Referendum: il testa a testa Renzi-Smuraglia si farà. Data: giovedì 15 settembre, ore 21.30. Luogo: festa dell’Unità di Bologna, Parco Nord. Moderatore: Gad Lerner. È il positivo punto d’arrivo della querelle che ha caratterizzato la calda estate 2016.
Ah, le feste dell’Unità! Certo, è la memoria di un altro tempo, quando la politica si coniugava alla passione civile ed alla tensione ideale di decine e decine di migliaia di attivisti. Poi, sciolto il Pci, le feste intitolate all’antica testata sono continuate con gli epigoni: il Pds, il Ds. Oggi il Pd, nato – com’è noto – per volontà del Ds e della Margherita, continua a promuoverle sia pure in un contesto politico e sociale così profondamente mutato rispetto ai tempi della cosiddetta Prima Repubblica. Ma con una particolarità: sono diventate “feste per il Sì”, cioè a sostegno della riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi.
E se uno la pensa diversamente? Quest’agosto al calore del solleone si è aggiunta la tensione della partecipazione o meno dell’ANPI alle feste, determinata dal veto del Pd a rappresentare il punto di vista del No. “Ai tempi di Togliatti e Berlinguer si andava alle feste dell’Unità – ha dichiarato il 20 agosto su Repubblica Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ANPI – perché s’incontravano gli amici e si scambiavano le idee. Quest’anno si è cominciato a dire che era la festa del Sì, quindi con una forte contrapposizione. Tuttavia non è inimicizia la nostra: è una divergenza su un punto specifico che poteva essere risolto con ragionevolezza”. Da un lato il veto, dall’altro l’invito alla ragionevolezza, chiarendo, da parte di Smuraglia che lui personalmente non andrebbe “in un posto dove non posso esprimere liberamente le mie idee”.
Non solo: alla rigidità del Pd si aggiungeva l’ennesima campagna di stampa sulle inesistenti epurazioni all’interno dell’ANPI nei confronti di chi dichiarava di votare per il Sì. Un cliché stucchevole e francamente provocatorio – à la Rondolino – perché totalmente campato in aria.
Poi il cambio di rotta. 22 agosto, Renzi invita Smuraglia ad un testa a testa sul referendum: “Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa, e poi ci daremo un abbraccio”. La risposta dell’ANPI è cauta: “Va rilevato che il tema della discussione, ossia le modalità della presenza dell’ANPI nei consueti spazi delle Feste dell’Unità, non è stato ancora seriamente affrontato e risolto. L’ipotizzato confronto, a livello nazionale, del tutto anomalo per la sede parziale, per gli interlocutori e per le modalità non definite, non è certamente la soluzione del problema di fondo e verrà comunque valutato nella sua sostanza”.
Le cose vanno avanti e le preclusioni versus l’ANPI da parte di alcune feste dell’Unità vanno indietro. E così il 26 agosto viene diffuso un comunicato della Segreteria nazionale dell’ANPI, in cui si afferma che “Il confronto pubblico tra Carlo Smuraglia e Matteo Renzi potrà svolgersi. La decisione è stata presa per la positiva risoluzione della questione della presenza, senza limitazioni, dell’ANPI alle Feste dell’Unità. Poiché la questione principale dibattuta nel corso dell’estate, circa la libertà, senza limitazioni, dell’ANPI di usufruire di spazi all’interno delle Feste dell’Unità, appare sostanzialmente e ragionevolmente risolta, con la ricezione delle posizioni sostenute dalla nostra Associazione (come da intese raggiunte a Bologna, Reggio Emilia ed in altre sedi, che logicamente varranno per tutte le situazioni ancora pendenti, in varie parti d’Italia), non sussistono motivi di sorta per non accettare l’invito del Segretario del PD, Matteo Renzi, rivolto al Presidente nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, per un confronto pubblico sul referendum. Naturalmente, sede, data, modalità di svolgimento e scelta del moderatore (o della moderatrice) dovranno essere concordate, in breve tempo, tra i rispettivi organismi a ciò delegati, in modo da garantire paritarie condizioni di imparzialità e linearità del dibattito. Se esso potrà essere realizzato, appunto, con modalità concordate, come ci auguriamo, rappresenterà anche una buona occasione per fornire un significativo esempio di civile confronto sul merito, dimostrando che anche su temi particolarmente delicati si può democraticamente confrontarsi; con evidente vantaggio per l’intera campagna referendaria”.
E così si giunge all’appuntamento di giovedì 15 settembre alla festa dell’Unità di Bologna. Alle 21.30 ecco il confronto promesso fra il Presidente del Consiglio e il Presidente dell’ANPI. Sarà Gad Lerner a moderare la conversazione fra Matteo Renzi e Carlo Smuraglia, davanti a un pubblico composito dove non mancherà una forte presenza dell’ANPI di Bologna e delle province dell’Emilia-Romagna e del gruppo dirigente nazionale dell’ANPI.
Pubblicato giovedì 8 Settembre 2016
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