Il 9 ottobre 2016 si è svolta la marcia Perugia-Assisi. I dati degli organizzatori raccontano di oltre 100.000 persone convenute a Perugia e sfilate lungo i 24 chilometri che separano la città di partenza da Assisi. Quasi 400 gli enti locali che si sono presentati con i loro gonfaloni, innumerevoli le associazioni e presente in forza il mondo del volontariato. Numerosissimi i militanti e i dirigenti dell’ANPI, giunti fra l’altro dalla Toscana, dalla Lombardia, dalla Liguria, dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dal Lazio e naturalmente dall’Umbria. Particolarmente significativa è la stata la partecipazione di alcuni partigiani, che non hanno voluto mancare all’appuntamento. Dall’ANPI erano gestiti quattro stand disseminati lungo il percorso.
Ma le bandiere arcobaleno hanno caratterizzato, ben più di quelle delle organizzazioni, l’intera manifestazione, un evento non solo importante per i temi – la pace su tutti – che di volta in volta caratterizzano la mobilitazione di decine e decine di migliaia di persone, ma sempre più unico nel suo genere, perché capace di mobilitare giovani e meno giovani, di diverse e disparate categorie sociali e professionali, per il tramite di una molteplicità di organizzazioni. Tutto ciò fa sì, paradossalmente, che l’impatto delle organizzazioni sulla marcia sia alla fine poco invadente, lasciando piena libertà di espressione ai cittadini che vi partecipano.
Un mezzo miracolo questo, considerato il momento politico che il Paese sta attraversando, caratterizzato da schieramenti sovente imposti non dalle convinzioni o dalla forza delle idee, ma da una prepotente invadenza governativa sui media.
Anche questa volta, ovviamente, l’ANPI è stata presente ed ha supportato organizzativamente la riuscita della marcia; anche questa volta l’ANPI ha dato il suo contributo di idee e valori a una battaglia per la giustizia, la pace e la solidarietà fra i popoli.
… e qui ancora altre foto
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Pubblicato giovedì 13 Ottobre 2016
Stampato il 11/12/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/servizi/camminare-in-centomila-per-la-pace/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Una campagna di Amnesty International. La negazione sistematica dei diritti umani in Egitto. Nessun provvedimento del Governo italiano dopo il richiamo dell’ambasciatore. Al Cairo arrestate o intimidite persone e organizzazioni attive sulla vicenda del giovane triestino assassinato
A un passo dall’università “La Sapienza” a Roma, “Baobab Experience”, un centro di raccolta di migranti (Eritrea, Etiopia, Sudan) organizzato da un instancabile nucleo operativo di una cinquantina di attivisti. Le testimonianze dei volontari. L’assenza delle istituzioni. L’assistenza delle ong. Alle spalle, l’antica memoria dell’emigrazione degli italiani
Il muro richiama un concetto di esclusione, di separazione, c’è “un al di qua” e “un al di là”, un “dentro” e un “fuori” a cui è negata ogni possibilità di interagire. Il muro presuppone un “universo contro”, la presenza di un nemico, di un avversario da cui proteggersi
Ogni conflitto bellico porta un carico di morte con ricadute drammatiche dall’onda lunghissima anche sulle comunità locali di provenienza dei militari. La Grande Guerra e una storia vera finora sconosciuta, riemersa grazie allo studioso Girolamo Prandini. Accadde ben prima dei fatti che ispirarono il film di Spielberg: racconta il sacrificio di una famiglia di Roccafranca, nel Bresciano, territorio dove la stragrande maggioranza dei richiamati e dei Caduti sono stati poveri contadini “sotto padrone”
Le manovre politiche nella Regione governata dalla destra per cambiare la destinazione d’uso delle antiche “palafitte per la pesca”. L’obiettivo, contestano comitati cittadini, associazioni ambientaliste e per la tutela del patrimonio storico-culturale, Anpi locali, è permettere la trasformazione in ristoranti, aggirando le direttive europee. Le tipiche “le macchine di legno” nei ricordi dei vecchi pescatori
Dedicato a studenti e associazioni giovanili della Regione, che potranno scegliere di realizzare un elaborato tra prose, poesie, grafici, disegni, pitture, corti cinematografici, spot, canzoni. C’è tempo fino al 24 febbraio 2024. L’iniziativa è promossa da Cgil Campania, Anpi, Libera, Istituto Campano per la Storia della Resistenza, Arci, Legambiente, la rivista Infinitimondi e il Centro di Promozione Culturale Insieme. La premiazione il 25 aprile. Nell’articolo il bando
Calvino ha scritto: “l’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui”. Si chiama Gaza, credo. È il luogo del dolore
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