La redazione di Patria indipendente pubblica volentieri il link dell’appello “BastaBufale!” lanciato dalla Presidente della Camera Laura Boldrini e sorretto da un prestigioso gruppo di testimonial: Fiorello, Gianni Morandi, Ferzan Ozpetek, Carlo Verdone, Claudio Amendola, Lucio Caracciolo, Marc Augé, Francesco Totti.

http://www.bastabufale.it/#appello

Il tema è cruciale: basta navigare qualche minuto sul web o qualche nanosecondo sui social network per imbattersi non solo in un mare di notizie senza fonte, o contraffatte, o palesemente inventate, o dichiaratamente diffamatorie, ma anche – sovente nei commenti – in un stile, in un modo di comunicare aggressivo, violento, minaccioso, qualche volta diffamatorio, spesso sorretto dall’anonimato dei nicknames.

In questo brodo di coltura fra l’altro si è sviluppata negli anni la galassia nera, cioè migliaia di pagine apologetiche del fascismo e del nazismo: un fenomeno noto da tempo, ma messo finalmente sotto i riflettori proprio da un’indagine, promossa da Patria indipendente e dall’ANPI nazionale, che riproduciamo anche in questo numero del periodico.

È il momento di reagire dando vita ad una campagna che promuova l’uso corretto e civile del web e dei social. Parafrasando von Clausewitz, internet non deve essere la continuazione della guerra con altri mezzi. E quindi della violenza, del rancore, della paura, del bullismo, della regressione ad uno stato primordiale e animalesco. Il risultato – sotto gli occhi di tutti – è un imbarbarimento generale che danneggia tutti, a cominciare dalle giovani generazioni. La questione da porre non è la censura, ma il rispetto della legalità, della dignità, della verità, della corretta informazione.

Ci rendiamo conto di un pericolo che è bene denunciare con chiarezza: il tema delle bufale e della violenza verbale è sicuramente attinente al web. Ma non è limitato a questo: troppe volte una parte della stampa – chiamiamola così – ufficiale, vale a dire i quotidiani, i periodici, le emittenti televisive, si macchia di analoghi misfatti. Forse in modo meno volgare, più raffinato. Così è quando non si parla di una notizia, quando si orchestra una campagna contro una personalità che si vuole denigrare, quando si pubblicano news, specie (ma non solo) da fronti di guerra, che sono in realtà pura propaganda di una sola delle parti in conflitto, quando si inonda l’etere e la carta stampata di un unico punto di vista, di un unico pensiero o, peggio, delle parole di una sola persona.

Ecco perché questo appello rappresenta un’occasione per migliorare la comunicazione e l’informazione, per contrastare la sottocultura del livore, la logica del branco, il dilagare di un qualunquismo disperato che individua nell’altro il nemico, sia questo il migrante, il nero, l’omosessuale, la donna, l’ebreo e quant’altro.

Con questo spirito pubblichiamo l’appello lanciato da Laura Boldrini. Perché la vita è libertà, rispetto e dignità in ogni momento. Per esempio quando ci si trova davanti alla tastiera del computer. Ed anche quando assistiamo ad un talk show.