Comitati provinciali e sezioni dell’Associazione dei partigiani manifesteranno contro l’invasione turca del nord est della Siria, una regione che tutti abbiamo imparato a conoscere come il “Rojava.
Sabato 12 in moltissime città italiane si darà vita a sit-in oppure a cortei insieme all’Arci, alla Cgil, a Legambiente, ai partiti democratici e della sinistra, alle Acli, alle onlus, alla plurale rete della società civile che si declina in ogni territorio in decine e decine di associazioni, a migliaia di persone comuni.
Insieme al sostegno di una forte azione diplomatica per la pace, che faccia cessare ogni azione della guerra voluta dal presidente Erdoğan, in favore dell’indipendenza e della sovranità di una popolazione storicamente martoriata, costretta più volte alla diaspora. Che solo grazie al tributo di sangue pagato nella lotta contro l’Isis aveva ottenuto di poter vivere in un’area autonoma.
Sono frasi tratte dall’appello alle istituzioni Ue e della Repubblica italiana lanciato dall’Anpi, Arci, Cgil e Legambiente non appena si è appresa notizia e che continua a correre sul Web. Proprio da quel testo è tratto il motto che unirà le dimostrazioni dell’Associazione dei partigiani in tutta Italia: “Si avvii in Siria una forte e decisa azione diplomatica”.

Se è impossibile dare conto di ogni orario e luogo dove si terranno le manifestazioni, c’è però una certezza: l’Anpi, territorio per territorio, saprà raggiungere e informare iscritti, amici, compagni e semplici cittadini. Nel nome di una pace giusta e subito ed essere accanto alle donne e agli uomini dello straordinario e generoso popolo curdo.
Pubblicato venerdì 11 Ottobre 2019
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