Riportiamo il testo allegato all’email della signora Silvia Haia Antonucci dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma, ringraziandola per i preziosi dati che ci ha fornito.
Gent. Signori, ho letto recentemente alcuni vostri articoli sulla razzia degli ebrei romani (16 ottobre 1943).
Credo che le informazioni in allegato possano essere di vostro interesse.
Cordiali saluti.
Silvia Haia Antonucci
Dati aggiornati sulla razzia del 16 ottobre 1943 a Roma
Secondo le ultime ricerche (1), gli ebrei che sono stati arrestati durante la razzia del 16 ottobre 1943 a Roma erano 1015.
A questi vanno aggiunti anche:
- Carolina Milani, non ebrea, assistente di Enrichetta De Angeli che era molto malata e che la Milani non volle lasciare;
- Samuele Emanuele Ermanno Valabrega, figlio di Emanuele e Cecilia Silvia De Benedetti, che risulta morto durante la razzia;
- Sofia Soria, figlia di Raffaele e Chiara Gentilomo che risulta morta durante la razzia (2);
- Isacco Sermoneta, figlio di Abramo e Costanza Della Rocca, che non fu arrestato, ma si consegnò per seguire la moglie Pacifica Efrati, e le 3 figlie;
- il figlio di Cesare Di Veroli e Marcella Perugia nato al Collegio Militare.
Quindi, coloro che sono stati coinvolti nell’arresto e sono rimasti al Collegio Militare fino al 18 ottobre sono stati 1020.
Il 18 ottobre 1943 le 1018 persone detenute nel Collegio Militare sono state portate alla Stazione Tiburtina, a queste bisogna aggiungere:
- Massimo Darmon di Aurelio ed Enrichetta Valensi (che era stato arrestato il 30/09/1943);
- Costanza Sermoneta, di Isacco e Laura Della Rocca, che, alla stazione, è saluta sul convoglio diretto ad Auschwitz per seguire il marito Eugenio Calò
Quindi si può affermare che gli ebrei (e non) coinvolti nell’arresto e la deportazione del 16 ottobre 1943 a Roma sono stati 1022 (3), mentre, effettivamente, sul treno per Auschwitz erano in 1020.
Sono ritornati in 16:
1) Michele Amati, figlio di Adolfo e Celeste Piperno, nato a Roma il 20/10/1926, liberato a Buchenwald il 04/04/1945
2) Lazzaro Anticoli, figlio di Marco e Giuditta Di Veroli, nato a Roma il 03/01/1910, liberato a Stolberg l’08/05/1945
3) Enzo Camerino, figlio di Italo e Giulia Di Cori, nato a Roma il 02/12/1928, liberato a Buchenwald in data ignota, tornato a Roma il 09/06/1945
4) Luciano Camerino, figlio di Italo e Giulia Di Cori, nato a Roma il 23/07/1926, liberato a Buchenwald in data ignota, tornato a Roma il 09/06/1945
5) Cesare Di Segni, figlio di Samuele ed Enrica Di Veroli, nato a Roma il 05/10/1899, liberato ad Auschwitz il 27/01/1945
6) Lello Di Segni, figlio di Cesare Umberto ed Enrica Zarfati, nato a Roma il 04/11/1926, liberato a Dachau il 29/04/1945
7) Angelo Efrati, figlio di Abramo Umberto ed Maria Di Segni, nato a Roma il 29/04/1924, liberato a Ravensbrueck il 02/05/1945
8) Cesare Efrati, figlio di Abramo Umberto ed Maria Di Segni, nato a Roma il 02/05/1927, liberato a Flossenburg il 22/05/1945
9) Sabatino Finzi, figlio di Giuseppe e Zaira Zarfati, nato a Roma l’08/01/1927, liberato a Buchenwald l’11/04/1945
10) Ferdinando (Fernando) Nemes, figlio di Enrico e Giovanna Freidrich, nato a Fiume l’08/06/1921, liberato a Buchenwald l’11/04/1945
11) Mario Piperno, figlio di Mosè e Colomba Citone, nato a Roma il 06/06/1916, liberato a Dachau il 29/04/1945
12) Leone Sabatello, figlio di Abramo e Celeste Tagliacozzo, nato a Roma il 18/03/1927, liberato a Ravensbrueck il 30/04/1945
13) Angelo Sermoneta, figlio di Eugenio e Giuditta Piperno, nato a Roma il 10/06/1913, liberato a Dachau il 29/04/1945
14) Isacco Sermoneta, figlio di Abramo e Costanza Della Rocca, nato a Roma l’08/03/1912, liberato a Monaco l’01/05/1945
15) Settimia Spizzichino, figlia di Mosè e Grazia Di Segni, nata a Roma il 15/04/1921, liberata a Bergen Belsen il 15/04/1945
16) Arminio Wachsberger, figlio di Davide e Miriam Matilde Gellis, nato a Fiume il 04/11/1913, liberato a Dachau il 29/04/1945
Si sottolinea che furono liberate, ma morirono subito dopo, anche
- Fiorella Anticoli figlia di Marco ed Ester Frascati e
- Enrica Spizzichino figlia di Prospero e Belladonna Frascati.
Quindi le persone liberate furono 18 (15 uomini e 3 donne), ma coloro che effettivamente sono ritornati che hanno potuto riprendere la propria vita sono state 16 (15 uomini ed 1 donna).
CONTEGGIO RAZZIA 16 OTTOBRE 1943:
Arrestati ebrei 1015
Arrestato non ebreo 1
Morti durante l’arresto 2
Nato al collegio Militare 1
Aggiuntosi dopo gli arresti 1
Arrestato prima del 16 ottobre ed aggiunto al treno 1
Aggiuntosi al treno 1
TOTALE coinvolti in arresto e deportazione 1022
Totale coinvolti nell’arresto 1018
Totale detenuti nel Collegio Militare 1018
Totale deportati sul treno 1020
Si sottolinea, per completezza di informazione, che la razzia del 16 ottobre 1943 avvenne in tutta Roma, non solo nell’area dell’ex ghetto e si ribadisce che durante il periodo nazista a Roma non vi fu nessun ghetto; l’unico è stato quello istituito da Papa Paolo IV Carafa che durò dal 1555 al 1870.
NOTE
(1) Dopo il 16 ottobre 1943. Gli ebrei a Roma: occupazione, resistenza, accoglienza e delazioni (1943-1944), a cura di Silvia Haia Antonucci e Claudio Procaccia, Roma, Viella, in corso di pubblicazione; 16 ottobre 1943. La deportazione degli ebrei romani tra storia e memoria (Atti del Convegno internazionale “La razzia del 16 ottobre 1943. Dimensioni e problemi della ricerca storica a settant’anni di distanza”, organizzato dalla CER e dall’Istituto Storico Germanico, 17 ottobre 2013), a cura di Martin Baumeister, Amedeo Osti Guerrazzi e Claudio Procaccia, Roma, Viella, Collana Ricerche dell’Istituto Storico Germanico, vol. 10, 201, Roma, 16 ottobre 1943. Anatomia di una deportazione, a cura di S.H. Antonucci, C. Procaccia, G. Rigano, G. Spizzichino, Guerini e Associati, Milano 2006 (da tale volume risulta che gli ebrei che furono coinvolti nella razzia il 16 ottobre 1943 a Roma furono 1016, ma sono stati riscontrati 2 errori – Bellina Calò che invece era morta nel 1933, ed Alberto Moscati che era stato arrestato il 16 aprile 1943 –, 4 casi dubbi che sono stati levati dai certi e 12 nominativi aggiunti provenienti dall’Elenco Deportati conservato presso l’ASCER e confermati anche da altre fonti).
(2) Armando Troisio, Roma sotto il terrore nazista, Roma, Castelvecchi, 2014, p. 238 e Relazione del Presidente della Comunità Israelitica di Roma Ugo Foà circa le misure razziali adottate in Roma dopo l’8 settembre (data dell’armistizio Badoglio) a diretta opera delle Autorità Tedesche di occupazione, 15 novembre 1943, pubblicata in Ottobre 1943: cronaca di un’infamia, a cura della Comunità Israelitica di Roma, Roma, Tip. Dapco, 1961, p. 26. Mentre in Liliana Picciotto, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia (1943-1945), Milano, Mursia, 2002, p. 846, e nello Schedario Anagrafe del Novecento conservato nell’ASCER, viene segnalata come deceduta successivamente per stenti il 4 novembre 1943.
(3) Le vittime della razzia del 16 ottobre 1943, così come concordato da Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), Fondazione Museo della Shoah di Roma ed Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma (ASCER), risultano essere 1022.
Pubblicato venerdì 18 Novembre 2016
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