Nell’attuale momento storico, in cui avanza il consenso ai neofascismi, sprezzanti delle reali esigenze dei popoli, l’Anpi svolge un ruolo determinante non solo di opposizione a chi nega i fondamentali diritti della persona, ma anche di formazione per mettere un argine alla deriva socio-culturale attraverso scelte responsabili e generoso impegno.

Per questo, nella provincia di Latina, dopo la nascita, nel dicembre 2018, della sezione di Terracina, in un territorio di prevalente revisionismo storico e di moderni sovranismi populisti, l’Anpi è giunta sui monti Lepini. Nell’aprile-maggio 2019, infatti, ha dato vita alle sezioni di Roccagorga e di Sezze dove, durante l’occupazione nazista, ci sono stati episodi di Resistenza e di antifascismo in risposta a morti innocenti, soprusi e ingiustizie. E ha voluto aprire, quasi contemporaneamente, anche una sezione a Pontinia, città della pentapoli voluta dal Duce per esprimere e conservare l’immagine del regime.

In ogni Comune c’è stato un percorso condiviso che ha portato tra gli animatori e primi fondatori, giovani e adulti, uomini e donne provenienti da varie realtà: associazionismo locale, impegnato nella cultura, nell’educazione, nel settore sociale e altri ancora. Sono stati realizzati incontri per la conoscenza delle persone e percorsi di formazione finalizzati all’inserimento nell’Associazione.

In ciascuna sezione l’Anpi intende custodire la memoria storica della Resistenza, e rappresentare e difendere i valori di libertà, giustizia, uguaglianza e solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione. L’antifascismo sarà il cardine delle attività che si diffonderanno come pratica giornaliera e costante, dai percorsi formativi nelle scuole alle iniziative in piazza, dagli incontri tematici alla collaborazione con altre associazioni. Ogni sezione è desiderosa di dare un segnale deciso di ripudio del fascismo in tutte le sue forme e manifestazioni perché il territorio che, prima del ventennio fascista, si chiamava “Terra di lavoro” ha subito un forte condizionamento, rivelato già dal nome “Littoria” dato a Latina da Mussolini nell’attuazione del suo piano politico imperialista, opportunisticamente amplificato attraverso una propaganda a livello mondiale.

La pentapoli fascista – Littoria nel 1932; Sabaudia l’anno successivo; Pontinia nel 1934 e ancora Aprila e Pomezia – a cui vennero annessi ben 15 borghi oltre al villaggio di Latina Scalo, ha segnato la storia di questa provincia in cui in larghe fasce della popolazione è stato radicato il cosiddetto “fascismo buono”.

Ma, ciò nonostante, non è mai mancata una presenza di antifascismo pur nei penosi tempi delle purghe e della violenza armata delle squadre fasciste.

Pertanto una significativa parte delle attività si concentrerà sul ripercorrere i fatti e riscoprire e divulgare documenti storici che attestano la reale messa in opera della bonifica dell’agropontino, denudando la retorica fascista del lavoro dei campi a cominciare dalla presa d’atto che le paludi non erano neppure bonificate quando i coloni vennero “deportati” dal nord Italia con la promessa di una vita migliore; quelle persone, al contrario, vivevano nella più assoluta indigenza, costretti a vivere in isolamento perché le città pontine avevano grandi piazze per le adunate o le visite del duce, non certo per la vita collettiva e le libere attività sociali, ritenute pericolose perché foriere di emancipazione. E Mussolini intendeva conservare l’immagine del suo regime autoritario.

Sarà realizzato il recupero della memoria storica e di tutti gli avvenimenti della “Resistenza silenziosa” che avvennero nelle città, nelle campagne, nelle montagne, una lotta fatta da liberi cittadini che dissero No e si opposero alla ferocia nazifascista. L’Anpi vuole altresì sensibilizzare la popolazione con iniziative e interventi sui nuovi fascismi che oggi colpiscono migranti e minoranze. Portatrice ed erede delle istanze di libertà che furono gridate a gran voce e furono difese dai nostri partigiani, l’Anpi invita tutte le comunità a partecipare alla vita di sezione e agli eventi pubblici.

 Ada Filosa, presidente del Comitato provinciale di Latina e componente del Comitato nazionale Anpi