Filippo Errante, sindaco di Corsico. Per lui il 25 aprile non c’è bisogno dell’ANPI (da http://images2.milano.corriereobjects.it/methode_image/2015/12/12/Milano/Foto)
Filippo Errante, sindaco di Corsico. Per lui il 25 aprile non c’è bisogno dell’ANPI (da http://images2.milano.corriereobjects.it/methode_image/2015/12/12/Milano/Foto)

Sarà esclusa dalla Festa della Liberazione l’ANPI a Corsico, comune a sud di Milano. A meno di un ripensamento, i partigiani non potranno tenere alcun discorso nella celebrazione promossa dal sindaco Filippo Errante. Niente arroccamenti o scontri ideologici, per carità, ha assicurato il numero uno del Municipio: «La manifestazione quest’anno è proposta e organizzata solo dall’amministrazione comunale – ha detto il sindaco corsichese – perché riteniamo fondamentale che sia direttamente l’istituzione locale ad assicurare una riflessione sui temi della Liberazione e della Resistenza, calati anche nel quotidiano».

Ad auspicare un ripensamento, tuttavia, sono i colleghi di quattro comuni del territorio metropolitano: Giambattista Maiorano, sindaco di Buccinasco, Alfredo Simone Negri di Cesano Boscone, Sergio Perfetti di Gaggiano e Fabio Bottero di Trezzano sul Naviglio. In una lettera-appello hanno scritto: «Riteniamo che la Liberazione dal nazifascismo debba essere festeggiata in presenza dell’ANPI e delle altre organizzazioni partigiane, per il ruolo di Custodi della Memoria e Garanti della Costituzione Repubblicana che ricoprono. Senza l’ANPI e quanti interpretano e trasmettono quei profondi Valori non è 25 aprile! Siamo convinti che vi siano i margini per un ripensamento da parte dell’amministrazione: Corsico è una cittadina che da sempre incarna l’alta lezione della Resistenza e dell’antifascismo. Chi amministra ha il dovere di far crescere questo momento nella coscienza di ciascuno di noi come Festa di tutti gli Italiani».

Le sezioni locali dell’ANPI, dopo aver ricordato che il 25 aprile deve essere occasione di unità e non di divisione, hanno invitato i cittadini a partecipare comunque alla cerimonia stringendosi compatti dietro lo striscione e la bandiera dell’Associazione: «Per una manifestazione pacifica che rifiuti qualunque forma di provocazione estranea».