Stefano Bonaccini, presidente Emilia Romagna: “Questo congresso si svolge in un tempo che non avremmo mai creduto di vivere: non dimentico e non voglio dimenticare che la mia generazione è stata la prima della storia dell’umanità, in questa parte del mondo, a non conoscere per decenni l’orrore della guerra e so bene che questo è avvenuto grazie anche al sacrificio di tante e di tanti che misero la loro vita a rischio.” “Siete nella regione che pagò il prezzo più alto alla lotta di liberazione e resistenza al nazifascismo: la nostra è la regione che vede ogni comunità riempita di cippi e di lapidi che richiamano ragazze e ragazzi, donne e uomini, che persero la vita per combattere i nazifascisti per ridare a noi la pace e la democrazia. Vorrei che questo non lo si dimenticasse mai”. Queste le parole con cui Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, ha iniziato il suo saluto al congresso Anpi di Riccione. “Siete nella provincia di Rimini, che nel 1945 fu più rasa al suolo di Berlino, perché qui passava la Linea gotica, e la quasi totalità di edifici erano distrutti o inagibili – ha aggiunto il presidente -. So bene che se è stato possibile, per me e per tutte le generazioni successive, vivere in pace e godere della libertà, della democrazia e della giustizia sociale è stato anche perché ci fu chi non si chiuse in casa, ma si diede da fare per combattere la follia e l’orrore nazifascista. Vorrei che non lo si dimenticasse mai”.