Si moltiplicano nel Paese gli omaggi alla stagione più spietata del regime. «Sdegno, costernazione, preoccupazione e una netta condanna di una manifestazione apologetica del fascismo», sono le prime parole di Floriana Rizzetto, presidente del Comitato provinciale Anpi Padova, per commentare quanto accaduto ieri, 9 maggio, a Codevigo, poco più di 6.000 abitanti nella parte di territorio provinciale che affaccia sulla laguna di Venezia.
Nella mattinata si è tenuto un raduno di nostalgici neofascisti con tanto di ostentazione di bandiere della Rsi e striscioni con scritte “Onore ai camerati caduti”.
«Dopo il 25 aprile dell’assessora Donazzan in memoria di militi del Corpo di sicurezza trentino agli ordini dei nazisti occupanti, dopo le braccia tese a Dongo – continua la presidente provinciale dei partigiani – come Comitato provinciale Anpi, con un comunicato, abbiamo subito espresso biasimo e riprovazione per l’ennesima chiara manifestazione di oltraggio alla nostra Costituzione e alla memoria delle vittime del nazifascismo».
Più volte in passato l’associazione si è rivolta alle autorità preposte per chiedere il divieto di un raduno che si è ripetuto negli anni in memoria di un eccidio avvenuto tra la fine di aprile e gli inizi di giugno 1945. Nulla da fare. «Ognuno ha il diritto di piangere i suoi morti, ma qui si tratta di un’altra storia, letteralmente, ed è falsata» precisa Rizzetto.
Sottolinea il documento dei partigiani: “Ricordiamo il pessimo film Il segreto di Italia del regista padovano Antonello Belluco, uscito nel 2014, pieno di omissioni e falsità; ricordiamo ancora l’intitolazione nel 2018 di una via ai Martiri di Codevigo da parte della giunta di destra del Comune di Selvazzano Dentro”.
In altre parole si piegano i fatti all’ideologia di un regime che ha fatto della violenza brutale il suo principale registro. «Che esempio si dà alle giovani generazioni, che modello si propone per il loro futuro, soprattutto in una congiuntura così complicata?» chiede la presidente del Comitato provinciale Anpi Padova.
Con un post, uno dei partecipanti alla commemorazione ha ringraziato “Il Comune che ha permesso la celebrazione ufficiale di questa importante ricorrenza”. «Un fatto ancor più grave e inquietante» conclude Floriana Rizzetto.
Pubblicato lunedì 10 Maggio 2021
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