Ritorna nelle librerie, per i tipi della Ponte Sisto editore, la seconda edizione del volume di Ugo Intini, Avanti! un giornale, un’epoca.

Si tratta di un lavoro che ripercorre la storia del glorioso quotidiano socialista, nato nel 1896 e che ha segnato la storia della sinistra italiana e le sue battaglie per la libertà e la democrazia in Italia. Il quotidiano fu diretto da personaggi illustri come Bissolati e Nenni, dal 1920 al 1926 la sua sede fu bruciata cinque volte dai fascisti. Chiuso con decreto di Mussolini nel 1926, fu poi pubblicato a Parigi durante il fascismo, e diffuso clandestinamente in Italia.

Durante la Resistenza i suoi redattori diedero vita al Centro Clandestino Raccolta Notizie che non poco aiutò il CLNAI nell’organizzazione della lotta armata di Liberazione nazionale. Vale qui la pena ricordare che nessun altro giornale diede un contributo di vite umane alla lotta di Liberazione come l’Avanti! Furono infatti ben trentaquattro i suoi redattori caduti per la libertà.

Il primo maggio del 1945, l’Avanti! ritorna ad essere tra gli italiani per condurre quelle battaglie di sviluppo della democrazia e di emancipazione dei lavoratori ch’erano la sua ragione di vita. In prima pagina ci sarà la foto del suo ultimo amministratore, Bonaventura Ferrazzutto, imprigionato dai nazisti nel campo di sterminio di Mauthausen e rappresentante degli italiani nel comitato di liberazione internazionale del lager e poi ucciso in camera a gas nel Castello di Hartheim. Dopo la guerra avrà come direttori Pietro Nenni, Riccardo Lombardi, Sandro Pertini, che della costruzione della democrazia e della repubblica furono protagonisti di primo piano.

Il volume di Ugo Intini, direttore del giornale dal 1981 al 1987, ha anche allegato un DVD con brani inediti di conversazioni con Sandro Pertini, Jacometti, Riccardo Lombardi, Lelio Basso e Pietro Nenni.

Risentire quelle voci è certamente emozionante e si coglie come la politica italiana sia oggi profondamente mutata.

Fabrizio Ferrari, già docente di Sociologia del lavoro all’Università di Padova