Fuori dall’agone propriamente politico per tradizione e scelta, rinnovata per decenni giorno dopo giorno, l’associazione dei partigiani – ente morale – ha più volte chiesto ai rappresentanti eletti nelle istituzioni della Repubblica un coerente impegno antifascista. In nome dei valori di libertà e democrazia per cui si è combattuta la lotta di Liberazione, recepiti nella Costituzione. I cittadini della Toscana, i prossimi 20 e 21 settembre, dovranno designare nelle urne il futuro presidente della giunta e per questo l’Anpi regionale, attraverso il coordinatore Bruno Possenti, con un appello pubblico si è rivolta a tutti i candidati per chiedere loro azioni puntuali e concrete nel segno della memoria della Resistenza e del contrasto ai neofascismi e razzismi. «La nostra associazione non è una succursale dei partiti – precisa Possenti – il nostro dovere è raccogliere e trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, l’eredità di chi ha combattuto l’occupazione per affermare democrazia e libertà, pagando un prezzo altissimo in sacrifici e vite umane». Ecco il testo dell’appello, che offre anche un importante piano di lavoro per gli anni che verranno, affinché prosegua la collaborazione avviata con le istituzioni locali fin dal 1970, anno di nascita della Regione Toscana, di cui come per gli altri territori del Paese nel 2020 ricorre il 40°.

La redazione


il Pegaso, adottato dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, simbolo regione toscanaLa Regione Toscana fonda la propria azione sui valori della Costituzione nata dalla Resistenza. Ha scelto, come elemento distintivo, il Pegaso, adottato dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale quale simbolo di libertà per tutto il popolo italiano. Da sempre promuove la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza, l’educazione alla cittadinanza attiva, la costruzione di un comune sentirsi cittadini europei. Dal 2004 organizza il Treno della Memoria, un pellegrinaggio laico ad Auschwitz-Birkenau che cambia per sempre i giovani che partecipano. Dal 2017 monitora comportamenti e affermazioni che possano configurare l’apologia di fascismo o la discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, per individuare situazioni penalmente rilevanti.

L’Anpi è l’erede spirituale di coloro che animarono la guerra partigiana contro il nazifascismo e di quanti hanno contribuito a dare al nostro Paese la libertà e la democrazia. Si ripropone di tenere vivi i valori che ispirano la Costituzione repubblicana. Di concorrere alla formazione delle nuove generazioni. Di combattere ogni forma di rigurgito neofascista, sotto qualsiasi forma si manifesti. Opera in sintonia ed in stretto rapporto di collaborazione con la Regione Toscana.

In previsione della prossima scadenza elettorale, ci rivolgiamo ai candidati alla Presidenza della Giunta regionale e chiediamo l’impegno:

  •  a riconoscersi nei principi ispiratori dello Statuto
  • a perseguire le finalità della Legge Regionale 38/2002 (Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza e di promozione di una cultura di libertà, democrazia, pace e collaborazione tra i popoli)
  • a continuare e potenziare tutte le iniziative degli anni precedenti, ad iniziare dal Treno della Memoria e dall’Osservatorio sui neofascismi e i razzismi
  • ad attivarsi per la promozione di un accordo di collaborazione tra Ufficio Scolastico Regionale, Coordinamento regionale Anpi, Università di Firenze, di Pisa, di Siena, Istituti di alta istruzione universitaria quali la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore “Sant’Anna”, l’Università per stranieri di Siena, Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana, indispensabile per rendere possibile l’applicazione omogenea su tutto il territorio regionale del protocollo di oggetto “Offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva”, che lega Anpi e Ministero dell’Istruzione.

Il Coordinamento regionale Anpi Toscana