Ad accorgersi che del gasolio era stato cosparso sulla porta della sede dei partigiani è stato il segretario di sezione, Giorgio Varisco, andando ad aprire come tutte le mattine la sezione. Ha chiamato la polizia, i vigili del fuoco hanno poi bonificato e messo in sicurezza il luogo. A dare notizia dell’accaduto è stato il presidente di sezione Enrico Veronese: “hanno voluto colpire nel momento in cui si intensificano gli sforzi per la memoria e la difesa della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista”. Un gesto pericolosissimo: “Chi ha lanciato questo segnale è disponibile ad andare oltre – continua Veronese – sentendosi magari circondato da un clima divenuto favorevole in città e nel Paese”.

Il comitato provinciale dei partigiani è intervenuto con la presidente Maria Cristina Paoletti esprimendo “ferma condanna e preoccupazione per quanto avvenuto: “un atto minatorio con potenziale rischio oltre che di danni all’edificio anche all’incolumità delle persone”. Per Paoletti, a pochi giorni dal lugubre centenario della marcia su Roma, “il grave fatto di reato, rappresenta un messaggio, un segnale che mira di intimidire l’attività degli iscritti e delle iscritte ad un’associazione come l’Anpi, che fa dell’antifascismo, della difesa di valori di libertà, democrazia, della lotta ad ogni forma di discriminazione e razzismo, valori frutto della Resistenza e trasfusi nella Costituzione, la sua precipua finalità”.

E se iscritti e dirigenti di Chioggia con il presidente Veronese assicurano che “le battaglie continueranno come e più di prima”, l’Anpi provinciale chiede alle istituzioni “non solo espressioni di solidarietà e condanna ma anche un’attività di attenzione e vigilanza a tutela di un’associazione erede e testimone della lotta di Liberazione nazionale che ha permesso la nascita di una Repubblica democratica e che è stata, è e resterà in ogni caso con determinazione un solido baluardo a difesa della Costituzione e della Repubblica antifascista”.

Dalla Segreteria nazionale dell’associazione nazionale partigiani d’Italia è arrivata “piena e appassionata solidarietà alle compagne e ai compagni della sezione Anpi di Chioggia per questo vergognoso e grave atto intimidatorio. Auspichiamo che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e vengano presto accertate le responsabilità. Nulla fermerà il nostro impegno e il nostro dovere antifascisti”.

Solidarietà e vicinanza sono arrivate subito dalle forze politiche democratiche, sindacati e associazioni della società civile che nella città lagunare fanno rete con Anpi.

La gravità del fatto è stata sottolineata anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Esprimo piena solidarietà all’Associazione partigiani di Chioggia. Un atto intimidatorio come quello successo nella città lagunare va condannato e non va mai giustificato: pertanto non c’è un se e non c’è un ma. La civile convivenza – conclude Zaia – la si costruisce partendo da un presupposto di rispetto reciproco e quando non c’è rispetto, purtroppo, accadono fatti deplorevoli come questo. Auspico che gli inquirenti trovino quanto prima i responsabili”.