Tema

Neofascismo

martedì 3 Novembre 2020

Borgo Mezzanone, sfregiata con svastiche la sede Cgil

Nella frazione di Manfredonia, nel foggiano, scritte inneggianti al duce e simboli nazisti sulle saracinesche della Camera del Lavoro. L’episodio alla vigilia della commemorazione Di Vittorio, che si sta tenendo oggi a Cerignola. In una trasmissione televisiva il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, aveva chiesto lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste

lunedì 26 Ottobre 2020

Italia: due grandi partiti di destra. Estrema

L’ex presidente delle Acli Domenico Rosati: “Nel Paese c’è una acquiescenza nei confronti del fascismo”. “CasaPound e Fratelli d’Italia si abbeverano alla stessa fonte, esprimono gli stessi concetti su Europa, immigrazione, economia, diritti civili”. “La Meloni non può essere accreditata come esponente di una destra liberale”. “Il fascismo è violenza incarnata”

mercoledì 14 Ottobre 2020

L’Est e il nazional-populismo

Consenso, neofascismo e crisi del liberalismo nell’Europa orientale. La superiorità del potere politico. Il malessere sociale “provocato dalle direttive economiche di Stati stranieri” ed “élite antipatriottiche”. Il nemico “altro” per rappresentare l’identità della nazione. Il controverso rapporto con l’UE

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 156 Anno

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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