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mercoledì 12 Febbraio 2025

L’Argentina di Milei seppellisce il “nunca más” e riscrive la storia

La nuova amministrazione della Casa Rosada, impegnata nella costruzione del fronte globale delle estreme destre, ha avviato una nuova narrazione di una delle pagine più buie del Paese: sostenendo la difesa della “memoria completa”, cioè che nega la verità storica e giudiziaria, i crimini contro l’umanità commessi durante la dittatura di Videla, mentre si ripudiano le organizzazioni per i diritti umani e si lanciano messaggi di empatia verso i torturatori dell’Esma ora in carcere: “solo ex combattenti contro l’avanzata del comunismo”

domenica 9 Febbraio 2025

Con le bandiere Anpi l’ultimo saluto al compagno e partigiano Aldo Tortorella

In tantissimi per l’addio laico. Personalità della sinistra, sindacalisti, giornalisti, e molti di quanti con lui hanno fatto un pezzo di strada insieme. Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “Solidarietà, libertà e uguaglianza intrecciate erano le bussole del partigiano Alessio. Ci ha reso orgogliosamente umani. Pensava ai giovani antifascisti, li ha invitati a essere i nuovi partigiani”. L’ex direttore dell’Unità nei prossimi giorni dimorerà al Verano nel Famedio del Pci

giovedì 6 Febbraio 2025

Visco, il campo di concentramento fascista per prigionieri jugoslavi

A poco meno di 30 km dal confine orientale, nel territorio di Udine, il lager fu attivo dal 20 febbraio 1943 all’8 settembre. Si trattò di una delle strutture pensate in connessione con l’invasione della Jugoslavia. Vi vennero deportate intere famiglie di resistenti, sospetti o semplicemente potenziali tali. Recenti progetti lo hanno inserito nell’iniziativa Museo diffuso della Resistenza in Friuli Venezia Giulia assieme al campo di Gonars e alla caserma Piave di Palmanova che fu luogo di torture. È però solo un recupero parziale, si tratta invece di un patrimonio da preservare nella sua interezza. La testimonianza di Miljenko Kukuljan, deportato bambino

mercoledì 5 Febbraio 2025

Mauro Del Giudice, il magistrato che osò provare a indagare Mussolini per il caso Matteotti

Nelle ricostruzioni delle indagini sul rapimento e l’assassinio dell’onorevole socialista e dagli interrogatori dei protagonisti della vicenda emergono tutti i lati oscuri dell’operazione che il duce, mandante politico dell’omicidio secondo alcuni testimoni, orchestrò cercando di far bruciare solo gli uomini assoldati. L’imbarazzo dei titolari dell’inchiesta giudiziaria che a un certo punto si trovarono di fronte al dilemma di spiccare o meno un mandato di cattura per lo stesso capo del fascismo

lunedì 3 Febbraio 2025

L’unico treno in orario, quello della propaganda

Il 10 febbraio 2025 il “Treno del Ricordo, l’esodo giuliano-dalmata” tornerà ad attraversare l’Italia con una mostra multimediale dedicata soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Ma l’esposizione è talmente intrisa di semplificazioni e scorrettezze storiche da far credere allo studioso che l’ha visitata di essere immerso in una realtà distopica dove, per dirla con Orwell, la ripetizione ossessiva di slogan falsi rende vere le bugie

domenica 2 Febbraio 2025

Jeannie Watt von Mumm, la baronessa che salvò Portofino dalle mine naziste

Scozzese di nascita e vedova di un nobile tedesco, la sera del 23 aprile 1945 fece recedere il tenente della Kriegsmarine Ernest Reimers, già responsabile della strage di 22 antifascisti all’Olivetta, dal far saltare il borgo: era un folle ordine di Hitler che, ormai conscio della fine, voleva distruggere un luogo amato da Eva Braun

giovedì 30 Gennaio 2025

Prigionieri di guerra, la ricerca non si ferma

La storia di Pietro Macellaro e Ferdinando Guariniello si arricchisce di nuovi documenti provenienti dagli archivi dell’ex Rhodesia. A fornirli il presidente dell’associazione che riunisce i familiari dei prigionieri di un altro luogo di concentramento alleato di nostri soldati e il più grande: Zonderwater in Sudafrica. Il ruolo fondamentale del volontariato nell’indagine storica e della divulgazione

lunedì 27 Gennaio 2025

Giorno della Memoria 2025. Il dovere di ricordare

Sono passati 80 anni dalla liberazione del lager di Auschwitz, il simbolo dell’orrore genocidiario nazista, che si avvalse anche della complicità dell’Italia fascista. Parlarne, parlarne e parlarne, soprattutto alle nuove generazioni, continuando a indignarci. Perché aveva ragione Primo Levi con il suo pessimismo sulla natura umana e il suo accorato appello alla vigilanza. E se la Shoah è un unicum nella storia, guardandoci intorno non possiamo dimenticare le parole di Liliana Segre: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Pace, coesistenza, neutralità. Un’altra strada è possibile

Mettere in campo un’alternativa alla guerra si può, riattivando i processi di coesistenza pacifica e di neutralità. Tanti però i nodi da sciogliere, a partire dal ruolo della Nato, che dal 1999 si è trasformata in un agente offensivo che spinge tutti gli “esclusi” a riarmarsi. Il secondo ostacolo è proprio la disastrosa corsa al riarmo dell’Europa, da bloccare al più presto. È difficile parlare oggi di pace, ma è necessario. Non bastano però gli appelli morali: serve una mobilitazione mondiale che esprima una critica politica alla guerra; un movimento che, ricalcando quello dei Partigiani della Pace degli Anni 50, si ponga come obiettivo quello di “non implorare la pace ai fautori di guerra, ma costringerli ad accettarla”. E noi, accanto alla parola pace ne mettiamo un’altra: antifascismo, vera premessa per la realizzazione di una società nuova

Non solo cittadino onorario d’Italia, il capo del fascismo pure laureato honoris causa. In Svizzera

Nasce così, per fare i conti con il passato, “Docteur Mussolini. Un passé sensible”, una mostra all’Università di Losanna (fino al 21 settembre) realizzata grazie ad Anpi Ginevra, Colonie Libere Italiane, Comitato XXV Aprile di Zurigo e le associazioni antifasciste presenti nella Confederazione elvetica, dopo aver chiesto ma non ottenuto dall’ateneo la revoca del diploma conferito al dittatore nel 1937. E si è lanciata una petizione online affinché si ricordi Jean Wintsch, l’unico professore che disse No

KLER.CSK “Non sprecate il mio sacrificio”

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

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