“Abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni antifasciste del presidente Draghi il 25 aprile durante la visita al museo di via Tasso. Ecco, ora gli chiediamo piena coerenza. Venga subito ritirata la nomina di Vattani e si chiuda finalmente e per sempre una pagina davvero nera in tutti i sensi, che fa a pugni con i sogni e progetti dei padri e delle madri costituenti. Noi abbiamo piena fiducia nelle istituzioni democratiche e pensiamo che abbiano la forza e la volontà di contrastare ogni segno di questa deriva, a cominciare dal caso Vattani”, così il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, alla conferenza di oggi Le istituzioni e il dovere antifasciste: il caso Vattani promossa alla Sala stampa della Camera.
Mario Vattani era stato protagonista nel maggio del 2011 di un pubblico concerto organizzato da CasaPound. In quella esibizione, accompagnato dalla sua band, Sottofasciasemplice, cantò canzoni che inneggiavano alla Repubblica sociale italiana e denigravano la Repubblica italiana, definita come “fondata sui valori degli epuratori (…) sui valori della violenza, del tradimento e dell’arroganza (…), sulla lotta armata fatta da banditi e disertori, dinamitardi e bombaroli”.
Il 26 luglio di quell’anno Mario Vattani fu destinato alla sede di Osaka, in Giappone, come Console generale. Il clamore suscitato dalla sua esibizione musicale, però, gli costò il richiamo a Roma per essere sottoposto a provvedimento disciplinare.
Alla conferenza è intervenuta anche Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto: “Ringrazio l’Anpi per questa battaglia e per tutte le battaglie che sta facendo. Contro il neofascismo –ha proseguito – le Istituzioni democratiche devono essere in prima linea. È possibile mai che una persona che inneggi alla dittatura possa fare parte del nostro corpo diplomatico?”.
Nicola Fratoianni ha lanciato l’allarme: “Vattani non è un caso isolato. In Italia c’è un problema di sdoganamento delle forze neofasciste. Occorre tenere altissima l’attenzione”. Ha preso la parola anche l’ex ambasciatore Calogero Di Gesù , il primo a denunciare il caso Vattani.
Erano alla conferenza anche i deputati Andrea De Maria ed Emanuele Fiano del Partito democratico, che hanno depositato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, e Massimo Ungaro di Italia viva che ha assicurato il sostegno del movimento.
Pubblicato giovedì 17 Giugno 2021
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