La dolce Miss Italia di sicuro non lo sa, altrimenti non avrebbe rivelato il suo desiderio di vivere durante la Seconda guerra mondiale, perché comunque, da donna, non sarebbe stata chiamata alle armi. Eppure un esercito organizzato di donne combatté in prima linea tra il ’43 e il ’45 contro l’occupazione nazifascista: oltre 70.000, molte giovanissime, collegate nei Gruppi di Difesa della Donna. Ebbero compiti fondamentali nella Resistenza sia civile sia armata, eppure a distanza di 70 anni dalla Liberazione, paradossalmente, non c’è traccia di memoria collettiva e la loro storia si comincia appena a scrivere. In Italia solo una manciata di strade è intitolata alle protagoniste del vastissimo fronte interno, più spesso la cronaca registra azioni di sfregio delle poche targhe dedicate, come accaduto lo scorso settembre a Roma.
I Gruppi di Difesa della Donna e per l’assistenza ai combattenti per la libertà, nacquero nella Milano occupata, con lo scopo di dar vita a un’organizzazione unitaria e pluralista. Vi presero parte donne comuniste, cattoliche, azioniste, liberali e repubblicane, come le anime del CLN, a cui furono affidati gli incarichi più vari, tutti ad alto rischio: furono staffette, portaordini, infermiere, nascosero i renitenti alla leva, antifascisti ricercati, raccolsero viveri e medicine, manifestarono per i partigiani incarcerati, difesero fabbriche e case, stamparono e distribuirono giornali e manifesti clandestini.
Il convegno nasce da un’idea del Coordinamento Donne ANPI ma è stata fatta propria dall’Associazione tutta: non a caso concluderà la giornata l’intervento del Presidente Nazionale, Carlo Smuraglia.
Dal giorno prima il 13 novembre sarà inoltre possibile visitare la mostra “AI Tabàchi. I Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza ravennate”. Tabàchi in dialetto vuol dire giovane donna. Realizzata dall’Udi, la mostra sarà ospitata a partire da venerdì 13 novembre nella sede torinese della Cgil in via Pedrotti. All’inaugurazione è previsto l’intervento della ricercatrice Laura Orlandini e del Segretario Cgil Torino, Enrica Valfrè. Le due iniziative in programma nel capoluogo piemontese sono parte di un progetto più vasto, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 70° della Liberazione. Intanto si comincia a Torino, dove la memoria si farà davvero attiva, strumento per capire e non solo ricordare una vicenda essenziale per la nascita della democrazia italiana.
Pubblicato giovedì 5 Novembre 2015
Stampato il 11/12/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cronache-antifasciste/compagne-di-combattimento-le-partigiane-si-raccontano-a-torino-2/