In un saluto in collegamento streaming, il ministro Roberto Speranza ha rivolto parole di vicinanza all’associazione dei partigiani: “Le vostre idee non sono mai state così indispensabili e così attuali. Ho fatto per due anni il ministro della Salute durante una pandemia senza precedenti che ha messo l’uomo davanti a un virus invisibile, e lo ha portato a chiusure, allentamenti della vita sociale e culturale. però l’uomo è stato unito, uno spirito unito contro il virus. Oggi, con un incrocio del destino e della storia, dopo una fase dentro cui ancora siamo, ci troviamo invece a una storia diversa non degli uomini impegnati contro il virus ma l’uomo contro l’uomo, la disperazione delle sirene, il rumore dei cannoni e dei bombardamenti, le persone che devono fuggire. Un momento senza precedenti. La pandemia aveva in qualche modo sottolineato uno spirito di cittadinanza e di aiuto reciproco. Il vaccino non deve essere considerato un privilegio ma un bene pubblico, di tutti. La presenza dell’Anpi deve aiutarci a declinare i nostri valori in un tempo senza precedenti. E penso davvero che l’articolo 32 della nostra costituzione sia il più bello, il faro della nostra costituzione: avvicinare ogni giorno le persone a questo, la repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.
E conferma che davanti ad una malattia, a un essere umano che sta male non deve contare nient’altro che non la necessità di curarlo. Questo dice la nostra Costituzione, figlia della Resistenza e delle forze democratiche che riuscirono a scriverlo insieme
questo significa mettere più soldi sulla salute e chiudere la stagione dei tagli. Il patrimonio di cui disponiamo è un servizio sanitario nazionale su base universalista. Dobbiamo difenderlo nel suo impianto fondamentale: ci sono paesi del mondo, anche molto importanti, dove se non hai la carta di credito e non hai un’assicurazione, non puoi curarti. da noi non è così”.