Prima di Torino, dove si svolgerà a metà novembre il convegno sul tema “Noi, compagne di combattimento, i Gruppi di Difesa della Donna 1943-1945”. Roma, 20 ottobre. Partigiane. La partecipazione delle donne alla Resistenza. Un convegno su di un tema fondamentale per capire davvero cos’è avvenuto nel nostro Paese in quegli anni. Una Resistenza che ha avuto sì il suo cuore nella lotta partigiana, la lotta armata, ma che si è sviluppata in modo multiforme, dal punto di vista sociale, civile, istituzionale, coinvolgendo così una larghissima parte della popolazione.

rmgullaceL’iniziativa è stata assunta dalla Cgil e dalla Sezione Adele Bei dell’ANPI. È intervenuta Susanna Camusso, Segretaria generale della Cgil, il Presidente nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia, Marisa Cinciari Rodano, partigiana, parlamentare per diverse legislature, dirigente femminile, di cui questo numero di Patria ospita uno scritto proprio sul tema del convegno, Livia Capasso, Vicepresidente dell’associazione “Toponomastica al femminile”, Ornella Ravaglia, ideatrice e curatrice della Mostra “Donne nella Resistenza – diritti negati – diritti conquistati”. Ha moderato la discussione, in forma di tavola rotonda, Francesca Lagorio, Giornalista del Tg3. La tavola rotonda è stata preceduta dalla presentazione di Lorenzo Mazzoli, presidente della Sezione ANPI.

Sono stati ricordati i numeri delle donne: 70.000 donne nei GDD (Gruppi di Difesa della Donna); 35.000 partigiane combattenti; 512 comandanti e commissarie di formazioni partigiane di squadre di azione patriottica; 1.070 cadute in combattimento; 2.750 deportate; 4.635 arrestate, torturate, condannate; 2.812 fucilate o impiccate; 19 decorate con medaglia d’oro al valor militare; 52 decorate con medaglia d’argento; 15 decorate con la stella d’oro del Comando delle Brigate Garibaldi.

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