(Imagoeconomica, Saverio De Giglio)

Educhiamo per costruire una cultura di Pace

Un’educazione coerente con il dettato costituzionale non può che lavorare per costruire una cultura di pace aiutando i ragazzi a comprendere l’importanza dell’ascolto, del dialogo, del rispetto del punto di vista dell’altro, della soluzione nonviolenta dei conflitti. Come insegnanti dell’associazione professionale Mce (Movimento di cooperazione educativa), siamo convinti che allestire nella scuola ambienti cooperativi e non competitivi possa meglio favorire i percorsi educativi di pace, così come siamo convinti dell’importanza di riconoscere ai più piccoli il diritto di esprimere il proprio pensiero, di partecipare alla vita collettiva, di essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro e di quello della propria comunità.

Applicare la Costituzione Italiana

La scuola della nostra Costituzione infatti ha una visione fondamentale: considera i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze come cittadini portatori di diritti e, di conseguenza, protagonisti attivi del proprio sviluppo. Questo significa far fare esperienze di partecipazione ai bambini e alle bambine, alle ragazze e ai ragazzi. In poche parole, sperimentare la nobile arte della politica intesa come l’arte di governare la cosa pubblica. Si fa politica quando si sceglie come disporre i banchi, come organizzare i tempi, come risolvere i conflitti, come verificare gli apprendimenti, se e come far partecipare gli studenti e ascoltarli o farli tacere.

Dal fumetto “Lettere di pace” realizzato per l’occasione, scaricabile dalla cartella drive o dal sito di Mce

20 Novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia

Applicare la Costituzione e dare la parola a bambine e bambini, ragazzi e ragazze, crediamo sia il modo per ricordare degnamente la “Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia” che cade il 20 novembre. È da questi convincimenti che nasce la proposta di attività alle quali invitiamo le scuole e le classi di ogni ordine e grado a partecipare.

Dal fumetto “Lettere di pace”

Una flotilla di lettere di Pace

Intendiamo dare la possibilità ai ragazzi di tutto il mondo di costruire una loro Flotilla di lettere che (chiediamo infatti che vengano usate lettere postali affrancate e ciò per dare un maggiore senso di concretezza all’iniziativa). Arriveranno ai politici di tutte le nazioni, ai potenti, a coloro che, essendo stati eletti dai cittadini negli organismi democratici, a loro devono rispondere delle proprie azioni. I bambini di tutto il Mondo potranno esigere risposte e sapere quali azioni concrete tutti questi soggetti stanno facendo per la Pace.

Dal fumetto “Lettere di pace”

L’attività

La proposta, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, è la seguente: affrontare con i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi, nei diversi contesti scolastici, il tema della guerra e della pace invitandoli, al termine di un percorso di ricerca, riflessione e discussione all’interno delle classi, ad esprimere liberamente le proprie idee e proposte.

Il risultato di questo lavoro dovrà essere una lettera scritta collettivamente che sia espressione del pensiero della classe. Nella scuola dell’infanzia può essere sufficiente un semplice disegno. Per garantire il massimo impatto sui destinatari e sui media, l’invio delle lettere dovrà avvenire per tutte le classi nel periodo dal 20 novembre, “Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia”, al 29 novembre 2025.

INFORMAZIONI UTILI

Per ulteriori informazioni potete scrivete a educationpaix@mce-fimem.it. Il materiale si può trovare nella cartella su drive.

Lettere di Pace dalle scuole di tutto il mondo

Il progetto avrà valenza internazionale, poiché sarà sostenuto anche dalla Fimem (Federation International de Mouvement d’Ecole Moderne). Come insegnanti Mce siamo convinti dell’importanza di riconoscere, tanto ai più piccoli quanto ai ragazzi delle superiori, il diritto di esprimere il loro pensiero e di essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro e di quello della propria comunità.

Le classi e non le scuole, per rendere le lettere più personali, che desiderano aderire alla proposta possono scriverci per comunicare l’adesione a educationpaix@gmail.com e richiedere il nostro contributo.

Roberto Lovattini, delegato Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del Movimento di cooperazione educativa

 


LA LETTERA AI BAMBINI

Per scaricare il pdf clicca qui o vai sul sito di Mce

Care bambine e cari bambini,

sia la “Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo” del 1959, sia la “Convenzione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” del 1989 vi considerano cittadini portatori di diritti e vi immaginano come veri protagonisti del futuro.

Questo vuol dire che voi potete fare proposte per migliorare o per cambiare le cose che non vi piacciono.

Dopo aver discusso insieme lo potete fare nella vostra classe, nelle vostre case, nel vostro quartiere e, forse, se vi muovete in tanti anche nel nostro Paese.

Avrete sentito o letto che, in questo periodo, stanno succedendo cose terribili nel mondo: la guerra è la più brutta di tutte. Fermarla non è facile ma se tutti insieme lo vogliamo e lo chiediamo con forza, anche i governanti saranno costretti ad ascoltare le proposte che arrivano da tanti cittadini.

Nei paesi dove c’è la guerra e la violenza i bambini non possono andare a scuola; per questo non hanno la possibilità di far sentire la loro voce.

Noi e voi questa possibilità ce l’abbiamo. La pace si comincia a costruire a scuola imparando ad ascoltare, a parlarsi e ad affrontare i piccoli conflitti nel rispetto dell’altro. Per questo è importante che, in classe, si parli di quello che sta succedendo nel mondo e si cominci a far sentire la vostra voce.

È nata così l’idea di coinvolgere bambine e bambini di tutto il mondo nel far sapere ai politici una cosa molto semplice: se si vuole la pace bisogna prepararla.

Sarebbe bello se ciascuna classe riuscisse a scrivere una lettera per diffondere ciò che pensano i bambini e le bambine sulla pace.

Questa lettera potrebbe poi essere diffusa, spedendola ai capi di governo, ai deputati e alle deputate, alle senatrici e ai senatori, ma anche ai/alle consiglieri/e della vostra città e della vostra regione che sono stati eletti dai cittadini e a loro devono rispondere. Potreste inviarla anche alla stampa in modo che venga conosciuta da tante persone.

Se tante classi spediranno le loro lettere, se tanti giornali ne scriveranno, se tante televisioni ne parleranno, allora tutti potranno capire che il futuro che immaginano i bambini e le bambine di tutto il mondo si chiama: Pace.

Che cosa ne pensate? Proviamo a darci una mano tutti quanti per far smettere le guerre? Spedite presto le vostre lettere


 

Per scaricafre il pdf della Lettera ai docenti clicca qui o vai sul ito di Mce (Imagoeconomica, Sara Minelli)

LETTERA AI DOCENTI

Care colleghe e cari colleghi,

viviamo in un periodo drammatico in cui le guerre e persino l’orrore di un genocidio sono tornati a far parte della nostra quotidianità e a minacciare di ulteriori catastrofi il futuro dell’Umanità.

Quanto sta accadendo si riversa attraverso un diluvio di notizie e immagini su alunni e studenti, che ne rimangono profondamente colpiti. Anche volendo, la scuola non può ignorare questa situazione. Anzi, deve farsene carico, dare la parola a bambini e ragazzi, ascoltare le loro paure, i loro sentimenti, le loro opinioni. Solo a partire dal loro vissuto sarà possibile immaginare insieme le possibili vie della pace.

La scuola ha dunque un compito importante: attraverso la sua funzione educativa può aiutare a leggere il presente e a interrogarsi su come contribuire a fermare la spirale dell’odio e della violenza.

Un’educazione coerente con il dettato costituzionale non può che lavorare per costruire una cultura di pace aiutando i ragazzi a comprendere l’importanza dell’ascolto, del dialogo, del rispetto del punto di vista dell’altro, della soluzione nonviolenta dei conflitti.

Come insegnanti Mce siamo convinti che allestire nella scuola ambienti cooperativi e non competitivi possa meglio favorire i percorsi educativi di pace, così come siamo convinti dell’importanza di riconoscere ai più piccoli il diritto di esprimere il loro pensiero, di partecipare alla vita collettiva, di essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro e di quello della propria comunità. È da questi convincimenti che nasce la proposta di attività che vi sottoponiamo.


GLI INDIRIZZI DI ALCUNI DESTINATARI DELLE LETTERE E/O DEI DISEGNI

Office of the Secretary-General of the United Nations, 760 United Nations Plaza, New York, NY 10017, (Usa)

Camera dei Deputati, Piazza del Parlamento, 24 – 00186 Roma,

Senato della Repubblica, Piazza Madama – 00186 Roma

Sua Santità Papa Leone XIV, Palazzo Apostolico, 00120 Città del Vaticano

Presidente del Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi, Piazza Colonna, 370, 00187, Roma

Signor Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, Palazzo del Quirinale, Piazza del Quirinale, 00187 Roma

Mr. Vladimir Putin, President of Russia, Presidential Executive Office 23/16, Ilyinka Street, Moscow, 103132, (Russia)

To the President of Ukraine Volodymyr Zelens’kyj

Government building, Mychajlo Hruševs’kyj Street Kiev, (Ucraina)

Sig.ra Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione europea, Rue de la Loi 200, 1040 Bruxelles, (Belgio)

The Prime Minister’s Office, Public Enquiries Department, Kiryat Ben Gurion, Building C, Jerusalem 91950, (Israel)

DESTINATARI LOCALI DECISI IN AUTONOMIA DALLE SINGOLE CLASSI

Per saperne di più, per avere contatti: Movimento di Cooperazione Educativa – Gruppo Nazionale Educazione alla Pace e alla Nonviolenza, educationpaix@mce-fimem.it; educationpaix@gmail.com


IL FUMETTO

Il fumetto è scaricabile dalla cartella drive e dal sito Mce