E dal Nord al Sud si è offerta anche la possibilità di scoprire eventi misconosciuti accaduti proprio nei vari territori. Impossibile dunque dare conto in maniera esaustiva di mostre, convegni, presentazioni di libri, filmati, concerti, spettacoli teatrali che hanno scandito la ricorrenza nel 2019. Quella che segue, dunque, è solo una rapida carrellata.

Nel cuore della Sicilia, il Comitato provinciale Anpi di Caltanissetta e la sezione di Riesi, il Comune e l’Istituto scolastico “Carlo Maria Carafa”, nell’ambito del protocollo siglato col Miur nel 2015, hanno presentato un libro finanziato e patrocinato dal Municipio, sui locali oppositori al regime e sul contributo dei siciliani alla lotta di Liberazione. Il saggio ha avuto la supervisione dell’Anpi regionale e l’apporto dell’Anpi Roma sui partigiani di Riesi che hanno operato nella Capitale. Il primo cittadino ha inoltre consegnato una targa a Salvatore Russo, un signore che ha già spento cento candeline, deportato nei campi di concentramento, gli ha ceduto la fascia tricolore, nominandolo simbolicamente sindaco per un giorno. Ovviamente con assessori e studenti non è poi mancata la festa, ritmata dai canti intonati dagli studenti.
Nel territorio metropolitano di Milano le iniziative, anche preparatorie, sono state molteplici. Solo a titolo di esempio, ricordiamo l’iniziativa organizzata dall’Anpi di Legnano col patrocinio del Comune al palazzo Leone da Perego.
Oltre alla tragedia della shoah affrontata con Gadi Schoenheit, rappresentante della Comunità ebraica milanese e di Cristina Gualtieri della Cgil Legnano, con il presidente nazionale Aned Dario Venegoni si è parlato della deportazione degli operai e dei partigiani e con altri interventi della deportazione dei lavoratori.
Tra gli eventi è d’obbligo segnalare l’incontro della senatrice Liliana Segre con gli studenti al Teatro della Scala, una cornice internazionalmente prestigiosa che per la prima volta si è aperta all’iniziativa di memoria. Ben 1800 persone, in 700 erano gli studenti, hanno affollato platea e palchi per l’incontro promosso dall’Anpi provinciale di Milano e dall’associazione Figli della Shoah, non perdendo una battuta del racconto della senatrice ebrea perseguitata e deportata, sopravvissuta ad Auschwitz al contrario dei familiari.

Introdotta dal giornalista Enrico Mentana, minacciato nelle scorse settimane con una lettera firmata da una svastica, Liliana Segre ha collegato la sua storia all’attualità: “Da vittima della Shoah – ha detto – anch’io sono stata clandestina”. Applausi e commozione dei presenti hanno cadenzato l’intervento. A prendere la parola anche la vicesindaca Anna Scavuzzo e il presidente dell’Anpi provinciale, Roberto Cenati, che ha ricordato la nascita della sezione Anpi Scala.
Più giorni l’Anpi provinciale di Pescara e la sezione F.lli Gialluca hanno dedicato alle iniziative nel capoluogo abruzzese. Il presidente territoriale dei partigiani, Luca Prosperi, e lo storico Pablo Dell’Osa, hanno incontrato gli studenti del Liceo classico D’Annunzio, hanno promosso spettacoli teatrali con il contributo di valenti artisti e associazioni, mostre fotografiche. Altre iniziative sono state realizzate a Città Sant’Angelo, nel Teatro Comunale; a Penne, dove si è parlato di Costituzione con “70 anni tra democrazia e antifascismo”; a Manoppello scalo, con “Tre storie di ordinaria ferocia” si sono ricordati Luigi Cernac, trucidato dai fascisti nel 1943, Ercole Di Meo e Rocco Mancini, un giovane di 16 anni ucciso dai nazifascisti.
A Venezia, l’Anpi ha scelto di occuparsi dei monumenti alla memoria. I volontari antifascisti con le associazioni Iveser e Veritas hanno ripulito targhe, cippi e architetture commemorative danneggiate dal tempo e dal degrado.
Era stata proprio l’Anpi locale ad avanzare la proposta di installazione del sampietrino d’ottone, realizzata alla presenta dell’ideatore delle stolpersteine, l’artista tedesco Gunter Demnig.

Come Patria vi aveva anticipato, nella sala consiliare del Comune di Bari si è tenuta una sobria cerimonia in memoria di Filippo D’Agostino, luminosa figura dell’antifascismo pugliese, massacrato dai nazisti nel lager di Mauthausen. Sono intervenuti, tra gli altri il sindaco Antonio Decaro, il presidente provinciale dell’Anpi Ferdinando Pappalardo, il segretario della Camera confederale del lavoro Gigia Bucci.
Nel territorio di Cosenza, a Guardia Piemontese, dove tra XIII e XIV secolo si rifugiarono valdesi perseguitati (e si dove parla la lingua occitana), a Cittadella del Capo Bonifati, Praj, Paola, Acquappesa e nel quartiere ebraico della città di Cosenza, le iniziative sono state realizzate di concerto con Opera nomadi.

Tre giorni di incontri, seminari e proiezioni nelle scuole (il 28, 29 e 30 gennaio) e il 1° febbraio, con la partecipazione di numerosi consiglieri comunali, è sfilato un corteo della pace fino al Cafarone, il quartiere ebraico, concluso dall’apposizione di una targa in memoria di tutti gli stermini nazifascisti. Poi una si è tenuta una conferenza nel Palazzo della Provincia.
Inoltre nel Giardino dei Giusti è stata ricollocata la targa del Comune dedicata agli internati del campo Ferramonti, oltraggiosamente rimossa nel 2015. L’Anpi ha inoltre promosso la Festa del tesseramento 2019.
In provincia di Reggio Emilia, a Bibbiano, si è tenuta l’Assemblea annuale della sezione Anpi.

Apertura straordinaria sede dell’Anpi provinciale di Verona, il 12 gennaio, in preparazione della ricorrenza, per un incontro di approfondimento formativo dedicato agli insegnanti e per mettere a punto le iniziative promosse dall’Aned locale.

Per tutta la settimana, 22-27 gennaio, inoltre il “Carro delle memorie”, un vagone ferroviario utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio nazisti, ha stazionato in Piazza Bra.
Torino. Nella città capoluogo piemontese sono state organizzate decine di eventi con le associazioni combattentistiche, tra cui l’Anpi. L’associazione provinciale dei partigiani ha inoltre moltiplicato le iniziative con le sezioni del territorio.
A titolo di esempio, citiamo le letture e la mostra sull’eliminazione dei disabili nella Germania nazista che, nella sala consigliare, sono state organizzate anche con il contributo della sezione Anpi di Favria, Oglianico e Rivarolo Canavese; a Rueglio, in collaborazione con il Comune, la sezione Ivrea Basso Canavese ha proposto al mostra “Stermini in Europa, perché ricordare”.
“Dalle leggi razziali a quel maggio del ’68”, è stata l’iniziativa realizzata a Palazzo Vecchio di Bagnacavallo, Ravenna. Grande successo per la presentazione, con il saluto del sindaco Eleonora Proni, del libro “’68 Quei giorni del maggio”, scritto a quattro mani dalla presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo, e dal presidente del comitato provinciale di Ravenna, Ivano Artioli.
“Coltiviamo la memoria” riassume la molteplicità delle iniziative cittadine di Pisa, con il presidente provinciale, Bruno Possenti, l’Anpi e la Comunità ebraica rappresentata dal presidente emerito Guido Cava, ha incontrato gli studenti.
Al centro delle iniziative promosse a Trento con l’Anpi è stata la cerimonia a Palazzo Geremia. Il sindaco Alessandro Andreatta si è soffermato sul ruolo del linguaggio nell’affermazione del regime nazista. “Oggi è in atto uno scivolamento pericoloso”, ha ammonito il primo cittadino. Poi è stata la volta dell’intervento del presidente locale dei partigiani, Enrico Paissan, dedicato agli ufficiali e ai soldati Caduti nella difesa dall’attacco tedesco alle caserme cittadine ad altre due persone simbolo dell’antifascismo trentino: don Narciso Sordo, deportato dapprima nel campo di concentramento di Bolzano, successivamente a Mauthausen, e infine a Gusen dove morì; e Adamello Collini, guida alpina che, dopo l’8 settembre, aiutò antifascisti e militari alleati a raggiungere il confine svizzero, e per questo venne arrestato e deportato a Mauthausen dove morì nel febbraio ’45. “Oggi più che mai – ha concluso Paissan – c’è la necessità di opporsi a una deriva pericolosa nel nostro Paese e in Europa. Il rialzare la testa di formazioni che si richiamo esplicitamente o meno al fascismo e al nazismo, esprimono con virulenza i disvalori di quei regimi dittatoriali e liberticidi, seminando a piene mani odio e razzismo”.
Città per città, in Sardegna, sono state molto partecipate le iniziative promosse coordinatore regionale Anpi, Marco Sini. Partigiani hanno incontrato gli studenti, coltivando la memoria democratica e ricordato i sei milioni di ebrei morti nei campi di sterminio, i cinquecentomila Rom e Sinti, e i molti italiani che si sono opposti al fascismo e al nazismo e quanti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, scelsero di non continuare a combattere con i tedeschi. “Tutti internati nei lager”, ha rammentato Sini. Poi ha il coordinatore ha spiegato che “dal 2006 è possibile iscriversi all’Anpi anche se non si è stati partigiani: “Bisogna ovviamente – ha precisato Sini – condividere l’antifascismo, trasmettere la memoria delle lotte fatte per la Costituzione e difenderla”.
Pubblicato mercoledì 20 Febbraio 2019
Stampato il 11/12/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/memoria-molto-resistente/