Aldo Chiantella, il partigiano “Fieramosca”, ha compiuto 100 anni!

“Chi all’onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento”, recita un proverbio. Aldo Chiantella, nome di battaglia “Fieramosca”, all’onor suo non ha mancato, specialmente nei momenti nei quali si è battuto con sacrificio e coraggio per la libertà, la giustizia e la democrazia. Arrivato ai cento anni d’età lo scorso 23 marzo, vista la sua storia e il suo attuale e concreto esempio, il partigiano calabrese non ha pensato a dover riparare, ma a festeggiare insieme ai compagni della sezione Anpi “Ruggero Condò” di Reggio Calabria, alla moglie Maria e ai figli.

Partigiani in Friuli

Come da lui stesso narrato, fu partigiano “per coincidenza”, perché fu sfollato in Friuli dopo i bombardamenti alleati sulla sua Reggio Calabria del maggio 1943 e lì nel successivo luglio entrò in contatto con esponenti politici socialisti. Ma ben presto il caso lasciò spazio alla volontà, entrando così anche lui nella gloriosa storia della Resistenza.

Un momento dei festeggiamenti

«Capii la differenza fra la concezione fascista e quella socialista e con entusiasmo e convinzione feci la scelta giusta. Avrei potuto starmene tranquillo, protetto dalla famiglia. Invece ho mi sono detto devo andare, non era più tollerabile la sudditanza ai nazisti e ai loro servi fascisti. Avevo voglia di cambiare il mondo», racconta il classe 1925 “Fieramosca” sulla sua scelta di servire la nobile e alta causa.

In montagna, tra pericoli e disagi, passò sedici lunghi mesi, nel corso dei quali guidò con valore un gruppo di una cinquantina di unità partigiane. «Rischiavamo la vita ogni giorno, cercando di fare il nostro dovere», spiega Chiantella. La sua faticosa vita di lotta fu intervallata da quella altrettanto dura della detenzione nel carcere di Spilimbergo dopo la sua cattura ad opera dei nazisti nel febbraio 1945. «Subii torture e violenze e l’aspettativa della fucilazione durata tre mesi» è un altro passaggio del partigiano reggino, che fortunatamente riuscì a scappare e a ritornare prima a dare il proprio contributo al rovesciamento del vile giogo nazifascista e poi riuscire finalmente a raggiungere l’agognata Liberazione.

In tanti nella sezione Anpi Condò per festeggiare il bel traguardo anagrafico di Aldo Chiantella “Fieramosca”

“Fieramosca”, ancora oggi lucido e appassionato, per i compagni reggini e calabresi non è solo testimonianza preziosa di valori e aneddoti della Resistenza, ma è pure guida per le lotte di oggi, come dimostrano le parole scritte dalla sezione “Condò” per il centenario: “La Costituzione è un patrimonio da difendere, soprattutto in un’epoca in cui i suoi valori vengono messi in discussione. Il Ponte sullo Stretto, simbolo di un modello di sviluppo calato dall’alto, ignora i bisogni reali del territorio e delle persone che lo abitano. Così come nel passato si è lottato per liberare il Paese dall’oppressione, oggi si continua a resistere per difendere la terra, il lavoro e la dignità delle comunità locali. La memoria non è un esercizio sterile, ma una responsabilità. Abbiamo raccolto il testimone di chi ha lottato prima di noi, consapevoli che la strada della libertà non è mai definitivamente conquistata, ma va percorsa ogni giorno. Grazie Aldo, grazie a chi non smette di credere nella possibilità di un futuro più giusto. Senza memoria, non c’è futuro”.

Sezione Anpi “Ruggero Condò” Reggio Calabria