Ma secondo il segretario Pd: “l’Europa non può fare come i caschi blu a Srebrenica, che si voltarono dall’altra parte e consentirono il massacro di 8mila bosniaci”
Il segretario dem Enrico Letta: il Partito democratico e l’Anpi stanno sempre dalla stessa parte del campo. Perché è il campo della democrazia e dell’antifascismo. Il Pd rappresenta il 12% dei parlamentari, oggi, ma lo sforzo che stiamo facendo sulle due proposte di legge, la toponomastica firmata da Andrea De Maria e quella di Emanuele Fiano con cui vogliamo colpire con maggiore forza tutti quei rigurgiti che in un momento drammatico, il 9 ottobre alla sede della Cgil a Roma, ci siamo trovati di fronte a qualcosa che non avremmo immaginato di vedere. Io sposo le parole del presidente della Repubblica, la necessità di stare con gli aggrediti, di fermare questa guerra, e mentre siamo qui Oggi a Bruxelles i 27 capi di stato e di governo si trovano per cercare di fare un passo avanti di unità. La risposta dell’Europa deve essere il più possibile unitaria. Sposo le parole del presidente Mattarella sulla necessità di stare con gli aggrediti, fermare questa guerra e arrivare a una pace duratura”. Per il segretario Pd: “l’Europa non può fare come i caschi blu a Srebrenica, che si voltarono dall’altra parte e consentirono il massacro di 8mila bosniaci”.
Pubblicato giovedì 24 Marzo 2022
Stampato il 30/09/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/anpi/letta-pd-e-anpi-sempre-dalla-stessa-parte-del-campo/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Modena. Oltre 150 delegati in rappresentanza dei 4.500 iscritti di tutta la provincia, eletti nei 35 congressi di sezione. Rappresentanti delle Istituzioni e altri prestigiosi ospiti al XVII dell’Anpi provinciale
È la giovane Michela Cella, presidente del Comitato provinciale Anpi di Novara, ad aprire i lavori al Palacongressi di Riccione. Il primo saluto è di Patrick Zaki: “Il sostegno ricevuto da voi è stato così grande da farmi sentire uno di voi e nessuno conoscesse la mia storia probabilmente sarei ancora in prigione in questo momento”
“Il congresso dell’Associazione che raccoglie l’eredità di coloro che hanno lottato per la libertà, sarà certamente, ancora una volta, un momento importante di testimonianza e di riflessione. Di solidarietà attiva, ricerca di una pace su cui ricostruire civiltà e diritto. I principi, vivi e attuali, della nostra Carta costituzionale agiscano da guida”
Parri la definì la “prima nostra battaglia in campo aperto”, combattuta e vinta da antifascisti, civili, militari, ex prigionieri di guerra alleati fuggiti dai campi di concentramento. Per l’anniversario, intere scolaresche sono salite su quei luogi, tra faggi e querce secolari. Interventi delle istituzioni locali e tante associazioni. A rappresentare l’Anpi nazionale, Tamara Ferretti della segreteria nazionale. E in classe per tutta la settimana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, lezioni di storia della Resistenza
La guerra sembra senza sbocchi. Mentre continua il conflitto sul campo, a livello internazionale quasi nessun Paese (fatta eccezione per la Cina e il Vaticano) sembra intenzionato a lavorare almeno per un cessate il fuoco. Intanto l’Europa si riserva di utilizzare parte dei fondi del Pnrr per finanziare la produzione di nuove armi. La posizione del Governo italiano e delle opposizioni. Come non va il mondo, secondo un ragazzo di 19 anni
Subito dopo il colpo di Stato in Cile, in un’Italia stretta nella morsa di un neofascismo strisciante, trame eversive, servizi segreti deviati e attentati terroristici, il segretario del Partito comunista ri-proponeva una strategia politica per evitare la saldatura tra forze «dal centro all’estrema destra». E il 28 settembre 1973 su “Rinascita” pubblicava “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, inaugurando un faticoso dialogo a distanza tra i due maggiori partiti democratici in Parlamento, la Dc e il Pci. Ma dovrà fare i conti con una realtà internazionale che sia in Occidente sia all’Est scoraggerà il suo progetto
Lo storico gruppo musicale popolare presenta una nuova edizione della sua raccolta di canti e musiche dell’antifascismo e della Resistenza. Sono 18 brani, alcuni molto famosi e altri meno conosciuti, ma comunque impressi nella memoria: da Bella Ciao a 8 settembre, da Mamma mi dole a Fischia il vento. Appuntamento venerdì 29 settembre al Teatro Astra di Vicenza
Questo sito utilizza cookie per offrirti un’esperienza di navigazione ottimizzata. Scrollando, cliccando su un qualsiasi elemento della pagina, o chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookie. Consulta la nostra cookie policy per saperne di più sui cookies e come negare il consenso all’utilizzo. OKLeggi informazioni sui cookie
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.