La lettera inviata a Renzi ai cittadini italiani residenti all’estero (da http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/11/ED-img8513452.jpg)
La lettera inviata a Renzi ai cittadini italiani residenti all’estero (da http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/11/ED-img8513452.jpg)

Ci avviciniamo alla data “fatidica” e riprendono le provocazioni (qualche volta agevolate da imprudenze, a dir poco, anche di qualche nostro iscritto) e gli attacchi all’ANPI.

In particolare, la vicenda di Latina e quella del Veneto (Puppato) hanno subito interessato la stampa, che naturalmente le ha riferite nella maniera più negativa per l’ANPI, spesso con grande rilievo.

Erano due tempeste in un bicchier d’acqua; eppure si è trovato spazio per titoli e articoli di particolare spessore. Potevano aspettare almeno qualche chiarimento e approfondimento; invece si è approfittato dell’occasione per accreditare subito la visione di un’ANPI incline al totalitarismo o sbandata fra due fuochi.

Questo sarebbe già grave. Ma il peggio è venuto dopo, perché ci sono stare due prese di posizione dell’ANPI nazionale, precise, nette, inequivocabili (un comunicato e una dichiarazione del Presidente) ed è partita subito una “nobile” gara ad ignorarle. E questa è una vergogna autentica!

Naturalmente, questo non riguarda tutta la stampa, perché ce n’è una parte che è stata più silente e ha dato meno spazio alle provocazioni; e un’altra che è partita male, ma ha preso poi visione dei chiarimenti e ne ha dato atto.

Nel complesso, questo Paese è davvero inquinato: dall’informazione non corretta; dall’invio di lettere per il Sì ai cittadini italiani all’estero, con la solita commistione tra Presidente del Consiglio e Segretario del Partito e con un chiaro utilizzo di prerogative che ad altri sono state negate o sono arrivate molto tardi; dai sindaci (di una parte o dell’altra) che usano la fascia tricolore anche per partecipare a manifestazioni schierate; dalle continue apparizioni del Presidente  del Consiglio in televisione, che finiscono per costituire una forma di propaganda indiretta per il SI’; dagli squilibri sempre più evidenti tra il potenziale di “fuoco” tra le due posizioni che si contrappongono nel referendum, riferendoci con questo agli appelli che si fanno arrivare anche all’estero, alle minacce di “arrivo delle cavallette”, e di altri disastri se vincerà il No, e così via.

L’invasione delle cavallette
L’invasione delle cavallette

Tutto questo non ha nulla a che fare con una competizione che dovrebbe essere civile, documentata, equilibrata, se non altro perché si discute non di una legge ordinaria, ma della Costituzione.

Una situazione come quella descritta dovrebbe indurre coloro che sperano in un futuro migliore a schierarsi dalla parte del vero “cambiamento”, quello di chi vuole più democrazia, più partecipazione, più diritti ai cittadini, meno populismo e meno antipolitica, per favorire piuttosto e semmai, il ritorno alla vera, buona politica, quella che emerge con chiarezza da tutta la Costituzione e si attiene ai valori fondamentali che essa esprime.

Raccomandare, in questa ultima fase prima del 4 dicembre, di fare tutto il possibile per chiarire ed orientare al meglio, è ormai quasi superfluo; ma è necessario non prestarsi alle provocazioni, non creare occasioni di scontro, badare bene a ciò che si fa e quale utilizzo può essere fatto da chi ci vuole male.

ANPI - LOGO alta definizioneLa nostra guida è – e deve essere – sempre la stessa: il bene del Paese e della collettività, i valori della Costituzione, il “patriottismo” della Costituzione, e –  perché no? – anche il senso di appartenenza ad una Associazione gloriosa come la nostra. In questa direzione va la linea che stiamo seguendo; seguiamola fino in fondo e ne saremo ripagati comunque, perché alla fine e alla lunga, la forza dei valori veri è sempre vincente.

Per un contributo alla chiarezza, dò a tutti una buona notizia. A fronte di tante polemiche spesso costruite ad arte, si è costituita, a Seveso (Brianza), una nuova Sezione dell’ANPI, con alcune decine di iscritti; ad è stata eletta Presidente della Sezione una giovane compagna di 27 anni. Questa è la migliore risposta a chi cerca di minare l’unità e la forza dell’ANPI, attraverso falsità e aggressioni verbali o cartacee. E’ bene che si sappia che l’Associazione è più viva a e forte che mai.

Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ANPI

Da ANPInews n. 233, 15/22 novembre 2016