Il 23 marzo società civile e partiti democratici, dal Pd ai 5 Stelle, in piazza delle Carceri, nel centro storico, contro il raduno neofascista. Dopo la presa di posizione del sindaco Biffoni e di tutti primi cittadini del territorio, un appello firmato dall’intero mondo dell’associazionismo. Ma finora le autorità non si pronunciano sull’adunata contro i migranti e per l’anniversario della fondazione dei fasci di combattimento
Il pomeriggio del 23 marzo sarà in piazza delle Carceri, nel centro storico di Prato, la società civile democratica della città Medaglia d’argento della Resistenza. Con la mobilitazione (IN) Tolleranza ZERO darà voce all’indignazione corale per il corteo nazionale di Forza Nuova, organizzato per il 23 marzo nella cittadina toscana.
Al sindaco Matteo Biffoni, a tutti i sindaci del territorio provinciale (che hanno scritto a prefetto e questore), al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, si è unito con un appello-esposto l’intero mondo dell’associazionismo laico, Anpi in testa, e cattolico, i sindacati Cgil, Cil e Uil, la rete degli studenti, i partiti che si riconoscono nella Costituzione, dal Pd al Movimento Cinque stelle. Insieme per manifestare il No a Forza Nuova: “un chiaro e inammissibile sfregio ai valori dell’antifascismo degnamente rappresentati da Prato – scrivono i promotori al questore e al prefetto –, tanto più in relazione alla chiara connotazione commemorativa della nascita del fascismo”. Già, perché l’iniziativa della formazione guidata da Roberto Fiore, che ha annunciato la sua presenza al raduno, non si terrà in una data qualsiasi ma nel giorno in cui ricorre il centenario della nascita dei fasci di combattimento. A Milano, ricordiamo, è CasaPound a voler promuovere una kermesse il 23 marzo.
“Questa parata nostalgica e xenofoba di FN – proseguono i firmatari a Prato – è un’offesa alla memoria delle vittime del fascismo, ai loro parenti, alla nostra storia e all’identità cittadina, a cominciare dai lavoratori tessili rastrellati e deportati proprio nel mese di marzo 1944”. E se ufficialmente l’adunata di FN “Salvare l’Italia” è indetta come si legge nella pagina facebook “perché Prato è il primo esperimento italiano di sostituzione etnica di un intera popolazione di una città” e “perché oggi siamo di fronte ad una vera e propria invasione afroislamica e cinese, che tende ad annientare ogni nostra tradizione culturale, etnica e religiosa” ciò preoccupa ancor di più. Precisano nel loro appello i cittadini: “Prato viene perciò individuata come città simbolo di una multietnicità e di una multiculturalità palesemente esecrate. Non a caso la piazza in cui verrà svolta la manifestazione, Piazza del mercato Nuovo, è il luogo destinato alla futura costruzione di una moschea e si trova a pochi metri dal tempio buddista di Prato”. La città non merita un simile affronto e vuole “restare emblema della pacifica e tollerante convivenza tra le varie culture che ne caratterizzano il tessuto sociale, oggi fortemente messo a rischio dai richiami di un nazionalismo xenofobo e aggressivo”, continua l’appello a questore e prefetto della cittadinanza antifascista e antirazzista di Prato.
Naturalmente il sospetto che i forzanovisti vogliano al contempo celebrare la nascita del fascismo “è avvalorato dall’immagine collegata all’evento”. In basso al centro della locandina con l’annuncio della manifestazione, c’è infatti un logo circolare con la scritta “100”. Non solo. Sulla pagina fb di FN Toscana – segnalano i cittadini che hanno a cuore la Costituzione – si fa riferimento espressamente alla ricorrenza dicendo testualmente, a commento dell’immagine: “Esattamente cento anni fa gli italiani marciarono compatti contro l’invasione bolscevica che già allora minacciava la sicurezza e l’integrità della nazione”. La società civile di Prato chiede alle autorità preposte di non autorizzare il corteo di FN, richiamando la Costituzione italiana, la Mancino, le principali norme e convenzioni internazionali in materia di uguaglianza, libertà e dignità della persona a cominciare dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, passando per la Convenzione europea dei Diritti dell’uomo e la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, oltre che la Risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2018 sull’aumento della violenza neofascista in Europa. Al momento, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza non si è pronunciato, rimandando probabilmente la decisione alla riunione di lunedì prossimo. Speriamo che, nel rispetto delle leggi, ascolti i cittadini.
Pubblicato mercoledì 13 Marzo 2019
Stampato il 28/05/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/il-quotidiano/prato-in-piazza-contro-ladunata-di-fn/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
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