Camagna, oltre 80 persone alla Pastasciutta Antifascista promossa dall’Anpi. Sui muri del palazzo comunale visibile la vernice ner dello sfregio

Aspettavano una quarantina di persone per condividere la Pastasciutta antifascista e ne sono arrivate oltre il doppio. Questa la reazione a Camagna Monferrato (AL) dopo l’atto vandalico che nella notte tra venerdì 22 luglio e sabato 23 ha vigliaccamente preso di mira i portici del Palazzo del Comune. Proprio lì nella via sottostante si sarebbe ospitata, la III edizione dell’iniziativa in memoria della pasta offerta a Campegine dalla famiglia Cervi il 25 luglio 1943 per festeggiare la caduta del fascismo. Ma se il piano degli autori dell’atto vandalico era impedire quel momento di democrazia partecipata, gli è andata decisamente male.

Uno dei locali che si affacciano sul portico ospita la sede Anpi

Nessuna firma, nonostante gli indizi sui quali ora stanno indagando le autorità competenti portino a pensare a una matrice nera. Spiega Luca Beccaria, presidente della sezione Anpi e autore a Patria: «Sapevano che facevamo la pastasciutta antifascista nella strada adiacente la nostra sede, che è proprio nel palazzo comunale colpito, e dove realizziamo sempre le tante altre nostre iniziative. Lo avevamo comunicato molto bene con una campagna social. Hanno usato vernice nera e sapevano probabilmente che siamo più sguarniti di vigilanza perché la caserma dei carabinieri più vicina è in un altro paese».

La pastasciutta a Camagna è stata un apripista nell’Alessandrino, provincia Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’attività partigiana: «A Camagna, la prima nel 2018 era passata in sordina, ma già l’anno successivo sui nostri social avevamo dovuto registrare aggressioni verbali e minacce. Poi ci siamo dovuto fermare per la pandemia».

Le scritte con la vernice nera, ma niente firma

Non è dunque remoto pensare che si sia colpito a Camagna per nuocere anche ad Alessandria e a Valenza, per esempio, dove quest’anno sono state organizzate le tavolate: «Al pari di ogni altra occasione avevamo fatto le cose per bene con una grandissima campagna social, raccontando il senso, attualissimo, dell’iniziativa. Per di più – continua Beccaria – noi siamo sia iconici perché del territorio abbiamo figure rilevanti come Vitale ed Eusebio Giambone, caduti in Spagna e in Italia per la libertà, e tutti i giovani che si sono raccolti intorno al tenente degli Alpini Agostino Lenti, una banda sterminata dai nazifascisti nel 1944. Sono due storie molto importanti, tipologie di Resistenza diverse ma che passano tutte e due dal paese».

Un altro momento della Pastasciutta antifascista che comunque si è tenuta la sera di sabato 23

Vicende recuperate grazie a un importante lavoro di ricerca assieme allo storico Davide Rossi, docente universitario e Direttore del Centro Studi “Anna Seghers”. «In un recente appuntamento pubblico realizzato in sinergia – dice il presidente Anpi di Camagna – abbiamo dato il benvenuto a Luca Steinmann, giornalista, analista geopolitico, componente dell’Associazione Stampa Estera di Milano e inviato di guerra nel Donbass. L’articolo 11 della nostra Costituzione va conosciuto e applicato, non disatteso». Ieri e oggi dunque nelle molteplici attività promosse, che crescono nei favori della cittadinanza e forse ritenute “scomode” da qualcuno. E così «i valori profondamente radicati che nascono proprio dalla Costituzione, figlia della Resistenza».

Il raid potrebbe esser avvenuto di notte oppure alle prime luci dell’alba del 23 luglio

Ad esprimere solidarietà all’Anpi dopo lo sfregio sono state tante personalità delle istituzioni come, tra i primi, il sindaco di Alessandria, e quasi unanime nel territorio la condanna dei partiti, dal Pd fino alla Lega.

Ma c’è un punto che sta molto a cuore all’Anpi di Camagna Monferrato: «Noi ci battiamo per l’applicazione della Costituzione senza sconti, non siamo né un’articolazione del governo, né la succursale di un qualche partito politico del passato o del presente. Lo ha ribadito in questi giorni il nostro presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo: in campagna elettorale l’Associazione non sostiene né partiti, né coalizioni, né singoli candidati, ma propone le ragioni, oggi quanto mai necessarie, dell’applicazione della Costituzione in tutte le sue parti, parlando della necessità di condurre un’esistenza libera e dignitosa per tutti».

Perché c’è solo un valore che fa la differenza ed è l’antifascismo, precisa Luca Beccaria: «Non è un qualcosa di neutro ma di positivo, l’antifascismo non è comunismo e non appartiene a nessun partito, ha riunito nella lotta dai monarchi agli azionisti, questa è stata politicamente la Resistenza».

La Pastasciutta di Camagna ha richiamato oltre 80 persone, il doppio di quelle attese prima dello sfregio

E a chi non va giù, a chi ha deturpato e con la vernice nera ha offeso la cittadinanza intera il presidente della sezione intitolata a Eusebio Giambone e alla Banda Lenti replica: «L’ideologia fascista è stata sconfitta dalla storia e dalla guerra con tutti i morti che si è portata dietro, e non si torna indietro finché non vince l’altra parte. Negare l’antifascismo è la negazione di tutto, non lo aveva già detto Pertini?». Intanto a dargli ragione a Camagna è proprio il successo della Pastasciutta in una serata bellissima dove a vincere è stata l’Anpi.