
E il frutto di questa lunga, minuziosa e appassionata ricerca è un libro che racconta la Resistenza in una delle regioni in cui il movimento partigiano tra il settembre del 1943 e il settembre del 1944 fu tra i più attivi d’Italia con all’attivo circa cinquemila resistenti, più del doppio della media nazionale.

Ma questi sono solo alcuni dei personaggi poi divenuti famosi: insieme a loro ci sono centinaia di nomi e storie incredibili che raccontano il vero volto della Resistenza, formata da uomini e donne così distanti per ragioni anagrafiche, sociali, religiose, politiche, ed economiche e per provenienza, che spontaneamente decisero di unire le forze per perseguire un unico scopo: cacciare l’occupante nazifascista e combattere per la libertà.

A questo proposito vale la pena citare un particolare che mi ha colpito molto sulla banda Mario Depangher, uno dei battaglioni più multietnici della regione, nelle cui file militavano partigiani provenienti addirittura dall’Africa. Come scrive Paolo Battisti, l’altro co-autore del libro nell’introduzione, circa un mese prima dell’ingresso in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, a Napoli si svolse l’esposizione Triennale delle Terre d’Oltremare in cui vennero fatti arrivare dalle colonie circa settanta tra somali, eritrei, etiopi e libici.

Con lo scoppio della guerra si videro impossibilitati a tornare nelle loro terre di origine, così vennero trasferiti in una località in provincia di Macerata dove, a seguito di un’azione dei partigiani del battaglione Depangher, vennero liberati e alcuni di loro decisero di unirsi alla Resistenza.

Nel libro oltre ai nomi e alle storie dei partigiani sono raccontate anche le tristi vicende dei rastrellamenti e le deportazioni nei campi di concentramento che le truppe di occupazione perpetrarono ai danni della popolazione civile. E proprio nelle Marche, una tra le regioni più attive nella lotta di Liberazione, le rappresaglie furono particolarmente violente ed eseguite in modo del tutto arbitrario.
Il volume inoltre contiene le prefazioni di Claudio Maderloni, ex deputato e dirigente dell’Anpi nazionale, e del partigiano Paolo Orlandini, che il caso ha voluto venisse a mancare pochi giorni dopo la stesura finale del libro. Questa è una lettura consigliata a chiunque, sia per il suo valore storico, in quanto risultato di una lunga e accurata ricerca, sia per la sua profonda valenza memoriale, perché è un tassello fondamentale per la conservazione di ricordi individuali e di intere comunità.
Matteo Ziccardi
Pubblicato venerdì 22 Aprile 2022
Stampato il 03/10/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/dove-in-ogni-strada-cera-un-partigiano/