22 ottobre, Torino. Le “pachine della pace” realizzate dall’artista Susanna Viale per Anpi nei giardini di corso Belgio angolo lungo Po Antonelli, in collaborazione con con la collaborazione la Circoscrizione 7 e il Comune piemontese

A Torino hanno inaugurato le “Panchine per la pace”, a Bari la mobilitazione è stata regionale con la presenza di tanti sindaci e rappresentanti delle istituzioni. Tra fiaccolate, cortei, sit-in lo scorso fine settimana sono state centinaia, in grandi città come in piccole località, le mobilitazioni dell’Anpi nei territori. Con Cgil, Acli, studenti, semplici cittadini e decine di  realtà della società civile in preparazione della manifestazione nazionale del 5 novembre promossa da Europe for peace, la rete di cui fa parte anche l’associazione dei partigiani.

Un’ennesima dimostrazione di generosità e consapevolezza nella tre giorni del 21. 22 e 23 ottobre, perché da mesi iscritti e dirigenti Anpi scendono in piazza, solidarizzando con il popolo ucraino e i dissidenti russi, per chiedere il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati. “La guerra in Ucraina è solo l’ultimo esempio di una guerra che le istituzioni democratiche non controllano più” scrive la rete.

E in un momento storico tra i più delicati nella memoria europea, per il rischio di un conflitto nucleare. Eppure, la gran parte della stampa italiana, con qualche nobile eccezione, ha preferito non dar conto della straordinario impegno. Ecco una galleria di immagini, giunte in redazione o segnalate: tutte documentano la vocazione dell’Anpi a operare affinché non siano le guerre a dirimere le controversie internazionali.

Perché l’unica certezza in tempi di armi atomiche è rinunciare al futuro dell’umanità.