Nell’anno 2019, il 10 febbraio “Giorno del Ricordo”, a Jesolo, in provincia di Venezia, è stato eretto per volere delle undici Associazioni combattentistiche e d’Arma locali (l’Anpi ne fa parte dal 2010) un grande monumento in marmo bianco, opera dell’artista Sergio Dalla Mora, per rendere omaggio a tutte le vittime delle foibe. All’inaugurazione parteciparono, oltre a tutte le associazioni d’arma, le sezioni dei partigiani della provincia di Venezia. A illustrare le posizioni dell’Anpi sul complesso tema del confine orientale fu l’allora presidente provinciale Diego Collovini, uno dei tre oratori ufficiali della cerimonia, con un intervento particolarmente apprezzato sia dal sindaco di Jesolo sia dal rappresentante degli esuli istriano-dalmati.

Il monumento danneggiato tre volte (15 settembre 2022, 4 ottobre 2022, 16/17 ottobre 2022)

A qualcuno, tuttavia, la presenza dell’Associazione dei partigiani d’Italia probabilmente dava “fastidio”, tant’è che due anni dopo, nel 2021, nell’imminenza del Giorno del Ricordo, il simbolo Anpi che compare sul monumento, con gli altri delle 10 associazioni, venne vandalizzato con una croce nera. E l’oltraggio è stato reiterato qualche tempo dopo. Ma è il 2022 l’anno più critico. Nel breve arco di qualche mese il gesto si è ripetuto per ben tre volte, a opera della stessa mano ignota.

Una foto dall’iniziativa organizzata dall’Anpi Jesolo per le celebrazioni del 25 aprile 2021

Abbiamo altresì ribadito che lo sfregio al simbolo dell’Anpi offende tutte le associazioni combattentistiche rappresentate sull’opera monumentale. Ed ecco l’ultima “bravata”, nella notte tra il 16 e 17 ottobre scorsi. Non è mancata la solidarietà del presidente degli esuli istriano-dalmati di Jesolo; del presidente del Comitato d’intesa delle associazioni e il neosindaco Christofer De Zotti ci ha fatto avere una lettera di vicinanza anche a nome dell’Amministrazione comunale e di tutte le forze politiche.

Grande lo sdegno dell’Anpi che, con la presidente provinciale di Venezia, Maria Cristina Paoletti, ha stigmatizzato l’ennesimo, vile, gesto “in un momento politico che forse si ritiene favorevole per attaccare un’associazione che ha l’antifascismo nel Dna e fa della memoria della Resistenza e dei suoi valori di libertà e democrazia, trasfusi nella Costituzione, le sue principali finalità”. Non c’è mai stata rivendicazione, ma l’associazione dei partigiani è stata tra le prime a studiare e far conoscere quella terribile pagina di storia: “L’Anpi provinciale evidenzia e stigmatizza un atto strumentale che mira a disconoscere la posizione dell’Anpi sulle tragiche vicende delle foibe, che vanno affrontate senza alcuna ambiguità, contestualizzando i fatti con senso di responsabilità civile e serietà storiografica. Se tali sfregi ripetuti – conclude la presidente Paoletti – hanno il malcelato scopo di accusare l’Anpi di negazionismo o di riduzionismo, sono smentiti dalle dichiarazioni dell’Anpi nazionale e nello specifico dalla partecipazione attiva della sezione Anpi di Jesolo e del provinciale stesso all’inaugurazione del monumento il 10 dicembre 2019”.

Anna Frank

Come sezione Anpi di Jesolo abbiamo presentato formale denuncia ai carabinieri di Jesolo e al sindaco De Zotti, chiedendo inoltre l’installazione di una telecamera che inquadri il monumento: è infatti ubicato in una zona piuttosto isolata, anche se a ridosso di una strada di scorrimento molto trafficata. Ci è stato risposto che gli uffici tecnici comunali sono al lavoro per verificarne la possibilità. Noi auspichiamo che l’iter sia veloce, anche perché sempre in questi giorni, è stata oltraggiata l’insegna stradale di via “Anna Frank” con un simbolo nazista degli ultras dell’Inter club nordest, prontamente rimossa dalla polizia locale, su nostra segnalazione.

Roberto Ambrosin, presidente Anpi Jesolo