Tema

Fascismo

giovedì 14 Novembre 2024

Strage di Villamarzana, l’eccidio fascista dimenticato

Il 15 ottobre 1944, ottant’anni fa, nel paesino in provincia di Rovigo, Comune del Polesine di cui era stato sindaco Giacomo Matteotti, i militi della Repubblica sociale fucilarono 41 ostaggi rastrellati nel territorio circostante, di cui 25 minorenni, la maggior parte dei quali partigiani o antifascisti. Un’altra vittima venne uccisa nei giorni successivi. I carnefici saccheggiarono le loro case, mangiando e bevendo allegramente. Una strage che nella memoria pubblica si è voluta in parte scordare, od oscurare, forse perché a commetterla non furono i tedeschi ma italianissimi fascisti. L’elenco dei Martiri

giovedì 31 Ottobre 2024

“Colpo di Stato sventato”, ucronìa tragicomica della marcia su Roma

Come sarebbe andata se re Vittorio Emanuele III avesse fermato l’orda nera firmando lo stato d’assedio? Il mancato duce probabilmente sarebbe fuggito in Svizzera (nell’incertezza della riuscita del piano era ‘coraggiosamente’ rimasto a Milano) invece di ricevere l’incarico di formare un nuovo governo ed entrare nelle istituzioni dalla porta principale, le masnade dei suoi accoliti, che da mesi seminavano violenza e morte in tutta Italia, sarebbero finite in prigione, Matteotti avrebbe potuto vivere e non sarebbe mai esistito un Ventennio. Con una macchina del tempo ritorno al 31 ottobre 1922…

mercoledì 30 Ottobre 2024

Roma, 30 ottobre 1922. I martiri della strage fascista di San Lorenzo seppelliti e cancellati

Gabriele Polo, “Assalto a San Lorenzo, la prima strage del fascismo al potere” (Saggine Donzelli, 2024, pp 109, 16 euro), con introduzione di Giovanni De Luna e testo finale di Edith Bruck sul “Dovere della memoria”. Mentre Mussolini stava per ricevere l’incarico, nel quartiere capitolino si consumò una durissima battaglia tra gli antifascisti e le squadracce sostenute dall’esercito. Dopo un secolo non esiste neppure una targa ricordo. Mentre i caduti antifascisti sono sottoterra nelle fosse comuni al Verano, ai fascisti morti per la “rivoluzione” di 102 anni fa è dedicato un mausoleo, oggi punto di riferimento dell’ultradestra

mercoledì 23 Ottobre 2024

Marzabotto, 29 settembre 2024. Cronaca di una giornata speciale

Nell’80ª del massacro che strappò la vita a 770 civili, l’omaggio alle vittime dei presidenti di Italia e di Germania per la prima volta insieme. Per Mattarella oggi è ancora più importante rinnovare la memoria e “Sbagliamo se pensassimo che razzismo, antisemitismo, nazionalismo aggressivo, volontà di supremazia siano di un passato che non ci appartiene”. “Le parole in questo luogo si fanno piccole – ha detto il presidente Steinmeier –. A Monte Sole la furia delle truppe tedesche era spinta dalla volontà di sterminio. Vi chiedo perdono. La responsabilità non può essere archiviata”. Gli interventi di Monsignor Zuppi, della sindaca Valentina Cuppi, di Valter Cardi, presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Marzabotto, la partecipazione di tanti giovani dell’Anpi

domenica 20 Ottobre 2024

Con la Resistenza di quei personaggi di fantasia, ma tanto ispirati alla realtà, nei luoghi dove nacque la Repubblica di Salò

La scrittrice Nicoletta Verna pubblica per Einaudi “I giorni di vetro”, a tre anni di distanza da “Il valore affettivo”. Il nuovo lavoro si iscrive nel grande filone del romanzo storico. Un’epica del quotidiano immersa in accadimenti e traumi storici connotati dalla violenza della guerra, del ventennio fascista, della campagna d’Africa e degli uomini sulle donne. Abbiamo incontrato l’autrice in occasione di Librixia, la fiera del libro che ha portato a Brescia il meglio della produzione letteraria nazionale

domenica 6 Ottobre 2024

Quando l’esule Pertini trasmetteva da una stazione radio non autorizzata

Cento anni fa, il 6 ottobre 1924, in Italia iniziavano i primi programmi radiofonici. Il giovane avvocato, futuro partigiano e presidente della Repubblica, fuoriuscito in Francia, riuscì a utilizzare il nuovo mezzo per comunicare in codice Morse con gli antifascisti in Patria. Non avendo però i permessi richiesti oltralpe, dopo una soffiata venne arrestato e processato. L’arriga difensiva diverrà una durissima denuncia della negazione di ogni libertà imposta dal regime fascista. E i giudici…

venerdì 6 Settembre 2024

Prostituzione, un “mestiere” solo per donne fasciste

Il regime imponeva di avere la tessera del Pnf per esercitarlo e varò norme ferree per regolamentare un fenomeno sociale che non si era riusciti ad arginare in nessun modo e che diventò funzionale allo Stato, anche sul piano economico. Ai confinati politici era vietato frequentare “meretrici”. E dai documenti si conferma con chiarezza l’idea autoritaria e patriarcale della donna tout court. Sui social anche una mostra-museo

sabato 17 Agosto 2024

Ritratto di un regime camaleonte che uccise la Patria

Lo storico Carlo Ruta con “Il fascismo totalitario e trasformista”, Sapere Libri, 2024 (240 pagine, 18 euro), propone una analisi del potere mussoliniano esaminando il Ventennio a partire da una dicotomia e dalla sua particolare capacità di sopravvivere adattandosi continuamente in rapporto agli avvenimenti. A corredo è proposta un’importante appendice documentaria

venerdì 16 Agosto 2024

Giacomo Matteotti, un “riformista rivoluzionario”

Il 16 agosto 1924 viene ritrovato nelle campagne vicino Roma il cadavere del deputato socialista assassinato per ordine di Mussolini. Antifascista intransigente non ebbe il sostegno dei suoi compagni di partito. Pagò con la vita la battaglia per la democrazia. Aveva denunciato le violenze e i brogli che avevano pesantemente condizionato le elezioni e recenti studi hanno rivelato anche l’intenzione di rendere pubblico l’accordo tra il governo fascista e la compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil, con il quale si concedeva – in cambio di laute tangenti – il monopolio della ricerca dell’oro nero nel sottosuolo italiano

domenica 4 Agosto 2024

Storia di Otello, caporale proletario mandato da Mussolini a morire in Urss

“Da Montesacro al fronte del Don, 1940-1943”, è la ricostruzione di una delle tante vicende tragiche dei soldati italiani mandati allo sbaraglio nell’invasione all’Unione sovietica, al seguito delle truppe naziste. La maggior parte di quei giovani (almeno 120mila soldati) non fece mai ritorno a casa. Il libro si basa sulle lettere scritte dal militare alla mamma Sestilia, riferimento affettivo della famiglia di ferrovieri antifascisti Taborri. Autori della pubblicazione i tre nipoti, che hanno cercato di scoprire il luogo della sepoltura di una salma mai ritrovata

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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