Mi domando cosa sia diventata l’Italia se in queste settimane sembrino essere più degne di nota le notizie sulla campagna elettorale americana piuttosto che sulla scuola italiana? Come può non essere su tutte le prime pagine dei giornali e nei titoli dei telegiornali la notizia di tutto il fragore che si sta verificando all’interno della scuola? Il nostro futuro non è importante? Possibile che i media italiani siano così poco attenti al futuro dell’Italia?

I ragazzi che vanno a scuola sono il futuro, quindi le sorti della scuola dovrebbero essere una notizia importante da dare. Visto che in questi ultimi tre mesi c’è stata una vera e propria rivoluzione nella scuola, che ha toccato innanzitutto gli insegnanti, perché le famiglie non vengono informate di questi cambiamenti così importanti che riguardano da vicino i loro figli?

È decisivo riuscire a strutturare un corpo docenti in grado di realizzare al meglio il proprio lavoro, perché è in ballo il futuro dell’Italia. Purtroppo in questi mesi il Governo ne sta combinando una dietro l’altra e a farne le spese sono, al momento, la maggior parte dei professori. Tutto questo sta causando dei danni molto gravi alla scuola italiana, ma purtroppo nessuno ne parla. Mi chiedo perché i genitori dei ragazzi siano così tranquilli nel mandare i propri figli in questa nuova scuola creata da questo Governo. Mi chiedo se i genitori siano effettivamente a conoscenza di tutte le cose che sono successe in questi ultimi tre mesi.

Moltissimi insegnanti bravi e competenti, molto apprezzati dai colleghi, dai ragazzi e dalle famiglie in tutti questi anni di precariato, che avrebbero potuto dare il proprio apporto alla crescita di ancora tanti ragazzi, sono stati bocciati al Concorso. I motivi sono, purtroppo, molteplici, com’è noto: molti professori hanno dovuto dare l’esame su materie che non avevano mai insegnato, le griglie di valutazione sono state approvate e pubblicate soltanto dopo la prova, le stesse griglie di valutazione erano diverse per ciascuna regione, le domande aperte erano impostate in maniera ambigua e sono state corrette puntando l’attenzione soprattutto sui contenuti e non sulla metodologia didattica adottata, il tempo per scrivere risposte molto complesse era minimo (solo per citarne alcuni).

Chi entrerà nelle scuole al posto di questi professori bocciati?

Il Governo, anche per mettersi in linea con le richieste europee, ha dovuto fare questo Concorso, dicendo all’opinione pubblica che finalmente avrebbe risolto il problema dei precari nella scuola italiana. Il problema è che il Concorso c’è stato, ma la maggior parte dei professori è stata bocciata. Quindi il problema è rimasto e ora come si risolve? In parte affidando le cattedre vuote a chi ne ha diritto, giustamente.

Purtroppo, però, in parte anche mettendo in atto una prassi che, in questi giorni, sta lasciando sconcertati un gran numero di professori precari: è semplice, visto che non ci sono i professori perché son stati bocciati al Concorso, le ore buche che in questi anni sono state date a questi professori, quest’anno vengono date agli insegnanti interni, aumentando loro le ore di lavoro. Le ore che fino ad oggi sono state coperte dai prof precari, da quest’anno, in parte, saranno date ai prof che ci sono già nella scuola e che avranno, quindi, più ore (da 18 ore settimanali passeranno a 24 ore, per esempio) e di conseguenza più classi, più ragazzi.

Così, per esempio, se l’anno scorso in una scuola c’era una cattedra normale di 18 ore settimanali che veniva affidata ad un supplente, quest’anno le 18 ore vengono divise in tre e vengono date 6 ore ad un prof interno, 6 ore ad un altro e 6 ore ad un terzo prof ancora.

Ed ecco risolto il problema delle ore da dare ai supplenti. Le ore non ci sono più! I supplenti non ci sono più perché non convocati (non hanno lavoro) e bocciati al Concorso e, quindi, tutto viene risolto in questa maniera. Nei telegiornali nazionali viene detto (se qualcuno ne parla…) che tutte le scuole sono a posto, non ci sono problemi di ore buche e non ci sono più precari nelle scuole. Certo! Ma non perché sono stati assunti, come promesso. Il motivo è che non ci sono più precari perché sono stati bocciati al Concorso, nel modo risaputo e molto discutibile, e poi non sono più stati chiamati nelle scuole! Quindi hanno perso il lavoro! Ma questo non verrà detto e nelle statistiche non rientrerà come dato…e quindi tutti i cittadini non ci faranno caso, purtroppo.

Chissà come saranno istruiti i loro figli? La domanda mi sorge spontanea. Con tutto l’impegno possibile dato da chi ne avrà la responsabilità, ovviamente, e questa è una risposta giusta, perché so che sarà così, però… Aumentare il carico di lavoro ai professori (da 18 a 24 ore), rischia di far lavorare peggio i diretti interessati. È risaputo che più diminuisci il personale di lavoro (lasciando a casa i precari), più la produzione (in questo caso l’istruzione, l’educazione e la formazione: la preparazione dei ragazzi) qualitativamente e quantitativamente, peggiora.

In sostanza, la prassi messa in atto dal Governo in queste settimane nella scuola italiana, senza che nessuno ne parli, oltre ad essere un danno e una beffa per tutti i prof bocciati al Concorso, risulta essere, soprattutto (e questa è la cosa grave, di cui tutti dovrebbero preoccuparsi), un danno per il futuro dell’Italia.

Tomaso Bozzalla Cassione – Lavagna (Ge)