Fresca, attuale, vivace Anpi. Continua a sorprendere la qualità propositiva, intelligente e lungimirante dell’associazione dei partigiani. Per il Giorno della Memoria, ad esempio. In tutta Italia, comitati provinciali e sezioni hanno costruito iniziative capaci di mettere insieme le locali istituzioni della Repubblica, altre associazioni, sindacati e istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, scolaresche e docenti, artisti, semplici cittadini. Si potrebbe gridare al miracolo, in un Paese spesso stanco, ripiegato su se stesso, dove la Storia recente è sempre stata insegnata poco e male, depotenziata, financo ormai derubricata da alcune prove di esame.

Ma per l’Anpi la conoscenza, la cultura, l’arte sono motori della democrazia e della partecipazione e, grazie all’impegno, riescono a declinarle al presente, a renderle utili all’oggi, a saperle raccontare e trasmettere nei modi più consoni alle nuove generazioni.

Così, proprio per la mole e l’alto profilo delle proposte, il 27 gennaio – data che con la legge istitutiva approvata dal Parlamento nel 2000 celebra la Shoah ebraica – si è dilatato nel tempo e nei contenuti. Occupando di frequente l’arco di una o anche più settimane e affrontando l’intera vergogna delle leggi razziste e della persecuzione fascista e nazista della Comunità ebraica e di tutte le altre minoranze etniche e religiose, degli oppositori politici e dei partigiani, dei disabili, dei militari, degli omosessuali.

E dal Nord al Sud si è offerta anche la possibilità di scoprire eventi misconosciuti accaduti proprio nei vari territori. Impossibile dunque dare conto in maniera esaustiva di mostre, convegni, presentazioni di libri, filmati, concerti, spettacoli teatrali che hanno scandito la ricorrenza nel 2019. Quella che segue, dunque, è solo una rapida carrellata.

Caltanissetta. In fascia tricolore per un giorno il deportato e oggi centenario Salvatore Russo (da http://www.ennaora.it/wp-content/uploads/2019/01/salvatore-russo.jpg)

Nel cuore della Sicilia, il Comitato provinciale Anpi di Caltanissetta e la sezione di Riesi, il Comune e l’Istituto scolastico “Carlo Maria Carafa”, nell’ambito del protocollo siglato col Miur nel 2015, hanno presentato un libro finanziato e patrocinato dal Municipio, sui locali oppositori al regime e sul contributo dei siciliani alla lotta di Liberazione. Il saggio ha avuto la supervisione dell’Anpi regionale e l’apporto dell’Anpi Roma sui partigiani di Riesi che hanno operato nella Capitale. Il primo cittadino ha inoltre consegnato una targa a Salvatore Russo, un signore che ha già spento cento candeline, deportato nei campi di concentramento, gli ha ceduto la fascia tricolore, nominandolo simbolicamente sindaco per un giorno. Ovviamente con assessori e studenti non è poi mancata la festa, ritmata dai canti intonati dagli studenti.

Nel territorio metropolitano di Milano le iniziative, anche preparatorie, sono state molteplici. Solo a titolo di esempio, ricordiamo l’iniziativa organizzata dall’Anpi di Legnano col patrocinio del Comune al palazzo Leone da Perego.

Oltre alla tragedia della shoah affrontata con Gadi Schoenheit, rappresentante della Comunità ebraica milanese e di Cristina Gualtieri della Cgil Legnano, con il presidente nazionale Aned Dario Venegoni si è parlato della deportazione degli operai e dei partigiani e con altri interventi della deportazione dei lavoratori.

Tra gli eventi è d’obbligo segnalare l’incontro della senatrice Liliana Segre con gli studenti al Teatro della Scala, una cornice internazionalmente prestigiosa che per la prima volta si è aperta all’iniziativa di memoria. Ben 1800 persone, in 700 erano gli studenti, hanno affollato platea e palchi per l’incontro promosso dall’Anpi provinciale di Milano e dall’associazione Figli della Shoah, non perdendo una battuta del racconto della senatrice ebrea perseguitata e deportata, sopravvissuta ad Auschwitz al contrario dei familiari.

La senatrice Liliana Segre in uno scatto davanti alla locandina dell’Anpi Scala

Introdotta dal giornalista Enrico Mentana, minacciato nelle scorse settimane con una lettera firmata da una svastica, Liliana Segre ha collegato la sua storia all’attualità: “Da vittima della Shoah – ha detto – anch’io sono stata clandestina”. Applausi e commozione dei presenti hanno cadenzato l’intervento. A prendere la parola anche la vicesindaca Anna Scavuzzo e il presidente dell’Anpi provinciale, Roberto Cenati, che ha ricordato la nascita della sezione Anpi Scala.

Genova. Nella città metropolitana ligure, l’Anpi con l’Aned e il Comune di Chiavari il 21 gennaio hanno organizzato un incontro di approfondimento dedicato alla memoria e al suo valore. Titolo “Il Tigullio non dimentica”. Si è voluta agganciare la Giornata della Memoria 2019 all’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali, introdotte nell’ordinamento legislativo dello Stato italiano dal regime fascista tra il 5 settembre 1938 e il 29 giugno 1939. All’iniziativa hanno partecipato i giornalisti Gad Lerner e Roberto Pettinaroli, direttore dell’edizione Levante del Secolo XIX. Il 27 si è dato spazio alla musica: all’Auditorio San Francesco si è tenuto il concerto “Notte Trasfigurata”, un duello tra Mozart e Schönberg, a cura della Filarmonica Città di Chiavari con l’interpretazione del maestro Andrea Bacchetti al pianoforte e de La Superba Chamber Orchestra. Infine, martedì 29 gennaio è stata la volta dello spettacolo “L’ultima notte di Bonhoeffer”, scritto, interpretato e diretto da Pino Petruzzelli, autore e regista del Teatro Nazionale di Genova.

Più giorni l’Anpi provinciale di Pescara e la sezione F.lli Gialluca hanno dedicato alle iniziative nel capoluogo abruzzese. Il presidente territoriale dei partigiani, Luca Prosperi, e lo storico Pablo Dell’Osa, hanno incontrato gli studenti del Liceo classico D’Annunzio, hanno promosso spettacoli teatrali con il contributo di valenti artisti e associazioni, mostre fotografiche. Altre iniziative sono state realizzate a Città Sant’Angelo, nel Teatro Comunale; a Penne, dove si è parlato di Costituzione con “70 anni tra democrazia e antifascismo”; a Manoppello scalo, con “Tre storie di ordinaria ferocia” si sono ricordati Luigi Cernac, trucidato dai fascisti nel 1943, Ercole Di Meo e Rocco Mancini, un giovane di 16 anni ucciso dai nazifascisti.

Tra le molteplici iniziative di Firenze (ricordiamo che la Toscana ha realizzato un viaggio della memoria ad Auschwitz di cui vi diamo conto in questo numero, link Baldini) segnaliamo “Italiani brava gente” con la proiezione di un estratto del docufilm “Viaggio senza ritorno”, di Alberto Angela, dedicato alla deportazione degli ebrei di Roma del 16 ottobre 1943, e la presentazione di libri.

A Perugia, alla memoria della deportazione è stata dedicata un’intera settimana. Promossa da Anpi Umbria e la sezione di Umbertide, dal 10 al 17 gennaio, con il patrocinio di Regione e Comune di Umbertide, è stata allestita la mostra “1938 – Leggi razziali fasciste”. Rappresentanti delle istituzioni locali e la presidente provinciale Anpi Perugia, Mari Franceschini, hanno spiegato il merito dell’iniziativa.

A Venezia, l’Anpi ha scelto di occuparsi dei monumenti alla memoria. I volontari antifascisti con le associazioni Iveser e Veritas hanno ripulito targhe, cippi e architetture commemorative danneggiate dal tempo e dal degrado. A Chioggia sono stati molti partecipati gli appuntamenti organizzati dall’associazione dei partigiani in collaborazione con il Comune: spettacoli teatrali, letture e la posa di una pietra d’inciampo dedicata a Guido Lionello, morto a Dachau nel 1945.

Era stata proprio l’Anpi locale ad avanzare la proposta di installazione del sampietrino d’ottone, realizzata alla presenta dell’ideatore delle stolpersteine, l’artista tedesco Gunter Demnig.

Fittissimo il calendario delle iniziative realizzato a Savona e nei Comuni limitrofi. Con gli studenti, Varazze ha approfondito quella pagina nera di storia e con il teatro-canzone dell’artista Gian Piero Alloisio si è completata una trilogia di dedicata alla Resistenza. “Ragazze coraggio”, è la pièce realizzata quest’anno dove si ritraggono tre donne: Fidia “Donata” Lucarini, partigiana della brigata “Felicita Alice Noli”, unica formazione tutta femminile; Pierina “Milly” Ferrari, staffetta partigiana di Tagliolo Monferrato, testimone chiave del rastrellamento della Benedicta, avvenuto nell’aprile del 1944; Adriana “Vittoria” Colla, partigiana della Val di Susa, protagonista della liberazione di tre partigiani alle Molinette, che dal dopoguerra ha svolto un ruolo determinante all’interno dell’Anpi provinciale savonese.

Inoltre è stato pubblicato il videoclip “Tieni Duro”, dall’album “Resistenza Pop”, fruibile al link https://www.youtube.com/watch?v=qFfJ3B-7SAY. Va inoltre citata la posa di pietre d’inciampo a Finale Ligure.

Bari, Sala consiliare. Il sindaco Antonio De Caro e accanto il presidente del comitato provinciale e componente del comitato nazionale Anpi, Ferdinando Pappalardo

Come Patria vi aveva anticipato, nella sala consiliare del Comune di Bari si è tenuta una sobria cerimonia in memoria di Filippo D’Agostino, luminosa figura dell’antifascismo pugliese, massacrato dai nazisti nel lager di Mauthausen. Sono intervenuti, tra gli altri il sindaco Antonio Decaro, il presidente provinciale dell’Anpi Ferdinando Pappalardo, il segretario della Camera confederale del lavoro Gigia Bucci.

Nel territorio di Cosenza,  a Guardia Piemontese, dove tra XIII e XIV secolo si rifugiarono valdesi perseguitati (e si dove parla la lingua occitana), a Cittadella del Capo Bonifati, Praj, Paola, Acquappesa e nel quartiere ebraico della città di Cosenza, le iniziative sono state realizzate di concerto con Opera nomadi.

Foto di gruppo sotto la targa apposta al Cafarone, il quartiere ebraico di Cosenza

Tre giorni di incontri, seminari e proiezioni nelle scuole (il 28, 29 e 30 gennaio) e il 1° febbraio, con la partecipazione di numerosi consiglieri comunali, è sfilato un corteo della pace fino al Cafarone, il quartiere ebraico, concluso dall’apposizione di una targa in memoria di tutti gli stermini nazifascisti. Poi una si è tenuta una conferenza nel Palazzo della Provincia.

Inoltre nel Giardino dei Giusti è stata ricollocata la targa del Comune dedicata agli internati del campo Ferramonti, oltraggiosamente rimossa nel 2015. L’Anpi ha inoltre promosso la Festa del tesseramento 2019.

In provincia di Reggio Emilia, a Bibbiano, si è tenuta l’Assemblea annuale della sezione Anpi.

Le foto di Bibbiano sono state scattata da Giangiacomo Papotti

Ospiti d’eccellenza dell’incontro, promosso nella sala cinematografica della cittadina, gremita per l’occasione, sono stati Sarah Mazzantini, 16 anni, pronipote di Pietro Uccelli, Medaglia d’Onore alla Memoria 2019; e Ilde e Alberto Iotti, la moglie e il figlio di Pietro Iotti, Medaglia d’Onore alla Memoria 2019. All’iniziativa ha partecipato ed è intervenuto, tra i relatori, anche il sindaco.

Apertura straordinaria sede dell’Anpi provinciale di Verona, il 12 gennaio, in preparazione della ricorrenza, per un incontro di approfondimento formativo dedicato agli insegnanti e per mettere a punto le iniziative promosse dall’Aned locale.

Verona (da https://veronanetwork.it/wp-content/uploads/2019/01/carro-memoria.jpg)

Per tutta la settimana, 22-27 gennaio, inoltre il “Carro delle memorie”, un vagone ferroviario utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio nazisti, ha stazionato in Piazza Bra.

Torino. Nella città capoluogo piemontese sono state organizzate decine di eventi con le associazioni combattentistiche, tra cui l’Anpi. L’associazione provinciale dei partigiani ha inoltre moltiplicato le iniziative con le sezioni del territorio.

Patrocini dei Comuni e qualità dell’offerta hanno dato l’impronta alla XIX Giornata della Memoria.

A titolo di esempio, citiamo le letture e la mostra sull’eliminazione dei disabili nella Germania nazista che, nella sala consigliare, sono state organizzate anche con il contributo della sezione Anpi di Favria, Oglianico e Rivarolo Canavese; a Rueglio, in collaborazione con il Comune, la sezione Ivrea Basso Canavese ha proposto al mostra “Stermini in Europa, perché ricordare”. 

Dalle leggi razziali a quel maggio del ’68”, è stata l’iniziativa realizzata a Palazzo Vecchio di Bagnacavallo, Ravenna. Grande successo per la presentazione, con il saluto del sindaco Eleonora Proni, del libro “’68 Quei giorni del maggio”, scritto a quattro mani dalla presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo, e dal presidente del comitato provinciale di Ravenna, Ivano Artioli.

Una bella giornata di impegno, cultura dal finale festoso in musica con i brani di Vittorio Bonetti.

Coltiviamo la memoria” riassume la molteplicità delle iniziative cittadine di Pisa, con il presidente provinciale, Bruno Possenti, l’Anpi e la Comunità ebraica rappresentata dal presidente emerito Guido Cava, ha incontrato gli studenti. Letture e canzoni a cura dell’associazione “CONTROcanto pisano” hanno anche ricordato anche il “Porrajmos”, lo sterminio dimenticato di Rom e Sinti. L’Anpi provinciale e la sezione di Vicopisano hanno inoltre avviato un’iniziativa dal titolo emblematico: “Camminando verso il 25 aprile”. Un ciclo di incontri sulla Costituzione avviato il 24 gennaio che si concluderà alla vigilia della Festa della Liberazione.

Al centro delle iniziative promosse a Trento con l’Anpi è stata la cerimonia a Palazzo Geremia. Il sindaco Alessandro Andreatta si è soffermato sul ruolo del linguaggio nell’affermazione del regime nazista. “Oggi è in atto uno scivolamento pericoloso”, ha ammonito il primo cittadino. Poi è stata la volta dell’intervento del presidente locale dei partigiani, Enrico Paissan, dedicato agli ufficiali e ai soldati Caduti nella difesa dall’attacco tedesco alle caserme cittadine ad altre due persone simbolo dell’antifascismo trentino: don Narciso Sordo, deportato dapprima nel campo di concentramento di Bolzano, successivamente a Mauthausen, e infine a Gusen dove morì; e Adamello Collini, guida alpina che, dopo l’8 settembre, aiutò antifascisti e militari alleati a raggiungere il confine svizzero, e per questo venne arrestato e deportato a Mauthausen dove morì nel febbraio ’45. “Oggi più che mai – ha concluso Paissan – c’è la necessità di opporsi a una deriva pericolosa nel nostro Paese e in Europa. Il rialzare la testa di formazioni che si richiamo esplicitamente o meno al fascismo e al nazismo, esprimono con virulenza i disvalori di quei regimi dittatoriali e liberticidi, seminando a piene mani odio e razzismo”.

Roma. L’iniziativa del 4 febbraio alla Casa della memoria e della storia – alla presenza della presidente nazionale Anpi Carla Nespolo – dedicata al Porrajmos,  è stata la conclusione di decine e decine di appuntamenti promossi dal comitato capitolino dei partigiani e dalle sezioni nel territorio. Convegni, spettacoli, concerti, gare sportive hanno animato l’intero mese di gennaio. Ricordiamo il 24, alla Casa della memoria, organizzato con l’Aned, il seminario “Donne nei lager”. Introdotti da Marina Pierlorenzi, vice presidente e responsabile del coordinamento donne dell’Anpi Roma, i lavori hanno messo a fuoco la violenza nei campi di sterminio subita dalle donne: la perdita dell’identità individuale, il trauma della nudità, la separazione dai figli. E anche il dramma “del ritorno” e dell’essere “sopravvissute” che portò molte deportate a isolarsi, ammalandosi di patologie fisiche e psichiche. Tra i relatori segnaliamo Ambra Laurenzi, presidente del Comitato internazionale Ravensbruck.

Città per città, in Sardegna, sono state molto partecipate le iniziative promosse coordinatore regionale Anpi, Marco Sini. Partigiani hanno incontrato gli studenti, coltivando la memoria democratica e ricordato i sei milioni di ebrei morti nei campi di sterminio, i cinquecentomila Rom e Sinti, e i molti italiani che si sono opposti al fascismo e al nazismo e quanti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, scelsero di non continuare a combattere con i tedeschi. “Tutti internati nei lager”, ha rammentato Sini. Poi ha il coordinatore ha spiegato che “dal 2006 è possibile iscriversi all’Anpi anche se non si è stati partigiani: “Bisogna ovviamente – ha precisato Sini – condividere l’antifascismo, trasmettere la memoria delle lotte fatte per la Costituzione e difenderla”.

Impossibile anche dare conto esaustivamente alle proposte capillarmente realizzate dall’Associazione dei partigiani in Friuli-Venezia Giulia.

Tra UdineOrzano di Remanzacco, Azzano Decimo, Pagnacco, Cernvigano del Friuli, Fiumicello Villa Vicentina (dove si è ricordata anche la deportazione dei civili slavi – anziani, donne e bambini – nei campi di concentramento italiani al confine orientale) concerti,  presentazioni di libri, lezioni di storia, seminari, si sono alternati  alle iniziative chenell’arco di tutto il mese di gennaio, hanno commemorato le vittime dell’effereratezza nazifascista.