra “La persecuzione antisemita nelle Marche 1938-1944”; e ad Andrea Andreani e Valeria Picardi, Simone Massaccesi e Roberto Lucioli, Maria Grazia Solonna e Lucilla Niccolini, Marina Morpurgo e Giuliana Brega, Paolo Pezzino e Marco De Paolis, Grazia Naletto, Attilio Bevilacqua e Massimo Papini, all’associazione Leggio, per aver dato grande statura e vivacità agli incontri.
Lorenzo Marconi, coordinatore regionale Anpi Marche
Pubblicato mercoledì 20 Febbraio 2019
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