Esattamente a un anno dalla scomparsa di “Geppe” si è tenuto nel municipio di Cagliari il ricordo del comandante partigiano della brigata “Aldo Casalgrandi” che combatté nel modenese contro i nazifascisti. E in questa data simbolica è stato suggellato anche il gemellaggio fra i Comuni di Cagliari e di Spilamberto, in nome dei valori democratici ereditati dalla Resistenza, “per favorire il senso di amicizia e di collaborazione” e continuare a esercitare la memoria attiva.

La delibera del Comune di Cagliari

Il centro dell’Emilia Romagna in cui Garau combatté fu liberato dalla brigata “Aldo Casalgrandi” con il sostegno della popolazione nella notte tra il 22 e il 23 aprile, prima dell’arrivo degli alleati. Nino Garau, decorato al Valor militare e medaglia della Liberazione “conferita a quanti hanno partecipato alla Resistenza contro il nazifascimo”, era già stato nominato cittadino onorario del Comune di Spilamberto, che gli aveva intitolato l’aula consiliare e consegnato le chiavi della città.

Nino Garau intervistato per “Noi partigiani”

Così, lo scorso 13 luglio, intervenendo in collegamento video, il sindaco Umberto Costantini, dopo la lettura della mozione da parte del presidente del consiglio comunale Edoardo Cocco, primo firmatario, ha detto: “Saluto l’amministrazione di Cagliari, siamo felici di accogliere la vostra proposta di gemellaggio, ora riuniti nell’aula dedicata a Nino Garau. Se oggi è possibile ritrovarsi in questo consiglio comunale lo si deve all’impegno di persone come Garau che hanno lottato per salvaguardare i principi di democrazia, lasciandoci un esempio da seguire con coraggio e da attualizzare tutti i giorni. A loro dobbiamo la nostra Repubblica e la nostra Costituzione antifascista”. Successivamente ha preso la parola il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che ha commentato: “Nino Garau, difensore della libertà e della democrazia, valori da conquistare ogni giorno”.

È stata poi la volta dei consiglieri comunali del capoluogo sardo: Andrea Dettori che, dopo il grazie rivolto a invitati, familiari e rappresentanti dell’Anpi e dell’Issasco (l’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea), ha definito “la mozione, un atto di riconoscenza per Geppe, comandante partigiano, a lungo impegnato nella difesa della memoria, in città e fra gli studenti”. Francesco Onnis, dopo aver parlato del partigiano Nino Garau, ha ricordato la recente intitolazione di una via cittadina all’antifascista Giovanni Lay. Il consigliere Marco Benucci ha mostrato la sua riconoscenza verso la figura di Garau, ricordandolo tra gli studenti del liceo Pacinotti, in una iniziativa Anpi-Cidi, e citando l’intervista di Gad Lerner raccolta nel memoriale della Resistenza “Noi partigiani”. Giulia Andreozzi e Francesca Mulas hanno evidenziato la presenza costante del comandante “Geppe” alle manifestazioni del 25 aprile e l’importanza dell’impegno dei resistenti: “questa nostra istituzione la dobbiamo al suo contributo: comune il valore dell’antifascismo che lega Cagliari a Spilamberto”.

Questa delibera si delinea come un significativo riconoscimento di Cagliari a un suo cittadino illustre, impegnato a difendere la democrazia, finché le forze glielo hanno consentito, nel dibattito pubblico e fra gli studenti: secondo Nino Garau i ragazzi della scuola media erano i più spontanei e immediati nel porgli le domande quando, insieme all’Anpi, entrava in classe a parlare di Resistenza e Costituzione. E noi, come sezione Anpi di Cagliari, intendiamo ricordarlo ancora così, forte e determinato, a un anno dalla sua scomparsa, e dedicargli la giornata inaugurale della nostra nuova sede, a settembre, cercando di onorare la memoria di Nino, allo stesso modo con cui lui andava fiero della sua tessera. L’unica – diceva – che riteneva importante per lui, simbolo di lotta al fascismo e di difesa della Costituzione e della democrazia.

Gianna Lai, presidente della Sezione Anpi di Cagliari