Dopo mesi caratterizzati da aggressioni e provocazioni di stampo razzista e fascista nella capitale, si sono tenute come ogni anno le celebrazioni del 25 aprile per la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. L’Anpi, con le associazioni dei deportati nei campi di sterminio nazisti, dei militari internati nei campi di concentramento, dei perseguitati politici italiani dell’antifascismo, con i partigiani cristiani e la federazione delle associazioni partigiane, con l’associazione dei volontari e reduci garibaldini e con il circolo di tradizione orale Gianni Bosio ha chiamato la cittadinanza a partecipare al 74° della Liberazione con le parole d’ordine “Pace Lavoro Libertà Accoglienza”, unendo alle celebrazioni i festeggiamenti per il riconoscimento alla città di Roma, da parte del Presidente della Repubblica sulla domanda proposta dall’Anpi, del massimo riconoscimento della Resistenza Italiana, ovvero la medaglia d’Oro al valore militare per i fatti della Resistenza, un avvenimento epocale che rende il giusto tributo al sacrificio dei partigiani e della popolazione romana.

Fin dalla mattina la piazza di Porta San Paolo, luogo simbolico di inizio della Resistenza italiana e punto di arrivo del corteo cittadino, si è riempita di folla, mentre il corteo, dopo gli omaggi all’Altare della Patria e al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, iniziava a distendersi dal monumento ai valori futuribili della Resistenza di Largo Bompiani, lungo le vie dei quartieri di Ardeatino, Tormarancia, Garbatella e Ostiense.

Si è trattato di un corteo fortemente unitario che ha visto sfilare assieme partiti democratici, sindacati dei lavoratori, organizzazioni studentesche, associazioni e movimenti, che hanno collaborato alla realizzazione della giornata dando vita ad uno dei più grandi cortei che si ricordino a Roma per l’occasione.

Il comizio di Aldo Tortorella

In un clima di festa molti cittadini hanno salutato il corteo dalle loro abitazioni.

Si è trattato quindi di una corale fortissima risposta al clima nel quale organizzazioni fasciste e di estrema destra vorrebbero condannare il nostro Paese. Moltissimi artisti, che ringraziamo per il loro contributo militante, hanno aiutato ad animare la piazza fin dall’inizio della giornata, alternandosi con gli interventi dei partigiani e dei testimoni.

Tra i tanti presenti il comandante dei Gap centrali Mario Fiorentini; Nando Cavaterra ed Angelo Nazio, partigiani Gap dell’ottava zona; Iole Mancini, prigioniera a via Tasso; Mario Di Maio di Bandiera Rossa, Rodolfo Lai della banda Caruso dei Carabinieri, il Maestro direttore d’orchestra Massimo Pradella, gruppo di combattimento Piceno, Gastone Malaguti, settima brigata Gap, Umberto Graziani, che combatté nella ex Jugoslavia, Odino Bernabei che combattè a Porta San Paolo e diversi altri. Il tutto mentre si registravano in piazza centinaia di nuove richieste di adesione all’Anpi, nel tributo che palco e piazza rendevano all’amatissima partigiana Tina Costa, da poco scomparsa.

A chiudere la mattinata, oltre agli interventi dell’Anpi, fra i quali quello applauditissimo del partigiano Aldo Tortorella, gli importanti contributi della Sindaca di Roma Virginia Raggi e della Regione Lazio con l’Assessore Alessio D’Amato, a ribadire le radici antifasciste delle nostre Istituzioni, quello del rappresentante dei veterani alleati Harry Shindler, che ha ricordato anch’egli l’importanza dei partigiani italiani, della presidente della Fiap Bianca Lami anche per le altre associazioni della Resistenza.

Nel pomeriggio si è tenuto in Campidoglio una importante celebrazione istituzionale promossa dalla Sindaca con l’Anpi e con la Comunità ebraica romana, incontro significativo e partecipato nell’Aula Giulio Cesare a cui abbiamo subito dato la nostra adesione ed il nostro contributo.

Il resoconto della giornata non sarebbe completo se non si tenesse conto delle decine di iniziative che si sono svolte nel pomeriggio in diversi quartieri di Roma e delle decine di celebrazioni che si sono tenute in provincia, in diversi luoghi per la prima volta dopo tantissimi anni grazie alle ricostituite sezioni Anpi, da Civitavecchia a Pomezia, da S. Marinella a Fiumicino.

Una grande giornata di orgoglio per le nostre radici storiche, di festa e di identificazione nei valori della Resistenza, per la libertà, la pace, la vera giustizia sociale, per l’accoglienza, nello spirito unitario della Lotta di Liberazione, per l’integrale attuazione dei principi fondamentali della Costituzione, ancora largamente inattuata soprattutto nei suoi diritti sociali.

Valori che costituiscono bussola e promessa di impegno e di lotta, contro un fascismo che tenta oggi di rialzare la testa in Italia e in tutta Europa e al quale, con la Resistenza nel cuore, non lo permetteremo.

Fabrizio De Sanctis, presidente Comitato provinciale dell’Anpi di Roma