Marco Damilano e Mario Calabresi al presidio (da https://storage.gcloud.schema31.it/obj/ b42dfbba-de87-11e7-b6f6-90e2ba021740)

Un sit-in – come si dice – partecipato. Erano alcune centinaia le persone che si sono riunite l’11 dicembre a Roma sotto la sede di Repubblica, in viale Cristoforo Colombo, in solidarietà con i giornalisti del quotidiano e dell’Espresso. Pochi giorni prima esattamente nello stesso luogo un gruppo di individui mascherati aveva inscenato una gazzarra con minacce e intimidazioni, con la firma di Forza Nuova. Nello stesso giorno sulla pagina Facebook dell’organizzazione della destra radicale appariva un lungo messaggio di rivendicazione in cui era scritto fra l’altro: “Roma e l’Italia si difendono a calci e pugni”. In breve, il programma politico di FN.

Al presidio due grandi striscioni: “Stampa libera – Stop fascismo – Solidarietà a Repubblica e L’Espresso”, e “No al bavaglio – Liberi di essere informati”. E significative presenze: fra le tante Maurizio Landini, Franco Grillini, Stefano Corradino (Articolo 21) e un gruppo di parlamentari fra cui Massimo Cervellini, Athos De Luca e Loredana De Petris. Non poteva mancare l’Anpi nazionale e l’Anpi di Roma. “Questa non è una manifestazione, ma una reazione spontanea” ha detto Marino Bisso, giornalista di Repubblica nell’introdurre l’iniziativa. Hanno poi parlato fra gli altri il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, che ha messo in guardia contro chi “rispolvera la difesa della razza”, il condirettore Tommaso Cerno che ha denunciato che “ci sono una destra e una parte dell’opinione pubblica che fanno finta di non vedere, mentre il pericolo delle squadracce è reale”, il direttore dell’Espresso, Marco Damilano, che ha affermato che “senza giornalismo non c’è democrazia”, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha rimarcato il rischio di una sottovalutazione ed ha ricordato che pochi giorni dopo l’attacco a Repubblica è stato picchiato da uomini di Forza Nuova nella sua città il segretario della Fiom di Forlì, il nuovo presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, Elisa Marincola portavoce di Articolo21, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Per l’Anpi nazionale è intervenuto il direttore di Patria Indipendente, Gianfranco Pagliarulo. Pagliarulo ha sottolineato che l’azione di Forza Nuova non rappresenta solo un attacco alla libertà d’informazione, ma è un ulteriore passaggio di una escalation che va avanti da mesi. Oggi la stampa, domani le istituzioni democratiche. “A queste chiediamo – ha aggiunto – di svolgere il proprio dovere, e il primo dovere delle istituzioni è quello di difendersi, e così difendere l’intera società. Difendersi vuol dire far sì che le forze neofasciste vengano messe nell’impossibilità di nuocere, anche mettendo fuori legge tali organizzazioni”.