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“Vessilli Neri-boia chi molla” il nome del gruppo che su FB inneggia al fascismo, lancia insulti xenofobi e frasi istiganti all’odio razziale. La Procura di Varese ha denunciato 13 persone, tra amministratori della pagina e alcuni utenti, con l’accusa di aver ospitato sul social network commenti nostalgici e a sfondo razziale che costituirebbero apologia di fascismo e incitamento all’odio razziale. Secondo i controlli della Polizia, il gruppo conta 1117 iscritti, quasi tutti varesini e di età compresa tra i 25 e i 40 anni. Sono professionisti o piccoli imprenditori, oltre a qualche operaio.

Il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Massimo Politi fa parte di un’indagine seguita a uno dei monitoraggi del web da parte della Polizia di Stato. Il gruppo avrebbe spiccato per ferocia: dai forni riaperti praticamente per tutti, ai barconi affondati, il richiamo al ventennio con istigazione a compiere azioni dimostrative. Alcuni degli utenti denunciati sarebbero stati facilmente individuati per aver firmato le ingiurie con il vero nome, senza utilizzare nickname. Dopo le denunce, i toni del gruppo si sarebbero smussati. Al momento, la pagina Facebook non è stata oscurata. Ma il caso del gruppo che si richiama al fascismo non è certo l’unico: basti pensare al gruppo “Patrioti italiani”, a “Esercito Militare Templare”, a “Dottrina Fascista”, a “A Noi!”, a “Il Regno del Duce (DNA fascista)”, a “Duce Potente – Dux Nobis”, a “Viva il Duce Benito Mussolini”, e via folleggiando, in un Paese la cui Costituzione, nelle disposizioni finali, prevede che “ è vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”.