Melfi, Palazzo Vescovile, 28 dicembre 2023

Il 28 dicembre scorso, nella splendida cornice del Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi, si è svolto un importante evento organizzato dalla sezione Anpi di Melfi. Insieme al Sindaco, Giuseppe Maglione, e alle altre autorità civili, hanno partecipato numerosi iscritti Anpi, tanti cittadini, molti giovani, associazioni culturali della città, con gli interventi di Antonella Giosa, coordinatrice Donne Anpi Basilicata, Michele Petraroia dell’Anpi nazionale, Monsignor Fanelli, Vescovo della diocesi Melfi-Rapolla- Venosa.

L’incontro è stato promosso in occasione della visione del docufilm “Con voce di Nilde” e della consegna della tessera ad honorem al nostro vescovo Monsignor Ciro Fanelli. La presentazione del docufilm realizzato nell’ambito delle attività previste da “L’eredità di Nilde Iotti: progetto per la valorizzazione del lascito ideale e documentale”, è stata anticipata dalla lettura del messaggio di saluto inviato dall’onorevole Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti. Abbiamo chiesto ad Anna Martino, presidente Anpi di Melfi di spiegarci il senso dell’iniziativa.

Monsignor Ciro Fanelli, Vescovo della diocesi Melfi-Rapolla-Venosa è figlio di un internato militare

Presidente, come è nata l’idea della vostra sezione per questo importante evento?
A Melfi siamo fortemente impegnati nella costruzione della rete tra associazioni culturali, mondo della scuola, istituzioni, sindacati e la Chiesa, per attualizzare quotidianamente i valori costituzionali dell’antifascismo, della pace, del lavoro da difendere e sviluppare, della libertà e democrazia, della solidarietà, della parità uomo-donna. Un dialogo proficuo con il Vescovo Fanelli ha permesso già di realizzare manifestazioni per la pace, un incontro con gli studenti su sicurezza e convivenza civile, impegno per il lavoro a fianco di sindacati, istituzioni, lavoratori. Quindi, l’incontro del 28 dicembre è stato una sintesi di quanto già è avvenuto e che vogliamo proseguire. Colgo l’occasione per ringraziare Antonella Giosa, la Fondazione Iotti e il Sindaco Maglione per la loro presenza e complimentarmi per l’ottimo intervento di Michele Petraroia dell’Anpi nazionale, al pari di quello di Monsignor Fanelli, Vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa. Si è trattato di una iniziativa di grande valore, meritevole di farla conoscere a livello nazionale.

Perché la proiezione del docufilm “Con la voce di Nilde”?
Vorrei rispondere riportando alcune notazioni di Emanuela Piovano, regista del documentario. La regista afferma che il docufilm nasce dalla volontà di raccontare una persona autentica, una donna che ha dedicato tutta la sua vita a cercare di rendere davvero migliore le condizioni di vita di tutti. Questo film non vuole raccontare la storia, ma racconta come Nilde Iotti ha affrontato la storia. Vuole parlare ai giovani e rivolgere un invito a non dimenticare il suo esempio straordinario. “Nilde è una stella fisicamente morta, ma la cui luce non smette di illuminare e guidare la strada di quello che dobbiamo continuare a fare”.

Melfi, sono stati alcuni studenti a consegnare la tessera ad honorem dell’Anpi al vescovo Fanelli

Presidente Martino, perché avete voluto consegnare la tessera ad honorem dell’Anpi al Vescovo di Melfi?
La tessera è un gesto simbolico, ma di grande valore, per dire “grazie”, a nome di tutti gli iscritti all’Anpi, a Monsignor Fanelli, per la costante attenzione nei confronti di tutte le comunità della Diocesi, per il contributo instancabile al dibattito culturale e alla crescita civile del Paese intero; per la perseverante disponibilità ad accogliere e a promuovere iniziative culturali e spirituali di alto profilo; per l’apertura all’ascolto, al dialogo e al confronto con tutti.
Il Vescovo è stato ed è sempre in prima linea nell’affrontare i momenti critici del territorio. Mi riferisco alla delicata situazione della crisi dell’area industriale di San Nicola di Melfi e alla sua presenza ai cancelli della fabbrica.
Sempre incoraggianti le sue parole nell’invito ad andare avanti, a individuare i contenuti, a programmare iniziative e a promuovere esperienze. Anche durante la crisi connessa alla diffusione del Covid-19 è sorta la necessità di dialogare sugli effetti prodotti sull’economia e l’impatto sociale sulla comunità, come le inconsuete condizioni di lavoro, la disoccupazione, l’aumento delle disuguaglianze e la crisi di moltissimi settori.
In quel periodo è nata l’idea di creare un’alleanza con il mondo del volontariato, dell’associazionismo, della cultura, del lavoro e, soprattutto, con il mondo dei giovani, per difendere la Persona, il Lavoro, la Socialità. Sono gli stessi obiettivi lanciati dall’Anpi nazionale insieme ad associazioni, movimenti, partiti e sindacati nel documento “Uniamoci per salvare l’Italia”. Nella nostra città sono stati sperimentati la capacità e il valore dello stare insieme che aiutano a guardare al futuro con maggiore positività. Mi riferisco al Consiglio comunale del 13 aprile 2021 che ha visto la partecipazione di tanti sindaci, parlamentari, amministratori regionali, confederazioni sindacali e imprenditoriali e, soprattutto, con la attiva partecipazione e incoraggiamento del Vescovo Fanelli.

Un momento della marcia per la Pace a Melfi

Monsignor Fanelli, ha promosso anche la “Marcia della Pace”.
Organizzata dalla Diocesi, è un esempio di impegno, di unità e di rete. Una fila enorme di partecipanti, di sindaci della zona, guidati dal nostro Vescovo, in silenzio e senza bandiere di parte, ha attraversato le strade di Melfi, simbolicamente dal municipio alla Cattedrale, ha espresso solidarietà al popolo ucraino aggredito, chiedendo pace, attraverso la forza delle diplomazie in Ucraina, nel Medio Oriente e nel resto del mondo.
Monsignor Fanelli non ha fatto mai mancare la sua presenza e momenti di riflessione e di sostegno ai diversi eventi organizzati per gli studenti in occasione della Giornata della Memoria. Ecco, per tutto questo e per molto altro, noi abbiamo deciso come Anpi di consegnargli la tessera ad honorem. Il Vescovo non solo ha colto il significato della tessera, ma ne è rimasto colpito e onorato, parlando della sua esperienza personale, ricordando pubblicamente la prigionia del papà durante la Seconda guerra mondiale e l’esperienza della mamma e della nonna come braccianti raccoglitrici delle olive nella Capitanata della Puglia. Ha parlato della lotta al caporalato e degli insegnamenti politici di don Luigi Sturzo e della visione di dialogo di Enrico Berlinguer.

La presidente della sezione Anpi Melfi, Anna Martino

Anna Martino, quale insegnamento trae da questi anni di esperienza come Presidente della sezione Anpi di Melfi?
Impegnativa ed entusiasmante, condotta insieme a donne, uomini e giovani iscritti. Insieme siamo certi che continueremo a camminare e a percorrere la “Via Maestra” tracciata dalle partigiane e dai partigiani durante la Resistenza, confluita nella nostra Carta Costituzionale. Anche la tessera onoraria dell’Anpi consegnata al Vescovo è per me uno stimolo affinché i grandi valori come democrazia, libertà, giustizia, pace, tolleranza e solidarietà contenuti nella Costituzione continuino a essere difesi dal suo impegno quotidiano di guida spirituale e da quello della nostra Associazione. Oggi, più che mai, viva l’Italia antifascista.

Peppino Brescia

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Da sinistra: Anna Martino, Antonella Giosa, Il vescovo Fanelli, Michele Petraroia

Insieme per riaffermare i valori dell’antifascismo
Michele Petraroia, Anpi nazionale

La comunità di Melfi che si appresta a celebrare gli 800 anni delle Costituzioni Melfitane emanate in questa città da Federico II di Svevia nel 1231, grazie alla proficua cooperazione tra la sezione Anpi, la Diocesi e alcune associazioni laiche e cattoliche del territorio, ci ha permesso con questa iniziativa del 28 dicembre di seguire insieme, riflettere e confrontarci sul film documentario che ricostruisce la testimonianza e le lotte di Nilde Iotti per affermare i diritti e la dignità delle donne.

Sia la presidente della sezione Anpi, Anna Martino, che la responsabile regionale del Coordinamento Donne, Antonella Giosa, e da ultimo il Vescovo Monsignor Ciro Fanelli, hanno rimarcato la necessità di unire le differenti sensibilità, riaffermare il valore dell’antifascismo quale pietra miliare della nostra democrazia e orientare le migliori energie nella promozione e attuazione della Costituzione.

Com’è stato ricordato all’atto della consegna della tessera onoraria al Vescovo Fanelli, in questi anni sono stati molteplici gli eventi che hanno visto convergere un ampio arco di forze politiche e sociali, istituzioni, associazioni e movimenti, nelle iniziative per la pace, il lavoro, e per i diritti umani, la sanità, la scuola, la tutela dell’ambiente, la legalità, la parità di condizioni tra Nord e Sud, e il sostegno alle famiglie in difficoltà. Ho particolarmente apprezzato i riferimenti del Vescovo al padre internato militare, alla madre raccoglitrice di olive e ai sacrifici fatti da generazioni e comunità delle aree interne e svantaggiate del nostro Mezzogiorno, così come alle lotte e iniziative condotte nel corso del tempo da Luigi Sturzo, Giacomo Matteotti, Tina Anselmi, Enrico Berlinguer e altri straordinari rappresentanti di più orientamenti politici e culturali per assicurare il pane e la dignità ai cittadini italiani.

Mai come ora occorre unità e condivisione per abbattere steccati, costruire ponti e opporsi alle guerre e alle negazioni di diritti essenziali e di libertà democratiche non negoziabili. L’Anpi in questo percorso antifascista continuerà a fare la propria parte con umiltà, passione civile, concretezza e spirito di servizio.

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Nilde e Tina, un esempio di dialogo. Da seguire
Antonella Giosa
, Coordinamento donne Anpi Basilicata

Il Coordinamento donne Anpi Basilicata è una parte importante dell’Anpi di Basilicata, opera sul territorio lucano da due anni. Vogliamo essere stimolo alla partecipazione attiva delle donne. Il nostro sguardo è sempre rivolto a chi ci ha preceduto, portandone i valori nella contemporaneità. Ispirate da chi ha contribuito in maniera sostanziale al progresso e alla crescita del nostro Paese, a partire dalla lotta di Liberazione dal regime fascista, con particolare attenzione alla conquista dei diritti delle donne, con la consapevolezza che tanto ancora resta da fare e che bisogna quotidianamente difendere i diritti acquisiti.

Livia Turco, presidente Fondazione Nilde Iotti (imagoeconomica, Alessia Mastropietro)

Da qualche tempo abbiamo avviato una proficua collaborazione con la Fondazione Iotti, ospitando anche la presidente Livia Turco a Potenza per la presentazione del suo libro. A partire dal mese di ottobre abbiamo portato in Basilicata la visione itinerante del docufilm su Nilde Iotti, “Con voce di Nilde”, regia di Emanuela Piovano.

Nilde Iotti e Tina Anselmi

La strada che intendiamo percorrere è quella tracciata dalla nostra Costituzione, la costruzione di un noi, sentimento e pratica che ci hanno trasmesso le nostre madri costituenti quando da differenti appartenenze si sono unite per il bene del Paese e per l’avanzamento di tutte le donne. Esempio che arriva proprio dalla profonda intesa che ci fu fra Nilde Iotti e Tina Anselmi. Due donne delle istituzioni che sono per noi esempio di dialogo. Un dialogo che abbiamo vissuto anche a Melfi nell’ultima proiezione: il mondo laico che incontra quello cattolico in un clima di partecipazione, collaborazione e reciproco rispetto.

Citando proprio Tina Anselmi, posso affermare con convinzione che per cambiare il mondo bisogna esserci, e noi con umiltà e dedizione abbiamo scelto di esserci e dare il nostro contributo tangibile.