Ha ben 45 anni la Giornata internazionale dei musei, nata nel 1977 per iniziativa dell’Icom, International Council of Museums, è diventata ogni 18 maggio un appuntamento sempre più rilevante anche nel panorama culturale del nostro Paese. E se ormai è sempre più radicata la consapevolezza che la storia democratica antifascista è, al pari dell’arte, capace di contribuire a formare una società civile impegnata, preparata e solidale, l’Istituto Alcide Cervi con il Museo Cervi di Gattatico (RE) non potevano mancare nell’edizione 2022 della Giornata. Per di più  “il potere dei musei di trasformare il mondo attorno a sé” è il tema scelto a livello mondiale da Icom.

Dunque nel pomeriggio di giovedì 19 maggio proprio al Museo Cervi dalle 15 alle 18,30 si terrà l’incontro “Il racconto della Resistenza tra storie e musei”, con la partecipazione di illustri storici e alcuni tra i principali esperti di lotta di Liberazione, anche di altre nazionalità.

Un dibattitto aperto a tutti che sarà possibile seguire anche online, via Zoom (al link https://us02web.zoom.us/j/84510081859) e sul canale YouTube dell’Istituto.

Il nuovo percorso museale allestito nella casa di Alcide Cervi e dei suoi sette figli fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 insieme a Quarto Camurri, recentemente rinnovato e inaugurato lo scorso anno proprio nell’anniversario di quel drammatico giorno, si può così definire a pieno titolo “una esperienza di avanguardia a livello europeo”, scrive lo storico Mirco Carrattieri, componente del comitato scientifico dell’Istituto Cervi.

Nell’incontro di giovedì 19 maggio “ci confronteremo – prosegue Carrattieri – con alcuni membri del gruppo di lavoro per il futuro Museo Nazionale della Resistenza di Milano, con i rappresentanti della rete nazionale Paesaggi della Memoria e con quelli della rete europea ResNet, per inserire l’esperienza del Cervi in un contesto più ampio, che evidenzi l’importanza della Resistenza nell’Europa del XXI secolo e le specificità proprie del linguaggio museale”. Obiettivo: “discutere insieme le sfide e le problematiche legate a una narrazione museale della resistenza insieme rigorosa e avvincente”.

La famiglia Cervi al completo. Al centro, seduti, Alcide e Genoeffa Cocconi
La famiglia Cervi al completo. Al centro, seduti, Alcide e Genoeffa Cocconi

Nella culla e punto di riferimento della storia democratica italiana a portare i saluti saranno Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi; Daniele Ravenna, consigliere del ministero della Cultura; Francesca Furst, segretario regionale, MicLombardia; Mauro Felicori, assessore alla cultura e paesaggio Regione Emilia-Romagna; Antonella Incerti, deputata; Elisabetta Farioli del consiglio Icom Emilia-Romagna.

Poi sarà la volta degli interventi, coordinati da Mirco Carrattieri. A confrontarsi saranno nell’ordine: Paola Varesi, responsabile del Museo dell’Istituto Alcide Cervi, Paola Boccalatte, museologa, progettista del nuovo Museo Cervi; Claudio Silingardi, vicepresidente dell’Istituto Storico di Modena; Daniele Borioli, presidente di Paesaggi della Memoria; Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri; Daniele Jalla, consulente del Mic per il progetto del Museo nazionale della Resistenza, e Philip Cooke, professore di Storia e cultura italiana dell’Università di Strathclyde e segretario Asmi.

Il programma prevede poi uno spazio temporale per dibattere, aperto a tutti, anche a quanti saranno collegati via Zoom.

Un appuntamento-dibattito significativo che dimostra il bisogno sempre più corale di conoscere l’esperienza della lotta di Liberazione e la necessità, in questo nostro tempo, di trasferirla da patrimonio dei musei e degli istituti storici della Resistenza all’intera società civile.